Un gesto molto forte compiuto durante l’inaugurazione dell’803esimo anno accademico dell’Università di Padova, di fronte agli accademici riuniti per l’occasione; a compierlo Emma Ruzzon, presidente del Consiglio degli studenti, che in un discorso in cui ha ricordato anche dell’indifferenza mondiale di fronte al genocidio palestinese si è tolta la camicia nera che indossava spiegando che in Italia “tanti dovrebbero farlo”.

“La storia che studiamo ci ricorda che quest’anno ricorrono otto decenni dalla liberazione dal nazifascismo – afferma Ruzzon nel suo discorso – Ma anche oggi è storia, e sta a noi decidere come vogliamo venga ricordata otto decenni da ora. C’è chi ci taccia di sensazionalismo, di infantilismo addirittura, quando esprimiamo timore dinnanzi ai semi di guerra e di odio che vediamo in tutto il mondo, come in Italia. E invece sappiamo, proprio per gli strumenti che la nostra storia ci ha affidato, che il fascismo non è stato solo quello dell’olio di ricino e delle leggi razziali.

Controllo dell’informazione e dei corpi delle persone, libertà garantita solo per alcuni, un approccio alla violenza che si prova a nascondere sotto il tappeto ma che ritorna, per esempio, nei pestaggi in strada o davanti alle scuole superiori, l’ultimo di pochi giorni fa a Vicenza.

La storia ci insegna a leggere i segnali, anche quando si presentano in modo diverso, ma se qualcuno non vuole proprio coglierli, davvero è necessario vedere le camicie nere in giro? Oggi ho questa [ha indicato la camicia nera indossata, ndr.] perché l’occasione richiede formalità, ma se proprio serve parlare il linguaggio dei simboli facciamo che me la tolgo: credo che molti, in questo Paese, dovrebbero sfilarsela per davvero. Nel dubbio, io me la tolgo, senza paura di dire che molti in questo Paese dovrebbero fare lo stesso”.

@la.stampa La studentessa Emma Ruzzon si toglie la camicia nera durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Padova #università #politica #tiktokpolitics #studenti ♬ suono originale - la.stampa

Non si è fatta attendere la reazione di Forza Nuova, partito di estrema destra neofascista, che ha parlato di “Ennesima messinscena ideologica” e di “antifascismo di facciata” attraverso il suo coordinatore regionale per il Veneto, Luca Leardini.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!