Impossibile dimenticare ciò che accadde alla modella inglese Chloe Ayling, sequestrata da Lukasz Herba l’11 luglio 2017. Adesso, a distanza di tempo, ha deciso di raccontare quegli attimi di terrore, quando il suo rapitore la minacciò di metterla all’asta sul deep web. Un incubo che è riuscita a superare giocando d’astuzia.
Quando il rapitore le disse che l’avrebbe venduta sul “dark web” come schiava del sesso (a meno che lei non avesse pagato un riscatto di 300 mila euro), ma si è poi mostrato “morbido” verso di lei e attratto dalla sua indiscutibile bellezza, la Ayling si è fatta venire un’idea geniale, come ha raccontato alla BBC : cercare di far innamorare il suo rapitore, in una sorte di sindrome di Stoccolma rovesciata.
La storia del rapimento a lieto fine di Chloe è raccontata nella nostra gallery.
Un incubo iniziato nel 2017
L’incubo per Chloe Ayling comincia l’11 luglio 2017, quando la modella ha solo vent’anni: viene attirata in un finto set fotografico allestito in via Bianconi 7 a Milano, quindi drogata con ketamina (la stessa droga usata spesso per i cavalli, pericolosissima se fosse stata allergica), spogliata, ammanettata, chiusa in una valigia e trasportata nel bagagliaio di un’automobile per 193 chilometri fino a una baita isolata in Piemonte, a Lemie, nel Torinese. Durante il tragitto rischiò persino di morire.
Due fratelli polacchi i suoi aguzzini
A rapirla due fratelli polacco-inglesi, il trentenne Pawel Lukasz Herba, e il trentasettenne Michal Konrad Herba.
La tennero incatenata per due giorni
Nella baita torinese dove fu tenuta segregata per sei giorni, fino al 17 luglio, Chloe fu tenutaa incatenata mani e piedi a una cassettiera per due giorni, mentre uno dei due fratelli Herba le diceva che l’avrebbe messa in vendita sul “dark web” come schiava del sesso, a meno che non avesse pagato un riscatto di 300 mila euro.
La sindrome di Stoccolma al contrario
Proprio Herba, però, impietosito dal fatto che Chloe avesse un figlio piccolo, cominciò a corteggiarla, le chiese un bacio e le offrì di condividere il letto matrimoniale con lui. A quel punto, ha raccontato la modella alla BBC, ha intravisto una possibilità di salvezza.
Ho pensato: questa è la mia occasione per scappare. Gli ho fatto capire che c’era la possibilità che tra noi due nascesse qualcosa, in futuro. Lui era molto eccitato dalla prospettiva, non vedeva l’ora e da quel momento non parlava più d’altro. Allora ho capito che dovevo proseguire su questa strada. Dovevo fare tutto quello che potevo per farlo innamorare di me e per farlo contento.
Alcuni non le credono
Nell’intervista alla BBC, Chloe ha anche chiarito anche il motivo per cui un testimone, sentito nel processo a carico dei fratelli Herba, affermò di averla vista ridere e scherzare con il suo rapitore in un bar, in paese.
Perché avrei dovuto avere un atteggiamento distante con l’uomo che stava cominciando a provare dei sentimenti per me, ed era proprio quello che mi serviva per essere liberata?
Tuttavia, non tutti hanno creduto alla sua versione.
Non ha senso che le persone credano di più a quello che raccontano i media che al Tribunale. Mi hanno dato della bugiarda e ho dovuto chiudere il mio account di Instagram per tutto l’odio che mi hanno riversato, soprattutto le donne.
I due fratelli sono stati condannati
Alla fine Lucasz ha deciso di liberare la ragazza. Intanto, come riporta il Corriere, il pm di Milano Paolo Storari ha chiesto il rinvio a giudizio per il fratello di Lukasz Pawel Herba, Michal Konrad, arrestato nell’agosto 2017 in Inghilterra ed estradato in Italia lo scorso 22 giugno, accusato di essere il complice del fratello minore . Per l’uomo, che ora si trova in cella a San Vittore, il prossimo 9 agosto si svolgerà il processo davanti al gup Alessandra Clemente.
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