È morto.

El Pibe de oro, la mano de Dios. Erano tanti i soprannomi di Diego Armando Maradona, funambolo del calcio, fuoriclasse tra i più indiscussi che abbiano mai giocato con un pallone tra i piedi; genio e sregolatezza distribuiti in egual misura in un uomo che ha avuto una vita sicuramente avventurosa, dai tanti risvolti negativi, con luci (tante) e ombre (non poche e soprattutto pesantissime: tra cui ipotesi di molestie sessuali).

Diego è morto oggi, 25 novembre, a meno di un mese dall’aver spento le 60 candeline. Fatale un attacco cardiaco, che lo ha colto nella sua casa in Argentina, dove stava trascorrendo la riabilitazione dopo l’operazione alla testa, ben riuscita secondo il bollettino medico, subita proprio pochi giorni dopo il suo compleanno.

A darne notizia per primo il giornale argentino Clarin.

Tra i tanti problemi, le cadute e ricadute nella droga, il figlio italiano riconosciuto solo dopo molti anni di lotte, ma con cui aveva recuperato un ottimo rapporto, Maradona è stato l’idolo di una città intera, Napoli, capace di portare due scudetti nella città partenopea, e di tutti gli appassionati del pallone e dello sport in generale.

Era stato operato da poco, lo abbiamo detto, per un ematoma subdurale, all’ospedale di Buenos Aires; il medico che lo ha avuto sotto i ferri, Luque, aveva parlato di operazione andata a buon fine, spiegando che il decorso sarebbe dipeso molto dal quadro clinico con cui Maradona era arrivato nella struttura, più complesso rispetto a quello di un altro paziente. La sua situazione, in effetti, sembrava destare preoccupazione già da diverso tempo, e le figlie avute dalla prima moglie Claudia Villafane, Alma e Giannina, hanno anche sollevato più di un dubbio sull’opportunità dell’operazione stessa.

Sfogliate la gallery per sapere altro sulla vicenda di Maradona e sulla sua vita.

È morto Diego Armando Maradona
Fonte: web
Foto 1 di 4
Ingrandisci