Nel Tennessee ci sono una madre e una figlia che hanno un solo anno di differenza. È uno scherzo? No, si tratta del paradossale risultato di un’adozione embrionale per la quale è stato utilizzato un embrione congelato ben 25 anni fa.

Da quell’embrione, congelato il 14 ottobre 1992, il 24 novembre 2017 è nata Emma Wren Gibson , una bambina in perfetta salute dal peso di circa 3 kg e lunga 50,8 centimetri. Si tratta dell’embrione umano tenuto congelato per più tempo nella storia, un fatto che ha lasciato di stucco anche i due futuri genitori, Tina, 26 anni anni (uno in più della figlia) e Benjamin Gibson, ma che, come spiega la madre ai microfoni della Cnn, non ha in alcun modo influito sulla loro volontà di diventare genitori.

Volevo solo un bambino. Non mi interessa se è un record mondiale o no […] Siamo molto riconoscenti, Emma è un prezioso regalo di Natale e del Signore”.

Insieme ad altri quattro, l’embrione da cui è nata Emma è stato creato con la fecondazione in vitro da un’altra coppia anonima. Successivamente alla donazione, gli embrioni sono stati lasciati nel deposito del centro di procreazione National Embryo Donation Center  di Knoxville, USA, aspettando qualcuno (impossibilitato ad avere un figlio in modo naturale) disposto a concepirli.

Questi embrioni vengono chiamati in gergo “snowbabies”, e vengono tenuti in sospensioni ghiacciate in attesa di nascere. Prima di Emma, il record di embrione congelato più a lungo era di 20 anni.

Tina e Benjamin, che si sono sposati sette anni fa, hanno optato per questa opzione di adozione embrionale poiché Benjamin non è fertile a causa delle fibrosi cistica di cui è affetto.

Prima di Emma, la coppia negli anni ha preso in affido diversi bambini. Poi, su suggerimento del padre, Tina ha provato l’adozione embrionale superando una iniziale fase di incertezza.

FONTE: Southern Charm Portraits
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