Gli eventi astronomici da non perdere nel 2021
Il 10 giugno arriva l'eclissi di Sole, che però sarà totalmente visibile solo da alcuni Paesi, mentre in Italia solo dalle regioni del Nord.
Il 10 giugno arriva l'eclissi di Sole, che però sarà totalmente visibile solo da alcuni Paesi, mentre in Italia solo dalle regioni del Nord.
Domani, 10 giugno, avremo un’eclissi anulare di Sole, che però potrà essere vista solo in alcune zone del mondo; a godere completamente dello spettacolo saranno, ad esempio, Russia, Canada e Groendlandia, mentre si potrà vedere da gran parte dell’Europa e solo parzialmente dal nostro Paese, in particolare dalle regioni del Nord.
L’eclissi avrà inizio alle 10:12 (ora italiana) per terminare alle 13:33: in quelle ore in Canada e Groenlandia qualche fortunato potrà vedere l’eclissi anulare totale, mentre per tutti gli altri sarà parziale. Per quanto riguarda gli italiani, in Valle d’Aosta si vedrà al 5%, mentre a Milano l’eclissi, che comincerà alle 11:35 per raggiungere il suo culmine alle 12:18, sarà al 3,5%. Da Firenze in giù, invece, non si potrà vedere.
In ogni caso, l’eclissi potrà essere vista online grazie al Virtual Telescope che la trasmetterà in diretta dal Canada, a partire dalle 11:30. Per osservare l’eclissi, come sempre, è importante usare sempre filtri certificati per l’osservazione diretta del Sole.
Sfogliate la gallery per conoscere gli altri eventi astronomici del 2021.
Segue l’articolo originale relativo alla Superluna di maggio.
Stasera, 26 maggio, tutti con gli occhi al cielo, arriva la Superluna. Non è la prima del 2021, ma la seconda, ma sarà la più grande e la più luminosa: in questa occasione, infatti, il satellite arriva al 10-12% in più di grandezza , e al 16% in più di luminosità.
Questa Superluna, inoltre, porta con sé anche un’eclissi totale, che però non sarà visibile nel nostro Paese ma solo nei cieli di Australia, America e Asia Sudorientale; alle 13:41, a un mese esatto di distanza dall’ultima del 2021 – il 26 aprile – sarà ben visibile solo a sera.
Il termine Superluna è stato coniato dall’astrologo Richard Nolle nel 1970, ma va detto che il termine non è ben visto dalla comunità scientifica, che predilige il più ostico (per i profani) perigeo-syzygy. Il primo termine indica il momento cui la Luna si trova più vicina alla Terra, mentre il termine sygyzy si usa per indicare l’allineamento di tre corpi celesti appartenenti a un medesimo sistema gravitazionale.
L’eclissi, che come detto noi in Italia non vedremo, sarà trasmesso in streaming dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) grazie all’Australian national science agency e al Csiro, direttamente dal sito della stazione di rilevamento dell’Agenzia a New Norcia, in Australia.
La Superluna di maggio è detta “dei fiori”, perché siamo proprio nel pieno della fioritura primaverile; è un nome non scientifico ma dato dai nativi americani, che è comunque rimasto.
L’eclissi arriverà il 10 giugno se sarà visibile dal Canada, dalla Groenlandia e dalla Russia orientale, solo parzialmente dall’Italia del nord, indicativamente tra le 10:50 e le 12:00.
Sul finire di luglio troveremo il picco delle Delta Aquaridi, tra il 28 e il 29.
Una congiunzione tra Luna e Venere avverrà il giorno 11 agosto, in prossimità del picco delle Perseidi, che raggiungerà la massima attività tra l’11 e il 13.
Ci sarà il classico appuntamento con l’equinozio d’autunno, il 20.
A cavallo tra il 27 e il 28 ottobre assisteremo all’allineamento tra la Luna e le stelle Castore e Polluce.
Il 2 novembre, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, “visitata” dalla missione Rosetta, raggiungerà il suo prossimo perielio trovandosi a “soli” 63 milioni di chilometri circa dalla Terra, e potrebbe essere abbastanza luminosa da poter essere osservata con binocoli o piccoli telescopi nel periodo successivo al perielio.
Assisteremo inoltre al passaggio degli ultimi due sciami meteorici del mese, le Leonidi e le Alpha Monocerontidi, che avranno picchi fra il 17-18 e il 21-22 novembre.
Avremo la massima attività dello sciame meteorico delle Geminidi tra il 13 e il 14 dicembre, e a questo vanno ad aggiungersi il solstizio d’inverno, il 21 dicembre, e lo sciame delle Ursidi il 23.
Il 4 dicembre ci sarà un’eclissi solare, visibile solo al Polo Sud.
L’anno si è aperto con lo sciame delle Quadrantidi, che ha avuto il suo picco tra il 3 e il 4 gennaio.
La Luna al primo quarto a metà strada tra Marte e Aldebaran, con le Pleiadi a terminare un meraviglioso quadro cosmico.
Il 20 marzo c’è stato il tradizionale Equinozio di primavera.
Oltre alla Superluna del 26 aprile c’è stato anche il picco delle Liridi, lascito delle polveri della cometa C/1861 G1 Thatcher, tra il 21 e il 22.
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