Audrey Hepburn raccontata dal figlio Luca Dotti in una serie tv

Audrey Hepburn raccontata dal figlio Luca Dotti in una serie tv
Fonte: web
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È una delle icone del XX secolo, emblema di grazia ed eleganza che ha ispirato generazioni intere di donne e reso il tubino nero di Coco Chanel il vero evergreen del guardaroba femminile.

Audrey Hepburn è, al pari di Marilyn Monroe e di poche altre, una delle vere dive del cinema di tutti i tempi: aggraziata, con un fisico esile frutto anche di un passato nella danza, di Marilyn la Hepburn è stata però il contraltare perfetto, dato che incarnavano due tipi di bellezza diversissime, ma entrambe mozzafiato.

I suoi personaggi sono diventati eroine senza tempo e senza età, dalla principessa Anna di Vacanze romane (per cui il regista William Wyler aveva inizialmente pensato a Elizabeth Taylor), alla sognante Holly Golightly di Colazione da Tiffany, senza dimenticare ovviamente la Eliza di My Fair Lady o Sabrina. Ma oltre a essere un’attrice dallo straordinario talento Audrey fu anche un essere umano eccezionale, che dopo il ritiro dalle scene, nel 1988, si occupò con grande dedizione degli altri, diventando ambasciatrice UNICEF.

Audrey fu iconica persino al suo funerale, celebrato nel gennaio del 1963 dopo che l’attrice sessantratreenne era stata portata via dal cancro al colon; in quell’occasione furono lette le sue parole sulla bellezza, che ancora oggi vengono usate in molti aforismi.

Per far rivivere il mito di Audrey Hepburn oggi è il figlio Luca Dotti, avuto nel 1970 dal medico italiano Andrea, a lanciare una serie che parlerà proprio di sua madre, scritta assieme al giornalista Luigi Spinola, con cui già nel 2015 aveva collaborato al libro Audrey At Home.

Ma non sarà l’unica iniziativa in onore di Audrey: l’altro figlio, Sean, avuto dal primo marito Mel Ferrer, sta infatti portando in giro per il mondo una mostra fotografica, Intimate Audrey, che ripercorre le tappe principali della diva, dall’infanzia in Belgio fino all’amore per la danza classica, passando per il matrimonio e il buen retiro di La Paisibile, dove l’attrice si stabilì nella sua “seconda vita” da ambasciatrice dell’Unicef.

Dopo essere stata ospitata a Bruxelles e Amsterdam la mostra farà tappa a La Spezia, per restarvi fino al 1° marzo 2020.

Non abbiamo invece ancora molte informazioni sulla serie, ma tutto quello che sappiamo ve lo raccontiamo in gallery.