Ferie illimitate per i dipendenti Virgin: "Più tempo libero vuol dire più felicità"

Richard Branson, fondatore della Virgin, ha annunciato una rivoluzione in ambito di lavoro flessibile. I dipendenti potranno usufruire di ferie illimitate, a patto che questo non interferisca con i progetti lavorativi in corso.

Ferie: che parola celestiale. Complice anche il clima estivo, la vicinanza di Ferragosto, il caldo torrido… quando in redazione sentiamo parlare di vacanze – con annessi e connessi – parte il conto alla rovescia. Ma ragazze avete mai pensato a quanto sarebbe bello averle illimitate? Mantenendo il lavoro, ben s’intende. E potendo gestire liberamente il proprio tempo, le priorità lavorative e personali senza avere l’incubo del rientro forzato.

Ebbene: alla Virgin tutto questo non è fantascienza, ma realtà. Il fondatore Richard Branson, infatti, ha annunciato una nuova policy per molti aspetti rivoluzionaria. I dipendenti della multinazionale britannica, infatti, da quest’estate saranno liberi di prendere tutte le ferie che ritengono opportune, a condizione che questo non comprometta i progetti a cui stanno lavorando. Ragazze avete letto bene: in qualsiasi momento dell’anno, sempre. Quando ho letto la notizia sono rimasta a bocca aperta.

Già a settembre dell’anno scorso Branson aveva pubblicato un libro, The Virgin Way, in cui spiegava la volontà di applicare questa nuova flessibilità lavorativa. Conoscete il detto: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”? Ebbene: l’illuminato fondatore ha mantenuto le promesse. Il tutto senza neanche prendersi i meriti, dal momento che lui stesso ha dichiarato che l’idea è di sua figlia e che la società americana di streaming online Netflix l’ha addirittura già applicata. Queste le motivazioni alla base della nuova policy :

Il lavoro flessibile ha rivoluzionato il come, il dove e il quando svolgiamo le nostre mansioni. Perciò, se lavorare dalle 9 alle 5 non è più necessario, perché dovremmo avere linee rigide annuali per le vacanze? Starà al dipendente decidere se prendersi qualche ora, un giorno, una settimana o un mese libero. Fermo restando che lo farà solo quando sarà sicuro che la sua assenza non danneggerà in alcun modo il business dell’azienda o la propria carriera.

Ed ecco allora che le nuove linee guida sono state varate negli uffici di New York, Londra, Ginevra e Sydney: circa 160 dipendenti attualmente possono già usufruire di questa nuova flessibilità, così da rendere possibili le prime valutazioni del caso. L’obiettivo è che i collaboratori diventino più felici, creativi, riconoscenti e motivati. Ma allo stesso tempo anche più responsabili e leali, dal momento che i progetti aziendali saranno comunque una priorità per loro.

È tutto oro quel che luccica? Sembra di no, dal momento che in rete sono apparse anche diverse critiche verso questa nuova flessibilità sperimentata alla Virgin. Il motivo? Mettendo come priorità la realizzazione dei progetti assegnati si corre il rischio che ai dipendenti venga richiesto un senso di responsabilità eccessivo, con il rischio che non smettano mai di lavorare.

In redazione abbiamo apprezzato l’innovativa modalità operativa. Ora siamo curiose di sapere cosa ne pensate voi ragazze. Siete favorevoli o contrarie? Il dibattito è aperto.

 

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