Covid-19 a New York, l'America distrutta davanti alle foto delle fosse comuni

Covid-19 a New York, l'America distrutta davanti alle foto delle fosse comuni
Fonte: Reuters
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Di fronte alla paura, al dolore, siamo tutti uguali e la pandemia che stiamo affrontando ci ha messo davanti a questa triste realtà senza alcun tipo di edulcorazione.

Diceva Jorge Louis Borges che

La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.

E tante parole sono state spese, in queste settimane, sulla morte che è “democratica”, che non fa sconti a nessuno, riguarda poveri o ricchi alla stessa maniera, ma certo è straziante vedere certe scene, in un momento in cui non solo la morte è, purtroppo, quantomai presente nelle vite di molti di noi, ma anche in cui il lutto è negato, e la possibilità dell’ultimo saluto a un caro che se ne va pure.

È una situazione limite, estrema, certo, ma spiegarlo a chi non ha potuto neppure dare l’addio a un parente o a un conoscente è tutt’altro che semplice; come non lo è vedere immagini come quelle di Bergamo, con le bare tristemente caricate sui mezzi dell’esercito per essere portare a bruciare in altre città, a causa del sovraffollamento nei cimiteri e negli impianti crematori.

Anche negli Stati Uniti, a New York, città fra le più martoriate dal virus, dalla scorsa settimana vengono scavate delle vere e proprie fosse comuni in cui vengono sepolti i corpi di chi ha parenti che non possono occuparsi di organizzare un funerale, o di chi non ha affatto famiglia. Gli enormi scavi dove vengono adagiate le bare sono visibili addirittura dalle immagini satellitari, come ha mostrato la società di dati geospaziali Maxar Technologies.

E l’orrore, di fronte ai video e alle foto che sono testimonianza più vivida della drammatica situazione in cui anche gli USA si trovano, ricorda davvero molto da vicino quello vissuto da tutta Italia di fronte a quella parata silenziosa e piena di dignitoso rispetto, nelle scorse settimane. Perché sì, di fronte alla morte, così come al dolore, siamo davvero tutti uguali.