Il tempo corre veloce, ma dall’inizio del Millennio sono passati 20 anni, che è un quinto di secolo. E in questi 20 anni c’è stato tanto cinema. E non è la prima volta che esperti iniziano a stilare classifiche relative a migliori film, migliori registi o sceneggiatori e migliori interpreti.
Va da sé che, come per gli Oscar o per i Golden Globe, quando si parla di classifiche, lo scenario può essere sempre parziale, anche di fronte al collegio di esperti di cinema più preparato del mondo. È con questa consapevolezza che i giornalisti e critici cinematografici Manohla Dargis e A.O. Scott hanno compilato un elenco dei 25 migliori attori e attrici del XXI secolo sul New York Times.
Non esiste una formula per scegliere il migliore (solo litigi) – hanno premesso i due esperti – e questo elenco è necessariamente soggettivo e forse scandaloso nelle sue omissioni. Alcuni di questi artisti sono nuovi sulla scena; altri esistono da decenni. Nel fare le nostre scelte, ci siamo concentrati su questo secolo e abbiamo guardato oltre Hollywood.
In questo viaggio sono stati accompagnati da “ospiti” critici, come la fumettista Marjane Satrapi, i registi Julian Schnabel, Ryan Coogler, James Gray, Bong Joon Ho, l’attore Denzel Washington. Gli interpreti scelti per questa classifica sono rigorosamente attori e attrici viventi (lo specifichiamo se vi steste chiedendo, ad esempio, perché mancano nomi come quelli di Robin Williams o Philip Seymour Hoffman). Inoltre si tratta per lo più di artisti la cui carriera è stata più fiorente in questi ultimi 20 anni (ed è la ragione per cui non troverete mostri sacri come Meryl Streep o Kathy Bates o ancora Helen Mirren). Quello che possiamo notare sicuramente è che gli attori e le attrici scelte sono di respiro internazionale e quindi non solo wasp statunitensi – e infatti non manca perfino un celebre italiano.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire la classifica stilata da Dargis e Scott sui migliori attori e attrici del XXI secolo, dall’“ultimo” posto al primo.
25 - Gael García Bernal
Vengono citati questi film con lui: Amores Perros, Y tu mama tambien, I diari della motocicletta, La Mala Educacion, No – I giorni dell’arcobaleno. Scrivono i critici:
È dotato, tiene lo schermo e ha una faccia che continui a guardare, in parte perché – con i suoi occhi da cerbiatto e la mascella squadrata – fonde perfettamente gli ideali di bellezza femminile e maschile.
24 - Sonia Braga
I film che vengono citati in classifica sono Aquarius e Bacurau. In riferimento al primo, i critici scrivono:
C’è qualcosa di incredibilmente liberatorio nel guardare Braga interpretare questa donna maestosa, che ha le rughe visibili e non ha mai subito una ricostruzione del seno dopo la sua mastectomia.
23 - Mahershala Ali
Vengono citati Moonlight, Green Book, ma anche la serie tv House of Cards. Scrivono i critici:
La sua presenza davanti alla telecamera è magnetica, ma anche attenta e scaltra. I suoi personaggi tendono alla reticenza, alla cautela, ma la loro riservatezza è la sua forma di eloquenza, i loro sussurri più risonanti di qualsiasi grido.
22 - Melissa McCarthy
Vengono citati Spy, Tammy, Corpi da reato, Copia originale. Scrivono i critici:
Da quando è passata dalla tv al cinema, McCarthy ha ripetutamente dimostrato la sua portata e ha aiutato in modo esilarante a demolire le idee retrograde su chi può diventare una star del cinema.
21 - Catherine Deneuve
Di Deneuve viene citato il doppiaggio di Persepolis, da parte della fumettista e regista Satrapi, che scrive:
La prima volta che ho incontrato Catherine Deneuve è stato come incontrare Dio di persona. Sono rimasta così colpita. Eppure dovevo dirigerla e non osai dirle niente. Le prime due ore sono rimasta completamente paralizzata e lei mi ha calmata. Mi ha detto, perché è una donna molto generosa: “Tu sei la regista e io sono la tua attrice. Dimmi cosa fare e lo farò”.
