Federica Vincenti Placido: "Quando la vecchiaia e la differenza di età piegano l'amore"

Federica Vincenti Placido, 34 anni, parla a Vanity Fair dell'amore finito con il regista Michele Placido. 71 anni. La differenza d'età ha spento la passione ma ha fatto nascere una nuova versione della donna, più luminosa e indipendente, proprio come la luna.

Quanto la differenza d’età può davvero gravare in una relazione? A spiegare al magazine online Vanity Fair questo importante punto ancora poco discusso è la giovane Federica Vincenti Placido, 34 anni, attualmente “rinata” con il nome di Luna, lontana dal cognome del marito e da una vita che non la rappresentava più appieno. Un nome, quello nuovo, che oggi la raffigura alla perfezione:

Da piccola ero molto riflessiva, e un po’ sensitiva. Da sempre mi sento poco terrena, con una malinconia che è più della luna che umana: triste ma luminosa, bianca ma con questo senso di buio. Sempre doppia, ma in fondo lontana, e sola.

Un’etichetta nuova e perfetta, quindi, per poter cambiare una volta per tutte.

Mentre tutti erano subito pronti a dire che sarei stata protagonista raccomandata dei film di mio marito, io mi sono rimboccata le maniche: mi spaccavo la schiena da mattina a sera a fare la produttrice. Ma il pregiudizio premeva, ha sempre premuto forte. E contro il pregiudizio non puoi nulla, se non la dimostrazione tutti i giorni di chi sei. O lo stravolgimento che nessuno si aspetta.

Comincia così a spiegare la nuova Federica, quella che ha detto basta a una vita che le aveva risucchiato ogni calma, ogni serenità. Senza più l’ombra di un marito così importante alle sue spalle: 70 anni, attore, regista e produttore italiano di fama mondiale.

Quasi impossibile sfuggire alla sua notorietà, ma Federica ha messo la parola fine e ha cominciato a vivere unicamente per se stessa. E così è rinata, proprio come una luna.

Non è storia di oggi o di ieri. Da qualche tempo il mio corpo mi stava parlando, ma io non ero capace di ascoltarlo. […] Ero sempre contratta, nervosa, in ansia. Altri giorni iniziavano e finivano chiusa in ufficio: andavo avanti, a macinare carte e progetti, passavo vicino al mio pianoforte chiuso, con le ragnatele. Lo guardavo, proseguivo oltre. Troppo impegnata a smarcarmi.

Ha spiegato la donna al magazine online ricordando cosa però l’ha aiutata a liberarsi da questo peso che la stava debilitando non solo mentalmente ma anche fisicamente. Ad averle dato sostegno è stata la psicobiorisonanza, un antico metodo orientale che utilizza la vocalità per riappropriarsi non solo della propria voce ma anche della connessione di essa con il nostro corpo: “Per potersi riconoscere davvero“.

Oggi il mio primo pensiero è il pianoforte come fosse un uomo che hai tenuto lontano, con cui non hai mai concretizzato, ma che nella privazione ti è risuonato dentro sempre e con cui ora vuoi invecchiare. […] Sono cresciuta molto in fretta, da leonessa. E ora riparto da meno di niente. Godendone.

Ha annunciato analizzando questa sua nuova versione di sé. Ma com’è cambiato il rapporto con Michele Placido dopo questa sua improvvisa decisione? La differenza d’età, come spiegato dalla donna, è come una voragine: quando si è agli inizi è un pensiero di poco conto, è solo quando sopraggiunge la vecchiaia che si iniziano a vedere le cose in modo diverso. E gli anni fra Federica – o meglio, Luna – e Michele sono impossibili da non sentire: 34 anni lei, 71 lui per una somma di ben 37 anni di differenza. Una discrepanza che si è allargata fino a diventare un vero e proprio baratro.

Cambia la testa, cambiano i desideri. Le voglie non sono più comuni. […] Non è colpa di nessuno: a 70 anni l’uomo della mia vita e padre di mio figlio resta l’uomo della mia vita e il padre di mio figlio anche nell’allontanarci, anche a stagione dell’amore finita, perché comunque resta che io ci sarò sempre per lui e lui ci sarà sempre per me, e questo ci fortifica.

Un allontanamento solo per quanto riguarda la sfera amorosa, quindi, poiché l’affetto, quello vero, è impossibile da dimenticare. Ad aver aiutato Luna a riscoprirsi nuovamente è stato proprio il regista, il quale – come spiegato a Vanity Fair – è stato il primo a spronarla a riprendere in mano la sua vita, sia come donna, sia come artista. Durante l’intervista, Federica ha inoltre portato a galla nuovamente il triste caso Weinstein che ha colpito e dilaniato il mondo del cinema non solo Hollywoodiano ma anche italiano dopo le dichiarazioni dell’attrice Asia Argento.

Le donne violentate veramente, quelle che hanno ferite, dolori e cicatrici sulla pelle, quelle che aspettando da un momento all’altro che il marito le pesti a sangue, non hanno avuto voce in questa storia qui. Mentre l’abbiamo data troppo a fantomatiche attrici che ci hanno fatto spettacolo e opinione nei salottini pomeridiani della nostra tv: non giudico loro, ma com’è montata la questione.

Penso solo che si è fatta una grande confusione tra sessualità e violenza. Una cosa sono le avances, un’altra le molestie. Dalle prime puoi sottrarti, le altre fanno male.

Ha annunciato la donna al magazine, spiegando quindi come tutto lo scandalo sia stato visto e soppesato attraverso i suoi occhi.

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