Il gesto di questo papà per la figlia che si vergogna della cicatrice

Il gesto di questo papà per la figlia che si vergogna della cicatrice
Twitter di Justin Brower
Foto 1 di 10
Ingrandisci

Non solo odio e insulti, il web sa regalarci anche momenti di vera condivisione che lasciano pensare che per l’essere umano ci sia ancora speranza. E, per dimostrarvelo, vogliamo raccontarvi una storia.

Justin Brower, tossicologo forense della North Carolina, è il padre di una ragazzina di 12 anni con una cicatrice sul collo che arriva fino alla base dei capelli. Avere 12 anni non è semplice, ce lo ricordiamo bene, e in questa fase preadolescenziale il pensiero degli altri ci condiziona, l’approvazione del gruppo è fondamentale. La cicatrice crea non pochi problemi alla ragazza, tanto che decide di non legarsi i capelli per lasciarla ben nascosta agli occhi degli altri temendo il loro giudizio e le prese in giro.

Allora Justin, rendendosi conto del disagio provato dalla figlia, cerca una soluzione. Posta una foto della cicatrice su Twitter, accompagnata da un testo che dice:

“Mia figlia non raccoglie i capelli per colpa della sua cicatrice. Pensa sia brutta da vedere, e ha paura di cosa potrebbero pensare gli altri. Io credo invece sia fichissima. Potete per favore dimostrarle che il suo papà non è il solo a pensarla così? Mi piace, commenti e condivisioni di questa foto sarebbero super apprezzati! Grazie!”

6

L’ondata di commenti è stata travolgente. Persone da tutto il mondo hanno postato le foto della propria cicatrice, possibili soluzioni, messaggi di incoraggiamento e soprattutto le proprie preziosissime storie legate all’evento che ha causato loro la cicatrice.

Un’utente, Ginger Edwards, ha suggerito il Kentsugi giapponese, l’arte di riparare gli oggetti rotti con oro o argento liquidi. La metafora è evidente e riguarda la resilienza: gli oggetti riparati, per la cultura del popolo, valgono molto di più. Le cicatrici non sono un qualcosa da nascondere, ma da mostrare con fierezza, accrescendo il valore dell’oggetto o di chi le possiede.

Un’altra utente, Judy Sigmon, postando la sua foto di una cicatrice molto simile a quella della ragazzina, scrive: “Le cicatrici sono tatuaggi con una storia migliore”.

Altri ancora hanno suggerito i tatuaggi, per rendere “cool” la propria cicatrice trasformandola in qualcos’altro, in un simbolo della propria forza.

In un tweet successivo, come ringraziamento per il numero davvero elevato di risposte e di incoraggiamento, Justin ha scritto:

Le risposte sono state il 100 per cento in più di quelle che avrei creduto. Un grazie sincero per tutto il vostro appoggio e le vostre cicatrici. Sono un aiuto importante. Non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo, ma questi sono i suoi capelli, questo è il suo corpo, e lei può farci quello che vuole. L’unica cosa che mi interessa è che le mie figlie credano: in se stesse e nel loro corpo. Se posso aiutarle a imparare questo, avrò svolto il mio compito di padre. Lei leggerà tutto questo, e sono sicuro che la aiuterà, quindi ancora: un grazie gigantesco da parte di un papà imperfetto con tre figlie perfette

Nella gallery alcune delle risposte di incoraggiamento ricevute.