Dolcissime è il nuovo film uscito all’inizio di agosto che racconta la storia di alcune ragazze “diverse”, lontane dallo standard secondo cui per essere belle bisogna avere un fisico longilineo. Nel cinema non è una novità, e non solo perché nell’ultimo anno Netflix ci ha proposto teen drama come Voglio una vita a forma di me o Sienna Burgees è una sfigata, entrambi con una protagonista con qualche chilo in più. Dolcissime è qualcosa di diverso, perché affonda le radici in quel Grasso è bello che è uno dei capolavori di John Waters.
Nella pellicola del 1984 (ma ambientata negli anni ’60), Ricki Lake interpretava una ragazzina obesa che conquistava tutti perché la bellezza è un fatto interiore, è anche sentirsi a proprio agio nella propria pelle. E alla fine guidava un moto di consapevolezza tra chi è “diverso”: da chi ha qualche chilo in più ed è body positive agli afroamericani che rivendicavano l’integrazione, fino a chi, come la drag queen Divine rappresentava la comunità Lgbt. Anche se Dolcissime non affronta così tanti temi inerenti la diversità, è analogamente una storia di rivincita e di amicizia.
Il film, come riporta il sito di Vision Distribution, racconta di tre giovanissime, Mariagrazia, Chiara e Letizia (interpretate da Giulia Barbuto, Margherita De Francisco e Giulia Fiorellino) tre ragazze plus size. A scuola vengono bullizzate per il loro peso e neppure a casa tutto va per il meglio. Mariagrazia è disapprovata anche dalla madre, interpretata da Valeria Solarino, che è un ex’campionessa sportiva, mentre Chiara ha conosciuto in chat un ragazzo che le piace ma al quale non si mostra in foto, e Letizia è un grande talento musicale ma si vergogna a esibirsi in pubblico.
Sul loro cammino arriva Alice (Alice Manfredi), la cosiddetta “ape regina”, cioè la ragazza più popolare della scuola, che accetta di allenare le tre coetanee nel nuoto sincronizzato a causa di un ricatto. Quest’avvenimento sarà l’occasione non solo di riscatto per le Dolcissime, e anche di costruire una grande amicizia tra loro e con Alice, che scopre come Mariagrazia, Chiara e Letizia non sono poi tanto diverse da lei. Nel cast figura anche Vinicio Marchioni e la sceneggiatura è di Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire di più di queste ragazze straordinarie.
Giulia Barbuto
Una delle tre dolcissime si chiama Giulia Barbuto. Il suo nome per intero è Giulia Barbuto Costa da Cruz, perché viene da San Paolo in Brasile. Oggi vive a Torino. Sul suo profilo Instagram scrive:
Ho messo sempre il cuore dalla parte giusta, la vita se lo ricorderà.
Margherita De Francisco
Anche Margherita De Francisco è di Torino. Le sue passioni sono comuni a quelle di tanti adolescenti: il cinema, stare con gli amici, la musica – e altrimenti non potrebbe essere, dato che frequenta un liceo musicale – in particolare i Nirvana, come testimonia il suo profilo Instagram.
Fiorellino Giulia
Giulia Fiorellino – o Fiorellino Giulia, come la indicano alcuni siti, forse per distinguerla da Giulia Barbuto – è anche lei di Torino. Ma, come si vede su Instagram, non sta mai ferma, perché i viaggi sono una delle sue passioni. Londra, Parigi, Corfù, sono alcune delle mete che ha visitato. Negli ultimi mesi ha anche fatto il Camino de Santiago. Ha un fidanzato, che spesso fa capolino con tenerezza dalle sue foto.
Amiche
Dolcissime ha creato una grande amicizia tra le sue protagoniste.
Tutto ciò che ho di bello – scrive Giulia a corredo di questa foto – guardo sempre il cielo e ringrazio di avervi conosciute.
Diversa è bello
Ci sono molti modi per essere diversi e ogni epoca è ottima per ribadirlo. I nostri chili non devono ingabbiarci ed è giusto accettarsi per come si è.
Diversa – scrive Giulia – da come vorreste.
Pervicacia
Per le ragazze di Dolcissime, il film è stata una sfida che hanno vinto.
Ti dicono – scrive Giulia – «non ce la farai» perchè non vogliono che ci provi, perchè sanno benissimo che se ci provi ce la fai.
Forza di spirito contro il bullismo
Il bullismo è una piaga, ed è importante anche avere forza di spirito per abbatterlo.
