Addio a Gabriele Grunewald, morta a 32 anni la ragazza che voleva correre più forte del tumore

Addio a Gabriele Grunewald, morta a 32 anni la ragazza che voleva correre più forte del tumore
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Gabriele Grunewald ha perso la sua battaglia contro il cancro, una battaglia nella quale aveva impegnato tutte le sue forze. La giovane mezzofondista, classe 1986, si è spenta lo scorso 11 giugno all’età di 32 anni: era diventata simbolo della lotta contro il tumore, da quando aveva deciso di tornare in pista nonostante la malattia. A dare la notizia di questa tragica scomparsa è stato il marito Justin, che è sempre stato al suo fianco in questi anni difficili:

“Se n’è andata la mia migliore amica, la mia ispirazione, la mia eroina”.

Il lungo percorso di Gabriele era iniziato nel 2009, quando a seguito di alcuni controlli medici le era stato diagnosticato un cancro adenoideo cistico, una malattia abbastanza rara. Senza perdersi d’animo, la giovanissima runner si è sottoposta all’intervento di rimozione delle ghiandole salivari e ha iniziato le cure, continuando nel frattempo ad allenarsi. La sua passione per la corsa è stata una delle sue ancore di salvezza, che l’ha spinta a non mollare mai.

Un anno dopo, i medici sono stati costretti a operarla di nuovo per toglierle la tiroide, ormai intaccata dal cancro. Anche in questo caso, Gabriele non si è fermata: è proprio in quegli anni che si è affermata come una delle migliori mezzofondiste del paese. Nel 2012 si è piazzata quarta ai trials olimpici sui 1500 metri, un traguardo davvero notevole. Purtroppo, anche il carcinoma non si è arreso. Nel 2016 è tornato, colpendo il fegato. I medici hanno sottoposto Gabriele a un’epatectomia destra, rimuovendole una massa tumorale di quasi 2 chili.

Le successive chemioterapie non hanno dato l’esito sperato, perché nel 2017 l’atleta ha avuto una recidiva al fegato. Questa volta, la presenza di molti piccoli tumori ha reso impossibile intervenire chirurgicamente, e le speranze della Grunewald si sono appigliate alla terapia farmacologica. Eppure, nonostante tutto questo, la donna ha continuato ad allenarsi e a correre: la fiamma della passione non si è mai spenta in lei, anche nei momenti più bui. Grazie anche al supporto di suo marito Justin Grunewald, che l’ha incoraggiata a non lasciarsi andare e ha sempre lodato il suo coraggio.

Gabriele era diventata il simbolo della lotta al cancro e, in particolare, si era fatta testimone del carcinoma adenoideo cistico, dando vita anche alla Brave Like Gabe Foundation – un’associazione che raccoglie fondi per la ricerca sulle forme rare di tumore. Nell’ultimo mese, le sue condizioni erano notevolmente peggiorate e suo marito aveva fatto un appello pubblico per cercare di infonderle coraggio. Arrivata ormai alla fine, Gabe ha potuto contare sull’appoggio di Justin, che non l’ha mai lasciata sola un momento.

Oggi il mondo dell’atletica si stringe attorno alla famiglia della giovane atleta: è stata una figura che ha ispirato centinaia di persone, e la sua influenza non si spegnerà così facilmente.

Sfogliate la nostra gallery per ripercorrere la coraggiosa storia di Gabriele Grunewald: