Tornano le giornate Fai, grazie al quale moltissimi siti naturali e palazzi storici in tutta la penisola apriranno le porte al pubblico affinché possano godere delle loro bellezze e dei panorami mozzafiato di questi luoghi magici e incantevoli.
Dopo le giornate Fai di primavera, il prossimo appuntamento è fissato per il weekend del 12 e 13 ottobre, quando in tutta Italia sarà possibili visitare tantissimi siti a carattere diverso, capaci di accontentare tutti i gusti: largo spazio alla difesa della biodiversità così come agli affreschi rinascimentali, passando anche per il colle su cui Leopardi diede vita alla sua idea di infinito, con un occhio di riguardo alla salvaguardia ambientale, tema caldo soprattutto dopo i corte dei Friday for Future.
Saranno 700 i luoghi, poco conosciuti e normalmente inaccessibili, messi a disposizione di tutti, distribuiti in ben 260 città in un itinerario ideale che parte proprio dall’Orto sul Colle dell’Infinito – ultimo dei beni che il Fai è riuscito ad aprire garantendosi la concessione per il recupero e l’apertura al pubblico del Centro studi leopardiani – fino al “Palazzaccio, oggi sede della Corte di Cassazione, a Roma, edificio disegnato dall’architetto Guglielmo Calderini tra il 1888 e il 1910 e inaugurato nel 1911, una delle maggiori realizzazioni urbanistiche del nostro tempo.
Proprio per celebrare il grande poeta recanatese, fra l’altro, il Fai ha indetto un concorso, partito il giorno di apertura al pubblico dell’Orto sul Colle dell’Infinito, il 29 settembre, e che proseguirà fino alla chiusura delle giornate Fai di autunno, il 13 ottobre: nel contest è possibile raccontare il proprio luogo ispirato all’Infinito di Leopardi su Instagram, inserendo nel post i seguenti tag e menzioni: #giornatefai #fainfinito @fondoambiente.
La giuria chiamata a valutare le varie immagini arrivate giudicherà la capacità narrativa della foto, la sua resa estetica, l’originalità dello scatto, e i vincitori, proclamati il 31 ottobre 2019, si aggiudicheranno un paio di cuffie Bose Quiet Comfort 35 II, mentre la foto vincitrice sarà pubblicata, citando l’autore, sul profilo Instagram del FAI e sul sito di Giornate FAI d’Autunno.
Le meraviglie del nostro Paese però sono davvero tantissime, dal Nord al Sud, e sul sito ufficiale del Fondo Ambiente Italiano, che dal 1975 si occupa della valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale dell’Italia, potrete scoprire tutti i luoghi aperti e da non perdere.
Sfogliate la gallery per vedere alcune delle visite più belle che potrete fare.
Colle dell'Orto dell'Infinito - Recanati, Macerata
A pochi passi dalla casa natale di Giacomo Leopardi, nell’orto dell’antico Monastero di S. Stefano, il poeta ha ambientato una delle sue più celebri poesie, L’Infinito. L’Orto sul Colle dell’Infinito, conosciuto anche come Orto delle Monache, rappresenta perciò lo zenit di una vera e propria “visita guidata” dentro la poesia, che invita, tra proiezioni immersive e coinvolgenti esperienze, a riscoprire la storia, il significato e il valore universale di quei versi capolavoro della cultura italiana.
All’interno del percorso i visitatori incontreranno una piccola camera di registrazione dove è possibile registrare la propria lettura de L’Infinito, che poi potranno, se vorranno, condividere sul portale web appositamente realizzato dal FAI, www.fainfinito.it, che diventerà una specie di opera collettiva intitolata alla lirica di Giacomo Leopardi
Tribunale Supremo Militare, Palazzo Cesi - Roma
Costruito per la ricca famiglia di mercanti fiorentini dei Gaddi, fu acquistato nel 1567 da Angelo Cesi, che gli diede il nome. Tra i componenti di questa famiglia il più noto è Federico Cesi, detto il Linceo, fondatore, nel 1603, de l’Accademia dei Lincei che proprio qui ebbe la prima sede. Il palazzo ospitava il primo Orto Botanico di Roma, mentre nel 1940 il palazzo passò al Ministero della Guerra diventando sede del Tribunale Militare. Oggi accoglie il Consiglio della Magistratura Militare e gli uffici giudiziari militari superiori.
