Accade che a volte anche i più grandi guerrieri depongano le armi, ma questo non significa che siano sconfitti, o che non lascino nella memoria altrui nulla della propria battaglia; semplicemente, talvolta decidono di cedere alla stanchezza, certi di aver fatto cose che li renderanno comunque immortali.
Ecco, Leonardo Cenci è stato proprio questo: un uomo che, nella sua semplicità, ha fatto cose immense, regalando agli altri quella speranza che a volte latita, soprattutto nei momenti più bui, e l’insegnamento ad andare avanti nonostante tutto, che la vita è un bene prezioso comunque vada e che vale la pena viverla, a prescindere da cosa ci riservi.
Al maratoneta umbro era stato diagnosticato un cancro incurabile nel 2012, ma questo non lo ha fermato: Leo ha continuato a correre, sulla strada, sulla pista, ma anche nella vita, creando la Onlus Avanti Tutta, che ha raccolto fondi per il reparto di Oncologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, e gli Oncology Games, un progetto nato nel 2018 che ha coinvolto 36 pazienti oncologici di sei paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Polonia e Bulgaria), impegnati in una dimostrazione sportiva non competitiva.
Questo incredibile atleta che ha affrontato ogni tappa della sua malattia con il sorriso ha insegnato a tutti a coltivare le proprie passioni fino all’ultimo, a non mollare di fronte agli ostacoli, anche quelli più insormontabili. Sembrano tutte frasi fatte, banalità che si ripetono spesso senza convinzione, ma leggendo la storia di Leo si capisce che questa è stata davvero la sua missione, fino all’ultimo.
Proprio la sua associazione, Avanti Tutta, ha dato l’annuncio della sua scomparsa attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook, salutandolo con la delicatezza e il garbo che si riservano solo agli eroi.
Con i sogni ai piedi e l’invincibilità nel suo cuore è riuscito a realizzare tanti dei suoi desideri ed il resto saranno portati a compimento perché il patrimonio umano e materiale che lui ha creato non andrà disperso.
Si legge nel post. E in fondo è proprio vero: Leo questa vita l’ha affrontata correndo sempre al massimo, come chi lo fa a perdifiato, incurante delle cadute, dei pericoli, delle difficoltà. L’ha affrontata di corsa, e sempre con il sorriso sulle labbra. Fino a quando ha deciso di aver insegnato abbastanza, e ha deposto le armi.
In gallery abbiamo ripercorso la vita di Leonardo Cenci.
Una vita dedicata alla corsa
Cedere era lì, a un passo da me. La forza delle intenzioni non trovava corrispondenze nel mio corpo: avevo perso la sensibilità degli arti inferiori, non riuscivo a camminare, gravi erano i deficit motori e di coordinazione.
Mi sono reso conto che crederci era solo l’inizio dell’inizio; che la fiducia, il sorriso e l’ottimismo sarebbero stati un carburante di cui avrei dovuto rifornirmi costantemente; che tutti i miei muscoli avevano bisogno di essere allenati e rafforzati: quelli del corpo, quelli della mente, quelli del carattere.
Ho capito che avrei dovuto farcela nonostante tutti i nonostante.
È un estratto di Vivi, ama, corri. Avanti tutta!, il libro che Leonardo ha pubblicato nel 2018.
Sempre con il sorriso
La nostra vita non migliora per caso – scriveva Leo nell’ultimo post, pubblicato a Natale 2018 – Migliora per scelta!!! A me ha messo davanti una prova durissima che si chiama cancro, ma senza paura sono salito sulla nave del coraggio e ho trovato la forza di prendere il timone e di affrontare la tempesta.
Gli era stato diagnosticato il cancro nel 2012
A Leonardo era stato diagnosticato un tumore incurabile quando aveva 40 anni. Nel 2013 ha fondato la Onlus Avanti Tutta, mentre nel 2018 ha organizzato gli Oncology Games, dedicati ai malati terminali come lui, che si sono sfidati in corsa (60 m, 100 m, 200 m, 400 m, 800 m, 1.500 m, staffetta 4×100), lancio del peso e nordic walking.
Celebrato anche da Mattarella
L’impegno di Leo era talmente forte da essere apprezzato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo ha insignito per l’esempio civile dell’Onoreficenza al merito della Repubblica italiana.
Uno sguardo sempre positivo
Amo la vita, e voglio bene alle persone che me lo dimostrano. Niente di meno, nulla di più.
Trionfatore agli Oncology Games
Agli Oncology Games da lui organizzati ha vinto 6 medaglie, su 6 gare fatte.
Alla Maratona di New York
È stato il primo atleta malato di tumore a partecipare alla Maratona di New York, nel 2017, finendo la gara con un tempo di quattro ore, sei minuti e 16 secondi.
I tanti messaggi di cordoglio
Leonardo è morto il 30 gennaio 2019 alle 10. Sui social, dopo che l’associazione Avanti Tutta ha dato la notizia, moltissimi commenti di cordoglio sono comparsi sotto il post.
Corri Leonardo, corri ancora,
corri per chi in Te trova il coraggio
di ribellarsi a un corpo di cui è ostaggio
e di trovare vita in ogni ora.A noi pazienti oncologici hai dato un grande insegnamento e gli insegnamenti non muoiono mai, ma restano nei cuori❤ciao Leo.
Credevamo fossi immortale e invece eri solo STRAORDINARIO… Buon viaggio guerriero e GRAZIE
Sono alcuni dei messaggi che hanno riempito il post.
Ha rappresentato l'Umbria a New York
Leonardo ha rappresentando l’Umbria nel progetto di promozione sportiva “Umbria Runs with Leo”, presentato al Consolato Italiano di New York davanti al Console Francesco Genuardi e al presidente onorario della New York Marathon George Hirsch.
Una vita per lo sport
Lo sport mi ha insegnato tanto, correre mi fa sentire vivo, correre insieme ai miei amici nella città eterna mi rende felice e privilegiato.
Cosa ne pensi?