20 - Rob Morgan
Morgan è un caratterista, per cui vengono citati diversi suoi film, come Mudbound, Monsters and Men, The Last Black Man in San Francisco, Il diritto di opporsi, Bull. I critici scrivono:
I grandi caratteristi sono maestri del paradosso, indelebili e invisibili allo stesso tempo. Non li riconosci per forza da un ruolo all’altro, ma lasciano la loro impronta su ogni film, valorizzando l’insieme anche in piccole parti.
19 - Wes Studi
Vengono citati The New World – Il nuovo mondo, Avatar, Being Flynn, Hostiles – Ostili. I critici scrivono:
Wes Studi ha uno dei volti più sorprendenti dello schermo: sporgente, spiegazzato e ancorato al tipo di occhi penetranti che insistono affinché ricambi il loro sguardo. Ai registi minori piace usare la sua faccia come un simbolo schietto dell’esperienza dei nativi americani, come una maschera di nobiltà, di sofferenza, di dolore che è inconoscibile solo perché nessuno l’ha chiesto all’uomo che lo indossa. Nel film giusto, però, Studi non gioca solo con la facciata di un personaggio; ne sbuccia gli strati. Maestro dell’opacità espressiva, ti mostra la maschera e cosa c’è sotto, sia il pensiero che il sentimento.
18 - Willem Dafoe
Schnabel, nel suo intervento su Dafoe, cita L’ombra del vampiro, Un sogno chiamato Florida, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, che è stato diretto proprio dal regista. Che scrive:
Avevo bisogno di qualcuno che avesse la profondità di carattere per interpretare Van Gogh. E non si trattava solo di somigliargli. Era qualcuno che poteva avere abbastanza esperienza di vita per essere quel ragazzo. La gente pensava, beh, Willem ha 60 anni, Van Gogh ne aveva 37 quando è morto. Questo era irrilevante per me. Devi solo avere la sensazione di fidarti di qualcuno e pensare che possa fare qualcosa. Mi fido di Willem implicitamente. E quel livello di fiducia va in entrambe le direzioni.
17 - Alfre Woodard
Vengono citati 12 anni schiavo e Clemency, in cui recita in ruoli che non sono di primo piano. Scrivono i critici:
L’autocontrollo è una questione di sopravvivenza e Woodard mette il suo viso in un’immagine di decoro adeguato, impersonando la signorile dama del Sud o la burocrate efficiente che la situazione richiede. Non lascia scivolare così tanto le maschere […] a dimostrazione del costo e della cura che comportano. Anche i personaggi si esibiscono, interpretando i loro ruoli per la posta in gioco mortale, e l’arte di Woodard, il suo impegno per la verità, è ciò che vedi nello spazio tra come sembrano e chi sono.
16 - Kim Min-hee
Si parla di Jigeum-eun matgo geuttaeneun teullida (titolo internazionale Right Now, Wrong Then) e Mademoiselle. Scrivono i critici in merito a quest’ultimo:
Diventa grande e piccola, vira dal mostro al topolino e, alternativamente, nasconde i sentimenti del suo personaggio e li lascia impazzire. Il suo corpo oscilla e il suo viso si distorce mentre la paura e il dolore lasciano il posto all’estasi e al rilascio. Il personaggio è un mistero che il film stuzzica ma che Kim sblocca in modo delirante.
15 - Michael B. Jordan
Jordan è un attore più mainstream che di cinema d’essai. Tra le sue interpretazioni vengono citati Prossima fermata Fruitvale Station, Creed, Black Panther, Red Tails, Chronicle e Friday Night Lights. Di lui scrive Coogler:
È molto ambizioso in un modo accattivante. Vuole sempre spingere e sfidare se stesso. E questo emerge nelle sue performance, ma anche nel senso degli affari. Quell’ambizione lo mantiene di mentalità aperta. Guarda tutto e non vuole escludersi da certi generi o opportunità. Quindi penso che il cielo sia il limite per lui e per la sua carriera.