Casa degli Artisti - Milano
Costruita nel 1909 dai fratelli Bogani su progetto dell’Ingener Ghò, la Casa degli Artisti nasce ad uso esclusivo di scultori e pittori residenti a Brera, diventando ritrovo di bohèmien e scapigliati. Negli anni ’70 vive il momento più florido, ed è riqualificata e vincolata. Dal febbraio 2019 gli spazi sono gestiti dall’associazione culturale Zona K, che gli ha ridato vita come luogo di cultura, casa laboratorio delle arti e luogo di accoglienza per artisti.
Caserma Chiaffredo Bergia - Bari
Intitolata al leggendario capitano Chiaffredo Bergia, eroe pluridecorato della Legione che lottò contro le bande di briganti di Abruzzo e Puglia, fu realizzata tra il 1932 e il 1935 su progetto dell’architetto romano Cesare Bazzani (1873-1939). Varcando l’ingresso principale si possono osservare otto medaglioni che celebrano i militari dell’Arma decorati con la Medaglia d’Oro al Valore.
Palazzo Universitario - Modena
Il Palazzo Universitario è uno degli edifici settecenteschi più rilevanti di Modena. All’ultimo piano, nelle 7 sale del museo di zoologia risalente al XIX secolo, vi aspettano tantissimi esemplari di animali appartenenti all’avifauna ma anche mammiferi provenienti da diverse aree geografiche, uno scheletro di delfino cui si aggiungono un grosso squalo bianco ottocentesco, catturato a Genova, un ippopotamo e un rarissimo rinoceronte nero della Somalia. Nell’ottava sala invece sono visitabili le collezioni uniche al mondo del Museo del Medicina Tropicale G. Franchini, realizzato nella prima metà del Novecento.
Villa di Montebuono - Pistoia
A Spazzavento, nella piana occidentale di Pistoia, di Montebuono si comincia a parlare in un manoscritto cinquecentesco che descrive le lotte fra le famiglie Panciatichi e Cancellieri (1499-1514). L’edificio attuale, trasformato dalla famiglia Panciatichi nella metà del XVII secolo, si sviluppa su tre piani e, secondo la leggenda, il generale Napoleone Bonaparte sarebbe stato ospite nella villa; in quell’occasione,il generale Jean Baptiste de’ Franceschi (1766-1813),conobbe la proprietà e l’acquisì nel 1811, lasciandola alla famiglia, fino al 1988.
Ex Castello di Santa Sofia - Miglionico, Matera
È il luogo dove sorge il complesso conventuale di San Francesco; il chiostro conserva il pozzo centrale con vera circolare. I Padri Riformati nel XVII secolo hanno ampliato il complesso con la costruzione di nuove celle e la restaurazione dei dormitori.
Real sito di Portici - Napoli
La reggia fu realizzata nel 1738 per volere di Carlo di Borbone e della moglie Maria Amalia di Sassonia, entrambi amanti delle atmosfere mediteranne e della caccia. Il percorso storico-artistico si sviluppa tra gli spazi del Museo Ercolanense, degli appartamenti reali, della Sala Cinese e del galoppatoio, mentre quello naturalistico porterà alla scoperta dei tesori verdi dell’Orto Botanico, fino ai sentieri del bosco, diretti al giardino segreto, al castello e all’area della pallacorda.
Riserva naturale Cascate del Verde - Borrello, Chieti
Le imponenti cascate create dal fiume Verde, oggi riserva naturale regionale, si sviluppano per oltre 200 metri in tre salti e una serie di rapide e rappresentano le cascate naturali più alte dell’Appennino, con un dislivello totale fino alla confluenza con il Sangro di circa 300 m.
Casa Bortoli - Venezia
Il palazzo quattrocentesco Cà Contarini è stato lasciato al Fai nel 2017 dai coniugi Bortoli
Giardino della Kolymbethra - Agrigento
Bene storico, naturalistico e paesaggistico di grandissimo rilievo, il giardino della Kolymbethra, situato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, è un vero gioiello archeologico e agricolo tornato alla luce dopo decenni di abbandono.
