Amalia d'Olanda, perché la principessa ha rinunciato all’indennità da 1 milione

Amalia d'Olanda, perché la principessa ha rinunciato all’indennità da 1 milione
Fonte: instagram @princess.catharinaamalia
Foto 1 di 6
Ingrandisci

Fra le Royal Family europee figura anche quella d’Olanda, composta dal re Guglielmo Alessandro, dalla regina Maxima e dalle figlie Amalia, Alexa e Ariane.

Proprio la primogenita, Catharina Amalia, compirà 18 anni il prossimo 7 dicembre, e al raggiungimento della maggiore età, come da legge voluta dal governo olandese, avrà diritto all’appannaggio reale, pari a 1,6 milioni di euro annui.

Cifra a cui la giovanissima erede al trono ha già detto di voler rinunciare, spiegando di non meritarselo, come scritto in una lettera indirizzata al Primo Ministro, Mark Rutte, pubblicata dall’emittente NOS.

“La cosa mi mette decisamente a disagio – scrive la giovane nella sua missiva – almeno fino a quando potrò offrire così poco in cambio, a maggior ragione in un momento in cui altri studenti stanno vivendo un periodo molto più difficile a causa del Covid.”

31

Una scelta di coscienza e di umanità per la principessa, che solo una settimana fa si è diplomata con lode al liceo classico e ha già fatto sapere di non volere proseguire immediatamente con gli studi, prendendosi un anno sabbatico prima di iniziare l’università.

Amalia ha anche annunciato di voler rimborsare i 300.000 euro di reddito annui a cui aveva diritto durante gli studi e che non richiederà l’1,3 milioni di euro che le sarebbero spettati per le sue spese, fino a quando non svolgerà degli incarichi ufficiali per la Corona.

È il primo membro della famiglia reale olandese a rinunciare all’indennità, che è tema di discussione ogni anno in sede di bilancio da parte della Camera dei Rappresentanti.

Il Primo Ministro Mark Rutte ha dichiarato di apprezzare la decisione di Amalia, che, sottolinea, è stata presa totalmente di spontanea volontà, ma ha anche escluso che la scelta della giovane erede al trono possa portare anche a una ridiscussione circa le indennità per la Casa Reale che, secondo alcuni dati recenti, dal 2012 ha superato anche quella britannica rispetto ai costi.