14 - Oscar Isaac
Vengono citati A proposito di Davis, 1981: Indagine a New York, Ex Machina, oltre alla miniserie Show Me a Hero. Scrivono i critici:
I suoi personaggi non sono sempre così fortunati, o altrettanto sicuri di sé, ma l’uomo stesso opera con la precisione di qualcuno che è abbastanza sicuro delle sue capacità da spingersi in un nuovo territorio rischioso.
13 - Tilda Swinton
Vengono citati Julia, Io sono l’amore, A Bigger Splash, Suspiria, Ave Cesare!, Okja. Scrivono i critici:
La donna dai mille volti ultraterreni, Tilda Swinton ha creato abbastanza personaggi – con parrucche, costumi e accenti irripetibili. È una star, una caratterista, un’artista, un’extraterrestre, un’imbrogliona. Il suo viso pallido e ben piallato è una tela ideale per la pittura e le protesi, e capace di inquietante immobilità. Vuoi leggerla ma non puoi. Questo la rende una cattiva fantastica, sia che interpreti un demone, una regina o un avvocato aziendale.
12 - Joaquin Phoenix
Vengono citati I padroni della notte, Two Lovers, C’era una volta a New York. Scrive di lui Gray:
Ha una capacità illimitata di sorprenderti nel migliore dei modi e ispirarti a muoverti in una direzione che non avevi pensato in origine, migliore di quella che hai in mente, e amplia l’idea.
11 - Julianne Moore
Vengono citati The Hours, Lontano dal paradiso, Maps to the Stars, Gloria Bell. Scrivono i critici:
Infelice o no, le mogli possono essere vicoli ciechi per le attrici e per troppe arriva il momento in cui sono state bandite per sempre in cucina. Moore ha interpretato molte mogli e madri, ma i suoi ruoli a volte sono più complessi e sorprendenti dei suoi film, indice della sua sensibilità e talento. Uno dei motivi per cui solleva i suoi personaggi dallo stereotipo è che gioca con i codici del realismo, sia che stia offrendo una performance naturalistica o iperbolica.
10 - Saoirse Ronan
Vengono citati Brooklyn, Lady Bird, Piccole donne, Espiazione, Amabili resti, Hanna. Scrivono i critici:
In quanti modi diversi una persona può diventare maggiorenne? Crescere è ciò che i giovani fanno nei film, ma pochi attori lo fanno da così tanto tempo, o con sfumature, intelligenza e varietà come Saoirse Ronan. È maturata davanti ai nostri occhi per più della metà della sua vita (ha 26 anni) diventando più saggia, più triste, più libera e più se stessa in ogni nuovo ruolo.
9 - Viola Davis
Vengono citati Antwone Fisher, Barriere e Ma Rainey’s Black Bottom. Denzel Washington, che l’ha diretta e ha recitato al suo fianco, ha scritto:
Può fare quello che vuole. Ha così tante capacità. È una delle migliori interpreti con cui ho avuto l’opportunità di collaborare.
8 - Zhao Tao
Vengono citati The World – Shijie, 24 City, Still Life e I figli del Fiume Giallo. Scrivono i critici:
Dal 2000, l’attrice cinese Zhao Tao e il regista Jia Zhangke hanno realizzato più di una dozzina di lungometraggi e cortometraggi, fiction e documentari, nonché opere che resistono a una categorizzazione così netta. La loro alleanza cinematografica è così olistica e familiare che è difficile immaginare come sarebbero questi film senza il volto di Zhao e presenza radicale. Viene spesso chiamata la sua musa (sono sposati), ma questo non si avvicina a catturare la ricchezza del suo contributo: la sua poesia, il simbolismo e la granularità emotiva.
7 - Toni Servillo
Vengono citati L’uomo in più, La grande bellezza, Il Divo e Loro. Scrivono i critici:
Servillo è stato l’avatar centrale nello scavo di Sorrentino della corruzione e dell’ipocrisia – ma anche dell’improbabile gloria e dell’assurda resilienza – dell’Italia moderna. In particolare, ha incarnato due dei più potenti e polarizzanti leader politici della vita reale nella storia recente del Paese: Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi.
