"Ci siamo già passati, ma mai così": il dolore di James Van Der Beek per il 4° aborto

"Ci siamo già passati, ma mai così": il dolore di James Van Der Beek per il 4° aborto
Fonte: instagram @vanderjames
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Il dolore fortissimo dopo la gioia. È quello che hanno recentemente vissuto James Van Der Beek, sua moglie, Kimberly, e i suoi cinque figli dopo la notizia dell’aborto spontaneo subito dalla donna, il quarto per la coppia.

È proprio l’attore che, coraggiosamente, sceglie di parlarne sui social, postando un’immagine di Kimberly con una delle loro bambine in ospedale, come del resto aveva fatto anche con le precedenti interruzioni di gravidanza.

Siamo devastati – ha scritto l’ex Dawson – È così che ci sentiamo subito dopo che l’anima, che stavamo aspettando per dargli il benvenuto nella nostra famiglia ad aprile, ha preso una scorciatoia per ciò che sta al di là di questa vita. Ci siamo già passati prima, ma mai così tardi nella gravidanza, e mai accompagnati da una minaccia così spaventosa e orribile per Kimberly e il suo benessere. Sono felice che ora si stia riprendendo, ma abbiamo appena iniziato ad affrontare questa situazione. Grazie a tutti i nostri amici e collaboratori (e partner di danza – James sta partecipando alla versione americana di Ballando con le stelle, ndr -) che sono stati così magnifici con noi durante questo periodo. Come molti di voi hanno detto, ‘Non ci sono parole’, ed è vero. Ecco perché in un momento come questo è sufficiente sapere che ci siete. Siamo addolorati.

James aveva annunciato la sesta gravidanza della moglie come “un piccolo fascio di gioia”, attraverso un bellissimo post Instagram.

Siamo entusiasti oltre ogni immaginazione nell’annunciare che un altro piccolo fascio di gioia ci ha scelto per essere la sua famiglia.

Proprio in quell’occasione l’attore aveva anche parlato dell’aborto spontaneo avuto dalla moglie prima di questa nuova gravidanza.

Abbiamo fatto i primi ultrasuoni davanti a una telecamera, con la troupe di Dancing Wiht the Stars [James sta partecipando all’edizione americana di Ballando con le stelle, ndr.], cosa che mai avrei pensato di fare. Ma Kimberly e io siamo stati a tre di questi appuntamenti sentendoci dire che non c’era battito, o non c’era un bambino, e volevamo condividere questa cosa con tutti. L’aborto spontaneo (parola che andrebbe cambiata, perché non si tratta di non essere in grado di ‘portare avanti’ una gravidanza, sono cose che succedono e basta) è qualcosa di cui le persone parlano raramente e spesso in segreto. Ma non ci deve essere vergogna in proposito, bisogna darsi tempo e spazio per il dolore.

Abbiamo deciso di metterci nuovamente in gioco – non sapendo cosa avremmo trovato – nel tentativo di evitare qualsiasi stigma insensato attorno a questa esperienza, incoraggiando quelle persone che potrebbero vivere simili momenti ad aprirsi all’amore e al sostegno degli amici e della famiglia, quando ne hanno più bisogno. Fortunatamente, per noi – questa volta – siamo usciti con lacrime di gioia.

È sempre difficile trovare le parole da dire in una situazione del genere; per questo, ci stringiamo idealmente attorno a James e alla sua meravigliosa famiglia.