Una pessima notizia per l’ecosistema del Mediterraneo in questi giorni: è stato trovato un capodoglio spiaggiato in Sardegna – per la precisione a Cala Romantica, Porto Cervo. Nella pancia dell’esemplare – una femmina – sono stati trovati ben 22 chili di plastica e un feto in avanzato stato di decomposizione, come si legge sul sito del Wwf. La questione è allarmante per una serie di ragioni.
Innanzi tutto non si tratta del primo caso di spiaggiamento di un capodoglio sulle coste del Mediterraneo. Inoltre, il fatto che questi animali vivano sul fondo del mare, ci induce a riflettere su quello che stiamo abbandonando nelle nostre acque. E che sta uccidendo il pianeta. Nello stomaco di questa bestia affascinante sono stati trovati nello specifico piatti monouso, buste della spesa, lenze aggrovigliate tra loro in una palla, l’imballaggio di un detersivo con marca e codice e barre riconoscibili e un tubo corrugato che è usato dagli elettricisti.
L’avvenimento tragico è stato comunicato su Facebook da Luca Bittau, presidente di SeaMe: la scoperta è avvenuta grazie ai veterinari dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari e della Facoltà di Veterinaria di Padova. Tuttavia, anche se si può ipotizzare quanto quell’ingestione sia stata deleteria per il capodoglio, si dovranno aspettare i risultati degli esami istologici e tossicologici per stabilire con certezza di cosa sia morto l’animale.
Questi capodogli sono isolati geneticamente e gli studi dicono che dalle nostre acque non escono mai negli Oceani – ha raccontato Bittau, come riporta Radio Deejay – […] È stato raccapricciante vedere che i due terzi dello stomaco di un cetaceo così grande erano occupati da plastica e solo un terzo da becchi di calamaro, che sono il cibo preferito di questi animali, che non riusciva a mandare giù perché il tubo digerente era totalmente ostruito.
Una mamma che non lo sarà mai
Le femmine di capodoglio diventano sessualmente mature a 7 anni e vanno in calore ogni 3-5 anni. Data la giovane età dell’esemplare, sul sito del Wwf si ipotizza che la presenza del feto indichi la sua prima e ultima gravidanza, non portata a termine. I capodogli sono una specie in via di estinzione nel Mediterraneo.
Un nemico silenzioso
La plastica, che noi buttiamo sotto forma di rifiuti, che a loro volta vengono abbandonati in mare dalle navi, rappresenta un grave problema per gli ecosistemi marini. I rifiuti del mare sono infatti per il 95% costituiti da plastica, che causa la morte di migliaia di tartarughe, uccelli e cetacei.
I danni dell'inquinamento
Oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica marina è dovuto alla plastica – si legge sul sito del Wwf – che non solo può essere ingerita dalle specie ma che può anche intrappolarle. […] Nel Mar Mediterraneo sono 134 specie vittime di ingestione di plastica, tra cui 60 specie di pesci, tutte e 3 specie di tartarughe marine, 9 specie di uccelli marini e 5 specie di mammiferi marini.
Intrappolati
Per gli animali più grandi il pericolo è l’ingestione della plastica, mentre per i più piccoli l’intrappolamento – per esempio, è per questo motivo che gli anelli di plastica dei pacchi da sei bibite devono essere tagliati prima di essere gettati via.
Politiche ambientali anti-plastiche
L’Unione Europea si sta muovendo verso una comunità di nazioni senza plastica, ma molto deve essere ancora fatto in termini di adeguamento delle nazioni alla normativa vigente in primis.
Gli altri spiaggiamenti: Spagna
In ordine di tempo, come riporta Il Fatto Quotidiano, è stato ritrovato nel febbraio 2018 un capodoglio maschio spacciato a Cabo de Palos. Tra le cose trovate nel suo stomaco 29 chili di rifiuti.
Gli altri spiaggiamenti: Grecia
Nel maggio 2018 a Mykonos è stato trovato morto un capodoglio con un centinaio di sacchetti di plastica nello stomaco.
Gli altri spiaggiamenti: Thailandia
Fuori dal Mediterraneo non va meglio. Nel giugno 2018, un altro cetaceo – un globicefalo – è morto nelle acque thailandesi dopo aver ingerito 80 sacchi di plastica trovati in mare.
Gli altri spiaggiamenti: Indonesia
Nelle acque indonesiane è morto nel novembre 2018 un capodoglio che aveva ingerito 6 chili di plastica.
Gli altri spiaggiamenti: Ischia
Lo scorso dicembre, a Ischia è stato trovato un altro capodoglio morto. Sebbene la plastica non ne sia stata la causa di morte, il suo stomaco ne conteneva.
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