Siamo in un’era in cui l’attenzione relativa alle tematiche femminili è (giustamente) altissima, ma in cui, troppo concentrati sullo scovare discriminazioni e diritti lesi, si può rischiare di divenire ciechi di fronte ad “abusi” altrettanto gravi, ma invisibili a causa del sesso dei protagonisti. Lo fa notare Selvaggia Lucarelli in questo tweet:

Se da giorni girassero articoli così su una professionista di sesso femminile, ci sarebbero già trincee e fumi da bombardamento aereo.

Quello a cui la giornalista si riferisce è il caso del “medico più bello d’Italia”.

Nell’immaginario collettivo, il medico è solitamente una persona anziana, con decenni di esperienza e di saggezza sulle spalle, magari anche barbuto e un po’ rude, ma in grado di risolvere qualsiasi problema di salute. Per questo non c’è da stupirsi della reazione che i social hanno avuto nei confronti di Giovanni Angiolini.

Infatti Giovanni, 37 anni, occhi verdi, bel sorriso e fisico scultoreo, ha poco a che vedere con lo stereotipo stantio del dottore. A tutto questo, se si aggiunge che si tratta di un uomo intelligente e profondamente appassionato del suo lavoro, un medico competente da cui tutti vorrebbero farsi visitare – e non solo per la sua indiscutibile avvenenza, si capisce il perché di questo improvviso successo. Giovanni è un ortopedico di Sassari, dove da anni esercita la professione. Ma solo di recente è divenuto molto famoso, con numerose pubblicazioni stese in suo onore.

Negli ultimi giorni, Giovanni Angiolini è stato acclamato come dottore più bello d’Italia. La scelta è avvenuta a furor di popolo sul suo profilo Instagram, dove il medico è solito pubblicare splendide foto che lo ritraggono in qualsiasi momento della giornata. Stavolta, a colpire i suoi fan è stato un post in cui Giovanni pubblicizza il suo nuovo studio medico. Con il camice perfettamente stirato sul suo fisico invidiabile e uno sguardo penetrante, il bel dottore siede dietro la sua scrivania, con un’aria tremendamente professionale.

In poche ore, la foto ha fatto il pieno di like e si sono susseguiti decine di commenti da parte di donne che, invece di chiedere aiuto per i propri problemi di salute, sembrano interessate a ben altro. È così che Giovanni si è trovato a leggere cose come “Questa è istigazione all’infortunio volontario”, o “Quasi quasi non mi dispiacerebbe rompermi una gamba”. Intervistato dal giornale sardo Casteddu Online, il bel medico ha mostrato di essere anche un uomo ricco di senso dell’umorismo:

“Spero non vogliano davvero fratturarsi una gamba per farsi visitare da me, sennò le curerei e poi le manderei in psichiatria! È normale che ci siano dei momenti scherzosi sui social, che però utilizzo solo per parlare della mia reale attività”.

L’attenzione che Giovanni ha attirato su di sé non è stata quindi sgradita (dopotutto non è nuovo al mondo dello spettacolo, come potete leggere in gallery), ma viene naturale porsi la stessa domanda che si è fatta la Lucarelli. E fosse stata una donna? Decantare l’avvenenza di una bella dottoressa avrebbe, di sicuro, scatenato non poche polemiche, le quali si sarebbero appellate alla natura professionale del soggetto, che si propone come medico, di cui andrebbe giudicata la competenza e non la bellezza. Polemiche giuste e logiche. Allo stesso tempo, però, è difficile delegittimare gli apprezzamenti fatti a Giovanni per il suo aspetto. È un bell’uomo e (entro i limiti di rispetto e decenza) non vi è nulla di male nel complimentarsi con lui per questo.

In breve: elogiare il fascino di una persona va a discapito della sua competenza?

Come spesso accade si fanno i conti senza l’oste, da entrambe le parti. Perché non vi è nulla di male nell’apprezzare l’avvenenza di una persona, nemmeno se questa è un medico, nemmeno fosse una donna, sempre che il complimento sia una cosa gradita alla persona stessa. Se al posto di Giovanni vi fosse stata una donna, contenta dell’attenzione catturata per il proprio aspetto, nessuno avrebbe il diritto di polemizzare. Al tempo stesso, se Giovanni avesse fatto capire che tutto questo clamore attorno al suo sorriso e ai suoi muscoli non fosse gradito, continuare sarebbe stato sì un abuso.

Chiaro che la parentesi “entro i limiti di rispetto e decenza” è una discriminante fondamentale. Il recente caso del figlio di Alberto Angela lo spiega bene. Perché un conto è complimentarsi per la bellezza, un altro è esprimere commenti che definire “poco eleganti” è un eufemismo, soprattutto se rivolti nei confronti di soggetti minorenni o poco più che maggiorenni. In questi casi le polemiche sono più che lecite, a prescindere dalla professione, dall’età e dal sesso.

Questa vicenda insomma testimonia nello stesso momento quanto si sia conquistato in termini di parità e quanto ci sia ancora da fare, perché evidenzia molto bene come, se vogliamo davvero giungere alla piena parità, occorre smettere di giudicare e trattare le persone solo in base al loro sesso, qualunque esso sia.

Se siete curiose di scoprire di più su Giovanni Angiolini, sfogliate la gallery.

Giovanni Angiolini è stato eletto il medico più bello. E se fosse stato una donna?
Instagram @giovanni_angiolini
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