I ricercatori dello studio, pubblicato sul British Journal of General Practice, hanno analizzato i dati sulle prescrizioni tra il 2003 e il 2018, e hanno individuato che il numero di donne a cui sono stati prescritti ansiolitici era superiore di oltre il 50% rispetto agli uomini.

A condurre lo studio sono stati i ricercatori dell’Università di Bristol, che hanno analizzato le cure primarie fornite a quasi 2,6 milioni di adulti in 176 studi medici di base, in un periodo di circa 15 anni: hanno scoperto che le prescrizioni di farmaci ansiolitici nelle donne e nei giovani adulti di età inferiore ai 35 anni sono aumentate esponenzialmente.

Ma perché così tante prescrizioni in aumento? Secondo i ricercatori un cambiamento del genere potrebbe essere avvenuto per via di una migliore individuazione dell’ansia, un aumento della gravità dei sintomi, una maggiore accettabilità dei farmaci o un precedente bisogno insoddisfatto.

Il livello più alto di prescrizioni in aumento è stato individuato tra i giovani under 25: come riportano i dati dello studio, basato anche sulle testimonianze dei medici di famiglia, questa fascia di età potrebbe avere maggiori probabilità di lottare con l’ansia a causa dell’aumento dell’uso dei social media e della pressione sociale sui giovani.

Come riporta lo studio, nel 2017 il 44% delle prescrizioni di benzodiazepine era basato su un trattamento più lungo del massimo di quattro settimane raccomandato dal National Institute for Health and Care Excellence.

La dottoressa Charlotte Archer, ricercatrice associata senior in Primary Care Mental Health presso la Bristol Medical School e coautrice dello studio, ha spiegato al The Indipendent che le ricerche hanno permesso di capire meglio le tendenze e il loro cambiamento attraverso gli anni e che “abbiamo bisogno di ricerche per migliorare la nostra comprensione del motivo per cui stiamo assistendo a questo aumento delle prescrizioni, specialmente nei giovani adulti“.

La dottoressa Archer ha anche sottolineato che è imperativo capire le cause di questo aumento dell’ansia nei giovani per poter trovare soluzioni e interventi che riducano la crescente “dipendenza dai farmaci per questa fascia di età“.

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