6 - Song Kang Ho
Vengono citati Memorie di un assassino, The Host, Snowpiercer e Parasite. Scrive il regista Bong Joon-ho:
Per me è come un’inesauribile miniera di diamanti. Che abbia fatto quattro film con lui o 40, so che scoprirò un nuovo personaggio. Ha la capacità di portare vita e crudezza in ogni momento. Anche se una scena prevede dialoghi difficili o un lavoro di ripresa altamente tecnico, troverà un modo per renderlo fluido e spontaneo. Ogni ripresa sarà diversa e il dialogo più ingombrante sembrerà un’improvvisazione. È sbalorditivo ed è un piacere assistere. Ha la capacità di portare vita e crudezza in ogni momento.
5 - Nicole Kidman
Vengono citati Moulin Rouge!, The Hours, Dogville, Birth – Io sono Sean, The Paperboy, Destroyer. Scrivono i critici:
Artista, principessa, scrittrice, musa: Nicole Kidman le ha interpretate tutte, con i capelli corti e lunghi, un prodigioso naso artificiale e un mento straordinariamente sporgente. Può sorridere come il sole e piangere con abbastanza lacrime da desiderare di porgerle una scatola di fazzoletti. Nel cinema tradizionale, il realismo è la moneta di un attore nel commercio, una scelta estetica che aiuta a trasformare l’artificio in qualcosa di simile alla vita. Per Kidman, una miniaturista con un tocco lapidario, creare quel realismo a volte implica l’oscuramento della bellezza (per il ruolo, non per i premi) che l’ha definita da tempo. Significa anche giocare costantemente con la femminilità.
4 - Keanu Reeves
Vengono citati Tutto può succedere – Something’s Gotta Give, Finché forse non vi separi, The Bad Batch, Destinazione matrimonio. Scrivono i critici:
Sicuramente non c’è un’altra star del cinema che reciti in così tanti ruoli pur rimanendo così irriducibilmente e imperscrutabilmente se stesso. Puoi nominare un film che non è stato migliorato dalla sua presenza?
3 - Daniel Day Lewis
Vengono citati Il Petroliere, Lincoln, Nine, Gangs of New York, Il filo nascosto. Scrivono i critici:
Day-Lewis è uno degli attori più venerati dell’ultimo mezzo secolo, una reputazione basata sulla sua filmografia abbagliante e illuminata da un’aura di grandezza che è cresciuta quasi con proporzioni mistiche. I suoi preparativi ben promossi per i suoi ruoli e la sua insistenza nel rimanere nel personaggio durante la produzione sono diventati leggendari, roba da titoli eccitati e feticismo dei fan. I suoi ripetuti annunci di pensionamento hanno solo ampliato la sua aura e così anche la sua selettività: ha realizzato solo sei film in questo secolo, alcuni capolavori. Come la pianta esotica del secolo, un’agave che fiorisce in modo spettacolare solo una volta, Day-Lewis sa sia come stuzzicarci che come mettere in scena uno spettacolo.
2 - Isabelle Huppert
Vengono citati La pianista, La commedia del potere, White Material. Scrivono i critici:
Impavida e ipnotica, a volte spaventosa, a volte bizzarra, Isabelle Huppert ha assunto una varietà di ruoli nel corso della sua carriera, passando senza sforzo dalle lacrime alle urla. Ha recitato in più di 50 film solo in questo secolo, un’operosità che parla della sua ambizione e popolarità, ma suggerisce anche una fame vorace che puoi vedere nella sua recitazione.
1 - Denzel Washington
Vengono citati Unstoppable – Fuori controllo, Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana, The Equalizer – Il vendicatore, Man on Fire – Il fuoco della vendetta, Training Day, Barriere. Scrivono i critici:
Abbiamo litigato e discusso su ogni altro slot della lista, ma su questo non ci sono state esitazioni o dibattiti. Denzel Washington è oltre la categoria: un titano dello schermo che è anche un artigiano sottile e sensibile, con una seria formazione teatrale vecchia scuola e una presenza fiammeggiante di star del cinema.
Cosa ne pensi?