Chiesa della Confraternita di Maria SS. Addolorata - Gioiosa Ionica, Reggio Calabria
Costruita nel 1881 ad istanza della Confraternita di Maria SS. Addolorata, per sostituire la sua vecchia sede, la chiesa della Pietà è stata resa inagibile dal terremoto del 1783 e sostituita nel 1820 dalla costruzione della fontana monumentale nella Piazza dei Pubblici Parlamenti. Tra le opere d’arte custodite nella chiesa figurano la Pietà di Giuseppe Cavaleri del 1863, l’ostensorio in argento e oro, capolavoro liberty di Francesco Jerace del 1932 (una donna alata che regge il ricettacolo dell’Ostia) e il gruppo di opere più antiche provenienti dalla vecchia chiesa della Pietà.
Antica Chiesa di Santa Maria - Villeneuve, Valle D'Aosta
La chiesa di Villeneuve è una delle più antiche della regione, dato che la sua edificazione risale al secondo quarto dell’XI secolo. Viene menzionata per la prima volta in una bolla papale del 1184 e, sotto il titolo di Santa Maria, figura tra i possedimenti della Collegiata di Sant’Orso ad Aosta. Nel corso dell’Ottocento, la chiesa di Santa Maria cadde in disuso e assunse il titolo di San Rocco, in onore del santo protettore che da tempo vi era venerato.
Complesso monumentale di Santa Croce - Bosco Marengo, Alessandria
Il complesso è organizzato in tre settori: il chiostro piccolo, o “chiostro dei morti” su cui si aprono il refettorio, le cucine, i locali di servizio e la sala capitolare; un cortile rettangolare nell’angolo nord-occidentale intorno a cui si trovano gli ambienti destinati a foresteria e gli appartamenti privati del fondatore; e infine il chiostro grande, detto anche “della cisterna”, riservato alla clausura e alla formazione dei giovani novizi. Nell’area destinata in origine alla sala capitolare si possono ammirare le opere che costituivano la Macchina Vasariana e le catacombe con i resti dei monaci.
Villa Luppis - Paisano di Pordenone, Pordenone
Il palazzo sorge sull’antica struttura conventuale di San Martino Ripae Ruptae risalente all’XI secolo; il luogo è particolarmente simbolico perché si trova alla confluenza dei fiumi Livenza e Meduna. Dopo essere stata danneggiata durante la guerra tra la Repubblica Veneta e gli Asburgo, viene secolarizzata da Napoleone agli inizi del 1800, e poi acquistata dalla famiglia Chiozza-Luppis, che la trasforma in una residenza di campagna. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile visitare occasionalmente la cappella di famiglia e l’ex ghiacciaia, ora cantina.
Abbazia di San Fruttuoso - Camogli, Genova
L’Abbazia di San Fruttuoso, perla del X-XIII secolo, è un luogo assolutamente unico, dove l’opera dell’uomo si è integrata con quella della natura.
Castello di Avio - Sabbionario d'Avio, Trento
Il castello si adagia sul paesaggio collinare, con la casa delle guardie, che custodisce uno straordinario ciclo di affreschi trecenteschi con scene di guerra, isolata nel verde. Non è da meno la stanza d’Amore nel mastio, con gli affreschi databili tra il 1330 e il 1333. Tra gli ospiti del palazzo il re longobardo Autari, con la consorte Teodolinda, gli imperatori Carlo V e Massimiliano d’Asburgo.
Bosco di San Francesco - Assisi, Perugia
64 ettari e oltre 800 anni di storia per un cammino interiore alla scoperta del messaggio di perfetta armonia tra Uomo e Creato che San Francesco insegnò al mondo, proprio a partire da questi luoghi.
Castello Ciamarra casa museo - Torella del Sannio, Campobasso
Questa fortezza medioevale di epoca angioina è sopravvissuta a due terremoti: uno nel 1566 che distrusse l’ala ovest e l’altro, nel 1805, che provocò il crollo delle mura eccetto le quattro torri laterali. Nel 1815, la famiglia Ciamarra la acquistò dai Caracciolo, ricostruendola. Il palazzo fu dimora di Elena Ciamarra, pittrice e musicista.
Saline Conti Vecchi - Assemini, Cagliari
Grazie all’opera dell’ingegner Luigi Conti-Vecchi dal 1929, nella laguna di Santa Gilla, uomo e natura lavorano in perfetta sinergia. L’oasi naturale delle saline è popolata da migliaia di fenicotteri rosa.
Cosa ne pensi?