Il primo evento ufficiale in casa Disney, una festa, una parata e tanti eventi per celebrare la diversità. Questa l’idea di Disneyland Paris che ha deciso di rendere ufficiale il Magical Pride, il 1° giugno, con attrazioni aperte dalle 8 del mattino fino alle 2 di notte.

Diversità e uguaglianza sono valori forti a Disneyland Paris, e ogni anno ospitiamo milioni di visitatori indipendentemente dalla loro origine, genere o orientamento sessuale.

Queste le parole di un portavoce di The Walt Disney Company, espresse alla NBC News in occasione dell’ufficializzazione del pride.

Tante le manifestazioni non ufficiali, fin dagli anni ’90, non ostacolate dalla casa di animazione ma tacitamente incentivate. In America, infatti, erano diventati famosi i “Gays Days”, giornate in cui la comunità LGBTQ+ si recava nel parco di propria iniziativa indossando delle magliette rosse per farsi riconoscere. Aggregazioni spontanee prese di mira dai religiosi più conservatori, tanto da rischiare il boicottaggio dei parchi americani tra il 1996 e il 2005.

Ma ora è ufficiale: Disneyland celebra l’orgoglio Lgbt, spesso negato e ostacolato. Una bella iniziativa perché include e non divide, per far sì che il mondo possa rendersi conto che il concetto di famiglia è esteso e non racchiuso all’interno di binari stabiliti dalla maggioranza. Le famiglie, diverse per componenti, etnie, genere, potranno riunirsi per celebrare una festa, in cui uguaglianza e diversità si assottigliano fino a essere impercettibili.

Quindi «Vestitevi da sogno, sentitevi favolosi e godetevi un’esperienza unica del parco di Walt Disney – rumorosi, fieri e vivi con tutti i colori dell’arcobaleno» ci dicono gli organizzatori della manifestazione.

Perché è questo il bello dei pride, spesso non capito da tante persone. È una festa rumorosa, chiassosa e colorata. Perché nonostante tutte le difficoltà a cui la comunità è sempre andata incontro, contornate da umiliazioni e persecuzioni, non ha mai perso il sorriso e i colori dell’arcobaleno non si sono mai spenti.

Indossate una bandiera, celebrate la diversità vostra e altrui, fino al momento in cui non verrà capito che diversità equivale a valore. La Disney ha ben chiaro il concetto e ha avviato la sua piccola rivoluzione culturale, che passa attraverso gli schermi (con esempi come La bella e la bestia, film del 2017 o Andi Mack, serie tv per ragazzi, dove un personaggio scopre la sua omossessualità) e le iniziative dei parchi, e noi ne siamo felici.

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