L'estetista inglese Joanna Kenny ha deciso di nornalizzare le imperfezioni che ciascuno/a di noi ha, tingendo i baffetti col mascara, ad esempio, o mostrandosi completamente senza filtri.
Inclusività, body shaming, body positive, standard di bellezza, sono parole ormai di tendenza nel nostro vocabolario, perché l’eterna diatriba tra l’accettazione di sé e delle proprie imperfezioni e i modelli stereotipati – e spesso finti – proposti dal mondo dei social divide molto le opinioni.
Per far capire quanto quest’ultimo mondo sia spesso artefatto anche la giovane estetista inglese Joanna Kenny ha scelto di condividere, sul proprio profilo, foto in cui i suoi “difetti” sono enfatizzati e non nascosti, proprio in nome di una normalizzazione delle imperfezioni. Fra baffetti evidenziati con il mascara, smagliature e rotolini accentuati, Joanna ha un messaggio molto importante da lanciare: non fatevi fregare da ciò che i social e le copertine patinate ci fanno vedere, perché i nostri corpi sono diversi e dobbiamo celebrarli, a dispetto della società che invece ci ha insegnato a “odiare” alcune caratteristiche.
Per raggiungere più persone possibili con il suo messaggio, Joanna ha anche lanciato un hashtag, #porenotflaws, ovvero “i pori non sono difetti”.
Ho difficoltà a parlare di perfezione – ha spiegato – Secondo me siamo nati per essere umani, non perfetti. Questo tipo di linguaggio innalza gli standard di bellezza irrealistici con cui molti di noi si misurano. Ed è l’inevitabile fallimento nel soddisfare questi modelli a rendere le persone insicure e ansiose riguardo il loro aspetto. Ecco perché è importante normalizzare l’essere normali, appunto.
Il punto di partenza, per lei, come abbiamo detto, sono proprio i social, diventati luogo anche di incontro, oltre che condivisione delle proprie immagini, soprattutto in tempo di pandemia.
Se ci pensiamo, nell’ultimo anno la maggior parte delle persone ha socializzato online. Tutte le app hanno la modalità bellezza abilitata automaticamente. Il messaggio inconscio che passa è che mostrarci come siamo non è abbastanza. Ma cosa succede quando puoi rivedere le persone dopo mesi di comunicazione online? In molti mi hanno raccontato di come hanno smesso di socializzare nella vita reale perché sapevano che la loro immagine non era come appariva su Instagram o Snapchat.
Per questo l’Instagram di Joanna è semplicemente un tripudio di normalità, fra foto senza alcun filtro che mostrano imperfezioni del viso, baffetti “tinti” e, in generale, la vera immagine di sé.
Abbiamo raccolto alcuni dei suoi post più significativi in gallery.
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