Elisa Isoardi: "Matteo Salvini? Per lui starò nell'ombra: una donna deve fare così"

Elisa Isoardi, compagna di Matteo Salvini, ha dichiarato che resterà nell'ombra per amore del suo compagno, per fargli godere il successo del momento, Ma, Elisa, siamo davvero sicure che una donna debba per forza fare un passo indietro per rendere felice il suo uomo?

Una donna, per quanto in vista, deve sempre dare luce al suo uomo. E la luce, il sostegno, la vicinanza spesso si danno arretrando. Stando nell’ombra.

Queste parole non arrivano da una morigerata dama consorte di un sovrano del XVIII secolo, ma da una donna di spettacolo che risponde al nome di Elisa Isoardi.

La ex conduttrice de La prova del cuoco dal 2015 è legata al leader della Lega Matteo Salvini, che alle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018 ha ottenuto risultati estremamente positivi con il suo partito, e può, a pieno diritto, essere considerato uno dei politici più influenti sulla scena italiana del momento.

Proprio per questo, la compagna di Matteo ha fatto sapere che farà “un passo indietro”, per permettere a lui di godere appieno di questi giorni di successo professionale, senza l’ingombrante presenza della luce riflessa di lei, lanciata con la sua carriera televisiva.

A confidare delle intenzioni di “celarsi nell’ombra” per amore del suo uomo è stata la stessa Isoardi, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi. (Nella gallery ci sono tutte le dichiarazioni fatte dalla conduttrice).

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Leggendo le sue parole, però, subitanea si è instillata in noi una piccola perplessità: è un generoso slancio altruistico, quello della bella Elisa, o un’autopunizione per “troppo successo”, dettata dal timore di togliere i riflettori dal compagno? Come a dire, “La mia carriera potrebbe offuscare il tuo momento di gloria, quindi mi autoinfliggo il silenzio“.

Sono orgogliosa dei risultati e dei successi di una persona che fa parte di me. È il suo momento. Ho il dovere di non confondere i piani. Per rispetto. Per amore.

Queste le parole che la padrona di casa di Buono a sapersi ha usato per commentare i risultati elettorali che hanno premiato il suo Matteo, lasciando ampiamente capire che l’amore, per lei, è anche sapersi mettere da parte per far brillare il partner.

Forse non è stata un’uscita propriamente felice, lo ammettiamo, ma con la massima buona fede siamo disposte a concedere il beneficio del dubbio a Elisa,  la quale probabilmente ha voluto solo sottolineare che, in questi giorni post elezioni,  vuole che il protagonista sia esclusivamente lui, e che lei non c’entri niente con le vittorie professionali di Matteo, esattamente come lui non ha alcun ruolo nelle sue conquiste lavorative.

Ciò che invece non ci è proprio piaciuto, che ci suona tanto da geisha remissiva di inizio ‘900 e che non riusciamo a mandarci giù è invece l’altra parte del discorso, quel “Una donna, per quanto in vista, deve sempre dare luce al suo uomo”.

Perché, Elisa, questo bisogno, questa fretta spasmodica di levarsi i panni della donna di successo, della “donna in vista”, per usare la tua espressione, per vestire quelli della crocerossina sempre pronta a rappresentare il bastone su cui il suo uomo può sostenersi? L’appoggio reciproco, l’aiuto, la condivisione sono le basi fondamentali su cui poggia ogni rapporto, ma per farlo non è necessario indossare a tutti i costi il saio dell’umiltà nel timore di sminuire la vita professionale del partner; non si deve per forza rinnegare il proprio successo, la propria carriera perché luminosa e rosea, perché ci si sente in dovere di vivere in funzione dell’altro, o di avere il compito di “illuminare” il suo cammino. Magari scegliendo per noi un basso profilo, un percorso nell’ombra.

Nessun uomo (o donna) sicuro di sé e del motivo del proprio successo ha bisogno della “luce” di chi gli sta di fianco per brillare ulteriormente. Né, ancor meno, della sua ombra. Semmai, ha bisogno del suo supporto, naturalmente, ma come per darlo non è necessario sbandierare dichiarazioni a destra e a manca, altrettanto non lo è obbligarsi a “sparire”, o ad “arretrare”.

Nessuna persona che ti ami potrebbe mai farti una colpa del tuo successo professionale o volere che tu “voli basso”, la vicinanza morale, fisica, totale al proprio uomo – o donna – si dimostra in ben altri modi che non scegliendo per sé un ruolo marginale. Michelle Obama non ha scelto di chiudersi in un’alcova dorata solo per far piacere al marito e convinta che ciò potesse incrementare il suo successo, è stata sua complice e anzi ha lavorato in team con lui, impegnandosi al massimo nelle cause che più gli stavano a cuore. Contribuendo, in questo modo, a moltiplicare all’ennesima potenza la sua popolarità. Così, tanto per fare un esempio easy

Perché scegliere di fare un passo indietro, dunque, quando si può tranquillamente camminare a fianco del proprio partner e stringergli la mano mentre lui si gode il suo momento di successo? Nessuno ti chiede di rilasciare dichiarazioni al suo posto, né di stilare la lista di un programma politico; quello è e sarà sempre compito suo. Ma  perché “stare nell’ombra” nel timore di offuscare un successo, un traguardo? Perché vivere nell’idea di “dipendenza” dall’amore e non, piuttosto, in quella di “coesistenza” di due persone che, pur amandosi follemente, non hanno bisogno della luce dell’altro, né tantomeno di spegnerla, per poter brillare in piena autonomia?