Quando, appena diciassettenne, salì per la prima volta sul palco dell’Ariston “sponsorizzata” nientemeno che da Ivano Fossati, Anna Oxa stupì immediatamente il pubblico, che probabilmente si sarebbe aspettato una ragazzina timida, dimessa, e invece si trovò di fronte a una giovane donna dal look androgino, punk, nata per stare sulla scena e con una voce da far venire i brividi.

Oxa, del resto, nel corso della sua carriera lunga più di quarant’anni, coronata da quattordici partecipazioni al festival di Sanremo e da successi mondiali, non ha mai avuto paura di “metterci la faccia”, come si suol dire; di esporsi, di mettersi in gioco, spesso anche esponendosi a polemiche e scandali. Ha lasciato il segno praticamente in ogni trasmissione televisiva cui abbia partecipato, sia per le doti artistiche, che sono indiscusse, che per la personalità che definire “forte” sarebbe un mero eufemismo.

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Ad esempio, nel 2016, quando è stata giudice di Amici, molti ricorderanno i suoi battibecchi con Loredana Bertè, un’altra grandissima donna di carattere della musica italiana, ma anche il post Facebook, poi successivamente rimosso, in cui in maniera molto sibillina la cantante aveva fatto capire di aver persino ricevuto delle minacce.

Ogni cosa che dico i giornalisti la definiscono polemica perché si sono disabituati alla verità – si leggeva nel post – Non ho mai detto che devo querelare Canale 5 e non mi risulta di non essere in buoni rapporti con Maria. So chi sta facendo scrivere questi articoli, gente non sana, che vive in modo alterato la realtà e la propria vita.

La diretta è stata vista da tutti, ho detto solo due frasi, ma evidentemente qualcuno si è sentito toccato per smuovere la stampa in questo modo. Mi dispiace togliere spazi nelle testate giornalistiche, invece di scrivere cose serie che accadano nel mondo, in Italia sembra così interessante per i giornalisti diffamare ed infangare Anna Oxa. Novella 2000 anni fa è stata condannata perché aveva violato i diritti dei minori, i miei figli, la stampa non si fa scrupoli per soldi.

Lasciatemi lavorare tranquillamente senza creare situazioni nei concerti o in tv come avete fatto finora. Io potrò solo documentare ogni cosa e prima o poi le autorità dovranno rispondere anche per quelli che hanno scritto ai danni della mia persona e del mio nome. Non potete nascondere un regolamento ministeriale dicendo che Anna Oxa attacca ferocemente. La ferocia è solo nelle vostre menti perché a quanto pare non è sana per vedere ciò che non è stato”.

Ricordatevi che se accade qualcosa all’incolumità dei miei figli, della signora Milly Milano [la sua manager, ndr.] e l’incolumità mia tutti sapranno la verità e nessuno nasconderà tutto ciò che volete nascondere quando mi attaccate. Non sono sola. Vorrei che questo fosse chiaro: nel momento in cui toccherete uno di noi, salterà fuori tutto quanto e vi assicuro che non potrete fermarlo.

Indimenticabile, sotto alcuni aspetti, è stato anche il suo passaggio a Ballando con le stelle, nel 2013, da cui si è ritirata per un infortunio alla gamba, facendo comunque in tempo a ricordare, casomai ce ne fosse stato il bisogno, di che pasta è fatta. Anna è talmente convinta delle proprie idee da non aver neppure paura di esporsi durante i suoi concerti, come successo nel 2015, quando, durante una serata nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, si è lanciata in un vero e proprio one woman show parlando di politica, educazione dei figli, religione e storture nel mondo della musica, fino a che qualcuno, dal pubblico, indispettito, non le ha urlato: “Basta! Canta!”

Potete anche andare, ciao! – la risposta della cantante – Avete pagato inutilmente il biglietto. Siete voi che fischiate che mettete in crisi un sistema, in crisi l’umanità. Potete fischiare finché volete, io non ho paura!

Controversa, androgina, affascinante, ribelle, innovatrice (fra le prime a portare il look punk in Italia, il filo del tanga fuori dal pantalone – a Sanremo, con l’esibizione di Senza pietà) Anna Oxa ha vissuto 60 anni sicuramente avventurosi, ma soprattutto essendo sempre e comunque se stessa, e di questo, indipendentemente dalla simpatia o antipatia che il suo personaggio possa suscitare, bisogna darle atto.

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Anna Oxa: i 60 anni di una ribelle
Fonte: instagram @annaoxa_oxarte
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