Non permettere a nessuno – scrive Giulia in un altro post – di spegnere la luce che brilla in fondo ai tuoi occhi.
I momenti di sconforto
Essere diversi significa anche essere colti da qualche momento di sconforto per come la società reagisce alla diversità.
Sei diversa – scrive Margherita – e nessuno ti guarda come vorresti.
Contro il bullismo
È difficile combattere quando gli altri, il branco di bulli, è folto e numeroso. Ma ci si prova.
Sguardo basso, cerchi il motivo per un altro passo – scrive Margerita citando un brano di Caparezza – Ma dietro c’è l’uncino e davanti lo squalo bianco / E ti fai solitario quando tutti fanno branco / Ti senti libero ma intanto ti stai ancorando.
La luce dentro
La bellezza è qualcosa che viene da dentro, e le ragazze di Dolcissime lo sanno.
Le persone sono come le vetrate – scrive Margherita citando la psicologa Elisabeth Kübler Ross – Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma quando cala l’oscurità rivelano la loro bellezza solo se c’è una luce dentro.
No alle discriminazioni
Essere diverse porta a delle discriminazioni quotidiane, a persone che ti guardano dall’alto in basso, magari aggiungendo critiche e insulti. Ma con delle buone amiche tutto può essere superato.
Sorrisi sempre come fanciulle – scrive Fiorellino – che sognano un mondo senza odio e discriminazioni e chi gridando a piedi saldi in terra, e chi invece sussurrando si cerca di dire al mondo «ci sono anche io». Quattro amiche, quattro Dolcissime. A prescindere da tutto, lo saremo per sempre.
Un pesce fuor d'acqua
Le parole degli altri sono macigni, e a volte ci si rifugia nelle fiabe. Come La Sirenetta, che in fondo parla di una ragazza un po’ diversa.
Quante volte ti sei sentita sbagliata? – scrive Fiorellino – Quante volte ti sei sentita fuori posto? E quante volte invece avresti voluto cambiare qualcosa di te solamente perché gli altri ti facevano sentire sbagliata? Un pesce fuor d’acqua. Ma Ariel lo desiderava. E sinceramente anche a me piace l’idea di essere diversa e distinguermi dalla massa. Quindi essere un pesce fuor d’acqua non è poi così tanto negativo.
Siete bellissime
Essere body positive significa essere a proprio agio con il proprio corpo. Le ragazze di Dolcissime lo sono, e sono bellissime.
Io non mi vergogno – scrive Fiorellino – Sono come sono e vado avanti così. Non mi interessa se pensi che io sia una cicciona, che debba dimagrire o che non dovrei indossare un costume che mostra tutte le mie gambe lardose in piscina. Non mi interessa di ciò che pensi. Perché se pensi qualcosa di negativo su di me vuol dire che non mi conosci, e se non mi conosci non meriti di essere ascoltato. Mi piace mangiare, e allora? A te piace giudicare. Guardami, sono qui. In costume, con tutto un caos dentro e fuori… E sai cosa ti dico? Sono bellissima. A modo mio. Ma sono bellissima.
Quattro ragazze, un sogno e una grande amicizia
Oggi voglio spendere due minuti del mio tempo per parlarvi di queste persone – ha raccontato Fiorellino su Instagram dell’esperienza di Dolcissime – La persona al centro della foto, quel super orso, credo sia stata la persona che ha creduto di più di tutte in me lo scorso anno. Mi ha spronata ogni giorno a fare meglio, a mettermi in gioco e a credere in me stessa. A quell’uomo probabilmente devo davvero tanto. Le altre ragazze che vedete tutte dismesse e stanche sono le mie sorelline, sempre lo scorso anno abbiamo passato il 70% insieme. Abbiamo imparato a conoscerci a volerci bene, e come ogni amicizia a litigare. Beh non c’è amicizia senza litigio, che vita piatta sarebbe. Insieme abbiamo affrontato sfide che nemmeno credevamo esistessero, abbiamo lottato e abbiamo lavorato tanto, soprattutto per imparare ad apprezzare chi siamo realmente. Queste tre ragazze, Alice, Margherita e Giulia, con le facce stravolte da commozione e stanchezza, con le occhiaie fino si piedi e i capelli trasandati mi hanno insegnato che “insieme fa meno male”, soprattutto affrontare le cose difficili. Ma ragazzi le cose belle sono le migliori e aver avuto l’onore di aver queste persone in foto che ogni giorno hanno creduto in me e mi hanno apprezzata mi rende assai grata.
Cosa ne pensi?