Un red carpet total black: ecco come potremmo definire la 75° edizione dei Golden Globe, avvenuta il 7 gennaio 2018 al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, in California. Addio ai soliti colori cangianti e alle tinte pastello che negli anni scorsi avevano conquistato gli obiettivi dei fotografi e la curiosità del pubblico a casa; quest’anno, invece, questa importante serata dedicata al cinema si è tinta del colore più elegante e raffinato per eccellenz,a in onore delle donne: il nero. Un omaggio, quello delle star, in rispetto e, soprattutto, in sostegno all’iniziativa Time’s Up nata dopo il caso Weinstein e i successivi venuti a galla dallo scorso anno fino a oggi – in appoggio delle donne contro le molestie sul lavoro.
Un dress code ferreo quello del colore che tutti i vip, sia donne che uomini, hanno rispettato e interpretato a piacimento secondo il proprio gusto personale e la propria indole creativa: da delicati abiti impreziositi con pizzi e gemme (come quello scelto dalla giovane Margot Robbie), ricami e piume (quest’ultimo, segno distintivo della serata firmato Angelina Jolie), ad altri davvero da capogiro con scollature profonde (Kate Hudson ne è stata la regina della serata). E se ogni celebrità ha sì rispettato la nuance di colore imposta, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda la sobrietà suggerita dagli organizzatori dell’evento – come si può facilmente notare dalle immagini presenti nella gallery.
Ma non solo: a dar voce, inoltre, al pubblico femminile durante le premiazioni, attraverso discorsi e riflessioni importanti, che hanno diviso i social, sono state l’attrice Natalie Portman e la regista Barbra Streisand, entrambe sul palco per premiare rispettivamente la miglior regia e il miglior film drammatico.
Ecco quindi una gallery dei 40 outfit più belli, indossati dalle star durante i Golden Globe 2018.
America Ferrera e Natalie Portman in Christian Dior
L'intervento di Natalie Portman durante la premiazione ai registi
Questi sono i nominati, tutti uomini.
Così l’attrice Natalie Portman, star della nuova saga cinematografica di Star Wars e del film Jackie, ha annunciato – insieme a Ron Howard – i registi in gara per il premio come miglior regia (andato a Guillermo Del Toro per il suo film The Shape of Water); una considerazione mirata a lanciare una piccola provocazione e a sottolineare la mancanza di donne in tale categoria.
Inutile dire che la parole dell’attrice hanno scatenato degli accesi dibattiti sui social, soprattutto su Twitter: il social si è infatti diviso fra chi ha largamente acclamato le parole di Natalie Portman e chi, invece, l’ha trovata solo di cattivo gusto verso gli “infausti” artisti in gara per il Golden Globe.
Thank you #natalieportman for calling out the fact there were no female director nominees at tonight's #GoldenGlobes2018 pic.twitter.com/P2ExkARRwQ Special shout-out to #gretagerwig for #LadyBird and #pattyjenkins for #WonderWoman #womeninfilm #SupportIndieFilm #wif
— Kathleen Behun (@21daysthefilm) 8 gennaio 2018
Not sure if #NataliePortman's comment was clever or crass.
— James Mendur (JM) (@JamesMendur) 8 gennaio 2018
On the one hand, the #GoldenGlobes has a reputation of snubbing female directors, and should be called on it.
On the other, calling them on it DURING THE AWARD PRESENTATION was disrespectful to five very good directors. pic.twitter.com/cWAfplbmLm
Le parole della regista Barbra Streisand
Sono stata l’unica donna ad aver ottenuto il premio come migliore regista (ai Golden Globe, ndr.). Era il 1984, cioè 34 anni fa. […] Abbiamo bisogno di più registe e più donne da nominare al premio di miglior regista. Ci sono così tanti film meravigliosi là fuori diretti da donne.
A parlare in favore delle donne in quanto registe è stata anche Barbra Streisand, premiata proprio con un Golden Globe nel 1984 per il film Yentl. La donna, salita sul palco per premiare il miglior film drammatico, ha infatti espresso il suo parere circa i casi di molestie nel mondo del cinema e della necessità di nuove registe in questo settore:
Sono felice di essere in una stanza con persone che hanno denunciato la disuguaglianza di genere, le molestie sessuali e la meschinità che ha avvelenato il nostro settore. E sono orgogliosa che il cinema, di fronte a queste scomode verità, abbia promesso di cambiare questo modo di fare.
Ha aggiunto la regista come riportato dal magazine online Billboard.
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