L’emicrania è uno dei disturbi in assoluto più diffusi a livello mondiale: ne soffrono circa un miliardo di persone, e si tratta della terza patologia per prevalenza e la sesta più invalidante.

A margine del IX Congresso nazionale Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee), che si è tenuto a Milano dal 15 al 17 giugno, sono arrivate novità interessanti per chi ne soffre: ci sono nuovi farmaci già approvati e che arriveranno prossimamente sul mercato italiano.

Come riporta Ansa.it, si tratta di un anticorpo monoclonale completamente umanizzato che va a colpire il peptide CGRP.

Oggi – spiega Elio Agostoni, direttore Dipartimento di Neuroscienze Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda – stanno arrivando sul mercato dei farmaci che sono capaci di interferire con il meccanismo che genera la malattia, e che si esprimerà poi con delle crisi. Fino ad oggi – ha proseguito – abbiamo curato le crisi di emicrania ma non la malattia, o meglio l’abbiamo fatto solo parzialmente.

Al momento i medicinali utilizzati per trovare sollievo durante gli attacchi vanno infatti a curare i sintomi, ma non la malattia che li ha generati. Ma con i nuovi farmaci, di tipo iniettivo, trimestrali o mensili, l’approccio sarà differente come spiega il professor Elio Agostoni:

Cambieranno la nostra percezione di crisi e di malattia e ci permetteranno di prevenire le crisi e altri problemi collegati all’emicrania.

L’emicrania si distingue in due tipologie: episodica, nel caso in cui i pazienti ne soffrono per massimo 14 giorni al mese e cronica, che colpisce per più di 15 giorni al mese.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!