Il dolore degli stupri dietro il sorriso di Mena Suvari, Angela di "American Beauty"
Un passato doloroso, proprio nel momento di massimo successo. Lo ha raccontato Mena Suvari, la conturbante Angela di American Beauty.
Un passato doloroso, proprio nel momento di massimo successo. Lo ha raccontato Mena Suvari, la conturbante Angela di American Beauty.
Per anni la sua immagine, nuda, coperta solo di rose, ha incarnato l’immagine del proibito, della provocante Lolita; ma dietro lo sguardo volutamente ammiccante e l’immagine, incredibilmente contrastante, quasi virginea, Mena Suvari nascondeva un dramma profondo mai raccontato prima, ed emerso solo nel 2021, con la pubblicazione del suo libro di memorie, The Great Peace.
All’epoca in cui uscì American Beauty, il suo film più iconico, in cui interpretava la cheerleader Angela che porta un uomo adulto, Lester (interpretato da Kevin Spacey) a invaghirsi di lei, Mena Suvari arrivava da otto anni di abusi fisici e sessuali, che le hanno distrutto la vita.
Era il mio mondo segreto di imbarazzo, vergogna e senso di colpa.
Scrive nel libro; l’attrice ha dichiarato di essere stata violentata all’età di 12 anni dal suo ragazzo di 16 anni, che le ha procurato un’infezione alla vescica e l’ha lasciata il giorno dopo il suo tredicesimo compleanno; a 16 anni il suo manager trentenne aveva rapporti con lei, e insieme fumavano erba. La situazione era così drammatica che Mena Suvari arrivò a scrivere un biglietto di addio, ma purtroppo tutto andò peggiorando nella relazione successiva, in cui il suo partner la incoraggiò al consumo abituale di droghe, violentandola spesso con sex toys e costringendola a rimorchiare altre donne per avere dei rapporti a tre.
Per lei arrivare sul set di American Beauty, a soli 19 anni, fu una vera e propria salvezza, racconta, perché lì il clima di gentilezza e di rispetto dell’intero staff le fece respirare una boccata d’aria nuova
Per tutto il tempo in cui ho lavorato ad American Beauty cercavo di perfezionare la mia parte, sottomettendomi alle richieste di Tyler [del mio ragazzo] per rapporti a tre stravaganti almeno tre o quattro volte a settimana e fingendo in entrambi i casi che tutto andasse bene. Ma non era così.
Nata in una famiglia benestante nel Rhode Island, quando suo padre Ando, uno psichiatra estone, aveva poco più di 60 anni e sua madre Candice 30, Mena Suvari conobbe il primo ragazzo quando si trasferì con i genitori a Charleston, nella Carolina del Sud; lui le scriveva lettere d’amore, ma poi si rivelò orribile.
Il pezzo più prezioso di me è stato preso contro la mia volontà.
Ha scritto l’attrice riferendosi alla sua verginità, presa con la forza dal ragazzo.
Quando venne inviata in una scuola privata affinché potesse coltivare il suo sogno di diventare modella sviluppò l’interesse per alcol e droghe, in particolare per la metanfetamina, dipendenza che è aumentata in concomitanza con alcuni eventi tragici accaduti alla sua famiglia, come la separazione tra i suoi genitori e l’ictus che colpì suo padre.
Forse anche per questo si aggrappò disperatamente a Tyler, finendo in una relazione tossica in cui, pur essendo abusata emotivamente e psicologicamente da lui, lei non trovava mai la forza per lasciarlo. Il personaggio di Angela Hayes, che alla fine del film confessa di essere vergine e di sentirsi poco attraente, era un personaggio che Suvari “sentiva nella sua anima”. Solo dopo, quando girò Le insolite sospette e, per farlo, dovette trasferirsi da Los Angeles, trovò la forza per rompere con il fidanzato.
La vita sentimentale di Mena Suvari, però, non migliorò neppure dopo; sposò Robert Brinkmann, un direttore della fotografia che aveva 16 anni più di lei, conosciuto proprio sul set di quel film e con cui rientrò a casa dopo la fine delle riprese, una decisione che l’attrice, oggi, definisce “d’impulso”.
Era premuroso, appassionato e amorevole. La gente mi diceva che ero fortunata e io annuivo. Ho lasciato che mi salvasse la vita. Ho amato Robert. La nostra vita era pacifica, serena, poi un giorno ho capito che dovevo lasciarlo.
Per anni l’attrice ha continuato però a portare dentro di sé il senso di colpa per avere interrotto una relazione che la rendeva serena, e neppure il successivo incontro con Simone Sestito, conosciuto durante il Toronto Film Festival, è riuscito a placare la sua sfortuna nelle relazioni. Lui, spiega Suvari, aveva mentito sulla sua età e sulla sua condizione economica, e nonostante tutto ostentava una ricchezza che non possedeva, pretendendo da lei spese folli per mantenere un certo tenore di vita.
La felicità, per Mena Suvari, è finalmente arrivata con Mike Hope, uno scenografo sposato nel 2018, da cui ha avuto il figlio Charles.
Sono arrivata alla conclusione che nessuno mi ha causato più danni di me e che la consapevolezza era schiacciante. Ho passato quasi tutta la mia vita a provare disgusto, vergogna e negazione per ciò che mi è successo e per ciò che mi ero permessa di fare e di cui ero parte. Poi un giorno mi sono fermata. Ho smesso di scappare e mi sono guardata. Ho esaminato il dolore e ho capito che ero pronta a lasciarlo tutto alle spalle e guarire.
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Ho cominciato giovanissima come modella ed è stata una gran fortuna – ha dichiarato in un’intervista nel 2009 – Avevo dodici anni. Poi c’è stata l’esplosione di American Beauty, anche questa un vero colpo di fortuna. Peccato che dopo mi abbiano offerto tanti ruoli in cui dovevo essere soltanto la ragazza che passa in bikini sulla spiaggia. Li ho rifiutati. Per noi donne, in realtà, c’è poco spazio nel cinema: la parità coi maschi è lontana. Ma non ho rimpianti. Come si dice: non ho fatto sempre cose di gran qualità, ma ho scelto il meglio di ciò che mi veniva offerto.
Ogni volta che mi recavo su un set e ogni volta che venivo intervistata, recitavo per tutto il tempo. Fingere di stare bene, per me, era solo un altro ruolo a interpretare.
Ha dichiarato a proposito del periodo buio, coinciso con l’enorme successo di American Beauty.
Mena Suvari è diventata mamma nel 2021 di Christopher Alexander, avuto dal marito Michael Hope, conosciuto sul set del film I’ll be home for Christmas.
Il primo ruolo al cinema di Mena Suvari è stato in Ectasy Generation, di Gregg Araki, del 1997. Il primo vero successo è stato però American Pie (di cui ha interpretato anche il secondo e il terzo episodio), uscito poco prima di American Beauty.
Ha cominciato a lavorare come modelle nel 1991, appena dodicenne; al momento la sua carriera, televisiva e cinematografica, sembra essersi fermata.
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