Isaac ha tre anni e mezzo, e una vita alle spalle che, seppur così breve, racconta già di tanta sofferenza ma anche di una voglia di vivere e di lottare ammirevole e toccante.
Nato nel 2014, a sole 25 settimane di gestazione assieme al gemellino Ismael, Isaac ha riscontrato una stenosi laringea e una paralisi delle corde vocali e ha poi avuto la tracheotomia fino a 3 anni e, nonostante gli interventi già effettuati a Milano, la situazione non sì è ancora risolta. Anzi, sta peggiorando, e il piccolo necessita di un intervento che potrebbe rivelarsi decisivo ma che, al contempo, è estremamente dispendioso per la sua famiglia.

Abbiamo sentito Elisabetta, un’amica dei genitori dei piccoli Isaac e Ismael, che ci ha raccontato la loro storia; i gemellini pesavano alla nascita appena 556 e 775 grammi, sono stati intubati per un mese e mezzo, Ismael è stato il primo a essere estubato, Isaac lo ha seguito, decidendo di togliere da solo i tubi. Come se sentisse che anche il fratellino non li aveva più, come se il loro legame da gemelli fosse più forte di tutto, anche delle pareti che li dividevano. Ma, mentre Ismael ha iniziato a stare bene, ad Isaac è stato applicato l’N-CPAP (Continuous Positive Airways Pressure), perché i polmoni del bambino erano troppo piccoli e deboli per permettergli di respirare in autonomia. A una settimana di vita Isaac ha avuto una sepsi, alla quale ha resistito, ma per un mese e mezzo né la mamma né il papà hanno potuto prendere in braccio i loro bambini.

Solo con il passare dei mesi, e la stabilizzazione delle loro condizioni, i bambini hanno potuto iniziare la marsupio terapia, ma durante la terapia intensiva Isaac nel frattempo ha subito un’operazione al cuore e uno agli occhi. Dopo quattro mesi in TIN sia lui che Ismael sono passati al reparto di patologia neonatale e, in seguito ai tanti tentativi di togliere il respiratore e il sondino, entrambi sono potuti tornare a casa, seppure con il ventilatore respiratorio ad alti flussi, il sondino naso gastrico con la pompa dell’enterale e l’ossigeno.

Appena dopo una settimana Isaac è finito nuovamente, in condizioni gravissime, in terapia intensiva, a causa di un rigurgito nel sonno che gli ha causato una polmonite da ab-ingestis, potendo tornare a casa dopo altri 14 giorni trascorsi in ospedale.
A due mesi dalla dimissione, il piccolo ha iniziato a presentare segni di grave distress respiratorio, finendo nuovamente in rianimazione, questa volta persino in condizioni peggiori.

Nei 5, lunghissimi mesi di ricovero, mamma e papà hanno vissuto con attesa, ma hanno anche attraversato dei momenti di profondo sconforto e dolore quando, ad esempio, il 23 dicembre i dottori hanno detto loro apertamente di non organizzare nulla per Natale, perché Isaac non ci sarebbe mai arrivato.
Solo grazie all’impegno e alla dedizione dello staff ospedaliero, e soprattutto alla sua immensa forza di volontà, davvero incredibile per una creatura così minuscola, a metà marzo, con un buchino al collo per respirare e un buchino nella pancia per mangiare, Isaac è tornato nuovamente a casa sua. Grazie alla pazienza e alla positività dei suoi genitori, e con l’aiuto indispensabile di Ismael, Isaac ha imparato a parlare e a mangiare, con l’aiuto dei terapisti e della cagnolina Arya ha invece iniziato a camminare e a correre, come tutti i bambini.

Isaac ha tenuto la tracheotomia per due anni e mezzo, nel frattempo ha subito due interventi alla laringe e ha proseguito le terapie per il cuore e lo stomaco; nel maggio del 2017 ha finalmente chiuso la tracheotomia, ma a causa delle complicazioni nel post intervento il ricovero si è prolungato più del previsto, e quella che sembrava essere finalmente l’uscita dal tunnel si è invece trasformata in un altro ostacolo da superare. Ammalatosi di polmonite, Isaac è ricoverato dal 23 dicembre 2017, ha avuto gravi ricadute, e l’unica sua speranza per non restare tracheotomizzato a vita è andare in Svizzera, per sottoporsi a uno o più interventi di laringoplastica che potrebbero cambiargli definitivamente la vita ma che, allo stesso tempo, come abbiamo detto, sono tutt’altro che economici. Il costo della permanenza nel paese, l’eventuale trasporto su un’ambulanza specializzata o con l’elisoccorso, adatto alle condizioni attuali di Isaac, rendono davvero impossibile per i suoi genitori, entrambi educatori, riuscire a coprire tutte le spese.

Per questo, gli amici di Isaac hanno lanciato un appello, affinché la sua storia si diffonda in tutto il paese e, perché no, anche fuori dai confini nazionali, e si riesca a raggiungere la cifra necessaria per permettere al piccolo di affrontare l’operazione, che potrebbe essere la più importante della sua vita.

È stata creata una pagina su GoFoundMe, dedicata proprio alla raccolta fondi destinati per le visite, gli interventi e tutto ciò che Isaac dovrà fare nel prossimo futuro.

Anche alcuni personaggi famosi hanno accettato di condividere l’appello per il piccolo Isaac, come J Ax, che ha invitato a donare attraverso la sua pagina Instagram.

La storia di Isaac. Le donazioni si fanno qui: https://www.gofundme.com/sono-isaac-e-ho-3-anni-e-mezzo

Un post condiviso da J-Ax (@j.axofficial) in data:

Il suo appello è stato raccolto da molti altri artisti, come Elisa, Fedez, Noemi.

Anche la pagina Il mondo di Bea, ideato per la piccola Beatrice, ha voluto dedicare un post alla storia di Isaac.

Isaac e la sua famiglia hanno davvero bisogno del sostegno di quante più persone possibili per compiere il viaggio che potrebbe regalare loro una vita finalmente serena e semplicemente normale. Isaac, il piccolo guerriero, se lo merita davvero. E, come ci ha detto Elisabetta,

 Ci sono battaglie che purtroppo non si possono scegliere, ma per fortuna, c’è anche chi sceglie di aiutarci nelle nostre battaglie.

La sua storia, attraverso le immagini toccanti ed emozionanti del suo percorso, è raccontata nella gallery.

"Isaac ha 3 anni, aiutatelo a non restare tracheotomizzato a vita"
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