Saranno Ermal Meta e Fabrizio Moro a rappresentare l’Italia in una grande prima serata di Rai1 e Radio2, in  diretta sabato 12 maggio per la finalissima della 63a edizione dell’Eurovision Song Contest, la popolare manifestazione internazionale che raccoglie il meglio della produzione europea e che quest’anno si tiene a Lisbona.

L’Italia fa parte dei “Big 5”, ovvero i cinque paesi che accedono di diritto alla fase finale della gara, insieme a Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. A rappresentare il nostro Paese va, per regolamento, chi vince il Festival della Canzone italiana di Sanremo.  Dopo il successo sanremese, toccherà quindi ad Ermal Meta e Fabrizio Moro portare sul palco di Lisbona l’intensità e l’impegno sociale della loro Non mi avete fatto niente.

Prima di loro nel palco di Eurovision infatti abbiamo visto Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Marco Mengoni, Emma, Il Volo, Francesca Michielin e Francesco Gabbani. Nel tempo – per un periodo il nostro Paese non ha partecipato – l’Italia è salita sul gradino più alto del podio solo 2 volte: nel 1964 con Gigliola Cinquetti in Non ho l’età e nel 1990 con Toto Cutugno in Insieme.

La tv di stato seguirà tutta la kermesse con una programmazione dedicata in tv e alla radio: martedì 8 e giovedì 10 maggio sarà Rai4 a trasmettere in diretta, dalle 20.50, le semifinali con la conduzione affidata a Carolina Di Domenico e Saverio Raimondo.

La finale di sabato 12 andrà in onda su Rai1 a partire dalle 20.35: le canzoni dei ventisei paesi finalisti saranno commentate in diretta da Federico Russo e Serena Rossi. I due conduttori saranno protagonisti anche dell’anteprima, pensata per scaldare i motori e raccontare ancora una volta l’aria che si respira sul posto in attesa dell’evento prima dell’esibizione di Meta e Moro.

Anche Radio2 – radio ufficiale dell’evento-  seguirà in diretta la finale e la proclamazione del vincitore di quest’anno con la conduzione affidata a Carolina Di Domenico ed Ema Stockholma.

In gara, nel festival organizzato dalle televisioni pubbliche dei rispettivi paesi sotto l’egida dell’EBU (European Broadcasting Union), 43 paesi europei più l’Australia, invitata dal 2015. Il primo contest è del 1956 ed è stato utile per sperimentare nuove tecniche di trasmissione del segnale televisivo. Da allora si è allargato a Est e ha seguito i vari cambiamenti della storia europea accogliendo via via nuovi Stati membri. Dal 2000 è lo spettacolo televisivo europeo più seguito dopo gli eventi sportivi.

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