Forse il nome di Goo Hara in Europa non era molto conosciuto, ma stiamo parlando di una delle stelle del pop coreano, il cosiddetto K-Pop; ex cantante del gruppo femminile Kara, la ventottenne è stata ritrovata senza vita domenica 24 novembre nella sua casa di Seul.
Sebbene le cause della morte siano tuttora sconosciute, gli inquirenti sembrano propendere per il suicidio, come fatto capire da vari media, soprattutto alla luce del tentativo fallito dalla cantante circa sei mesi fa, quando era stata trovata priva di conoscenza dal suo manager. Goo aveva detto negli ultimi tempi di essere affetta da depressione, alla cui base potrebbe senza dubbio esserci la storia di revenge porn in cui si è trovata suo malgrado coinvolta.
Lo scorso anno infatti la cantante aveva denunciato l’ex fidanzato che l’aveva minacciata di pubblicare video molto intimi, in cui erano stati ripresi dei rapporti sessuali della coppia, girati senza che Goo lo sapesse e senza che, ovviamente, avesse dato il suo consenso.
Quella del revenge porn è una pratica odiosa largamente diffusa anche in Corea del Sud, tanto che il governo è stato sollecitato proprio al fine di prendere provvedimenti e di emanare una legge che lo regoli, come accaduto recentemente in Italia. Ciononostante, c’è anche chi sostiene che ci sia una sorta di “maledizione” che aleggia sulle stelle del K-Pop: solo a ottobre, infatti, un’altra cantante amica di Goo, Sulli, è stata trovata morta nella sua casa di Seul, suicida; stesso destino di Kim Jong-hyun, che si è tolta la vita nel 2017.
Cosa ci sia alla base di una decisione tanto drastica, naturalmente, non è dato sapersi; se si tratti di overload mentale dovuto al successo o ai ritmi di vita frenetici, un po’ come accaduto ad Avicii, di depressione, stress e ansia o se, nel caso specifico di Goo Hara, dell’idea di poter vedere un proprio video intimo messo a disposizione del pubblico purtroppo non possiamo saperlo con certezza. Certamente la cronaca ci ha consegnato moltissime stelle della musica scomparse per una fragilità d’animo, emotiva, mentale, che non sono state in grado di fronteggiare, da Dolores O’Riordan fino a Chester Bennington, passando per Chris Cornell o Amy Winehouse fino, a ritroso nel tempo, a Kurt Cobain. È la maledizione del successo.
Sfogliate la gallery per conoscere qualcosa in più di Goo Hara.
Gli esordi
Nata il 13 gennaio 1999 a Gwangju, in Corea del Sud, nel 2005 ha partecipato al torneo della SM Entertainment, mentre due anni dopo, senza successo, tentò il provino per unirsi alla JYP Entertainment.
Ha frequentato la Sungshin Women’s University.
L'esperienza con le Kara e come attrice e presentatrice
Goo si è unita al gruppo femminile Kara nel 2008, in seguito all’abbandono di Kim Sung-hee; nell’ottobre del 2009 ha fatto parte del cast del reality show Invincible Youth, mentre nel 2011 ha fatto il suo debutto come attrice in City Hunter, basato sull’omonimo anime manga, nel ruolo di Choi Da-hye, la figlia del presidente della Corea del Sud.
Nel novembre del 2011 lei e Nicole Jung sono state le presentatrici del programma musicale Inkigayo, lasciando il ruolo un anno più tardi.
Il lavoro come solista
Nel luglio 2015 ha debuttato come solista con l’uscita dell’EP Alohara (Can You Feel It?), lasciando la DSP Media nel gennaio seguente, a causa della scadenza del suo contratto con la società. Nel dicembre 2016 ah duettato con Thunder per il suo singolo Sign.
Nell’agosto 2017 ha recitato in un web film intitolato Sound of a Footstep, mentre a gennaio 2018 ha realizzato la colonna sonora per il drama Jugglers, intitolata “On A Good Day“. A luglio dello stesso anno è stata nominata ambasciatrice onoraria per il 6° Animal Film Festival.
Il sexting
Nel 2018 Goo ha fatto causa al suo ex fidanzato Choi Jong-bum per aver caricato una sua foto di nudo senza il suo consenso. Il ragazzo è stato condannato a un anno e mezzo di carcere e tre anni di libertà vigilata durante il primo processo tenutosi nell’agosto 2019, dopo essere stato incriminato per minacce, coercizione, ferimento e distruzione degli effetti personali di Goo.
La morte
Il 24 novembre 2019 è stata trovata morta nella sua casa a Cheongdam-dong, distretto di Gangnam. La polizia sta indagando sulla causa del decesso, ma sospetta che si tratti di suicidio, che Goo aveva già tentato a maggio.
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