Quelle bambine con gli organi genitali distrutti curate da Denis Mukwege

Quelle bambine con gli organi genitali distrutti curate da Denis Mukwege
Jessica Gow - Omni.se
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Il Nobel per la Pace 2018 ha premiato Denis Mukwege e Nadia Murad, rispettivamente un ginecologo congolese e un’attivista irachena yazidi, rapita dall’Isis e utilizzata come schiava sessuale.

A unire i due vincitori una missione estremamente importante: combattere contro le violenze sessuali utilizzate come arma da guerra che, purtroppo, vengono perpetrate ai danni delle donne in numerosi paesi del mondo.

Basti pensare che, secondo i rapporti dell’American Journal of Public Health, durante i conflitti del Congo nella provincia a nord del Kivu, dal 2004 al 2008, venivano violentate 4 donne ogni 5 minuti con conseguenze disumane. Oltre all’allontanamento dalla società e al disonore che ne consegue, le donne subivano gravi lesioni interne, gli organi genitali venivano distrutti e le malattie sessualmente trasmissibili si dilagavano senza controllo.

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Le violenze, spesso di gruppo, davanti ai parenti e con l’utilizzo di oggetti come bottiglie rotte, lasciavano e lasciano tuttora danni indelebili al fisico e alla mente delle donne costrette a subirle.

È proprio in questo contesto e nella Repubblica democratica del Congo che Denis Mukwege si è distinto per il suo ottimo lavoro, e per l’impegno di gran parte della sua vita nell’aiutare le donne vittime di abusi.

Nel corso della sua carriera da ginecologo, Mukwege ha contribuito a curare migliaia di donne, ricucendo le lacerazioni interne e denunciando le mancanze del governo del suo paese, arrivando addirittura a rischiare la sua stessa vita, dato che per il suo lavoro e le sue parole qualcuno ha tentato di ucciderlo. Durante un discorso alle Nazioni Unite ha dichiarato:

Vedo costantemente con i miei occhi le anziane, le giovani, le madri, e persino le bambine disonorate. Ancora oggi, molte sono schiave sessuali. Altre sono usate come armi di guerra. I loro organi subiscono i trattamenti più aberranti. E questo è successo per 16 anni! 16 anni di tortura, 16 anni di mutilazione, 16 anni di distruzione delle donne, l’unica risorsa vitale del Congo.

Il suo coraggio lo ha portato a questa grande vittoria che sicuramente rinnoverà il suo impegno e quello del suo staff. Per sapere di più sul nuovo vincitore del premio Nobel puoi sfogliare la gallery in alto per ripercorrere la sua particolare vita.