Kate Winslet: "Spazziamo via la me**a di dosso a ragazze che cambieranno il mondo"

Kate Winslet e altre celebri attrici protagoniste di una tavola rotonda del The Hollywood Reporter si aprono sui cambiamenti che i tempi moderni stanno realizzando e sull'enorme portata che avranno per le future generazioni di donne e sulla loro libertà e consapevolezza.

Sei celebri attrici che si sono distinte in alcuni dei film di maggiore impatto dello scorso anno, sono state protagoniste di una tavola rotonda per il servizio della rivista The Hollywood Reporter, e, collegate dalle loro case, tra Los Angeles, il Montana e Londra, hanno discusso di molte questioni riguardanti il mondo dell’industria cinematografica, la vita durante la pandemia e i cambiamenti epocali che stiamo vivendo grazie alla potenza dell’ondata rivoluzionaria che il movimento del #MeToo ha generato.

Zendaya, Kate Winslet, Carey Mulligan, Vanessa Kirby, Andra Day e Glenn Close sono le sei personalità ritratte dalla celebre rivista statunitense. Quello che ne è venuto fuori è una chiacchierata libera e piena di spunti interessanti in cui le sei donne si sono confrontate su diversi argomenti della loro quotidianità e del lavoro di attrice, arrivando a toccare temi centrali dell’epoca che ci stiamo trovando a vivere.

È in particolare Kate Winslet, la cui voce ci ha sempre consegnato messaggi potenti e di empowerment, ad accogliere la domanda della reporter Rebecca Keegan, riguardo ai cambiamenti che il movimento del #MeToo ha prodotto.

L’attrice di Titanic ha parlato dell’importanza che quell’evento ha rappresentato per le donne che, più di quanto sia mai stato fatto in passato, sono ora in grado di difendersi e sostenersi a vicenda, senza giudicarsi, far sentire la propria voce con coraggio e supportarsi per realizzare quel cambiamento che da tempo si stava preparando e che ora sta diventando consapevole e urgente in tutto il mondo. Un cambiamento che permetterà alle nuove generazioni di vivere dei tempi migliori e più giusti, in cui le giovani ragazze potranno sentirsi più al sicuro, libere di esprimersi e vivere con maggiore fiducia in se stesse e nel mondo, perché finalmente la loro voce potrà essere ascoltata.

La cosa che sta cambiando in modi che saranno assolutamente duraturi è il modo in cui le voci delle donne vengono accolte. C’è uno spazio che è stato creato per una generazione più giovane che sarà al sicuro. Mia figlia ha 20 anni ed è entrata nell’industria circa un anno e mezzo fa. E ciò che è meraviglioso per me, che sono sua madre, è vederla avere un coraggio di convinzione e fiducia in se stessa che è semplicemente incrollabile, perché sta entrando in un periodo in cui stiamo spazzando via la merda di dosso a queste ragazze. Queste ragazze cambieranno il mondo, e saranno forti, e saranno potenti, e saranno fottutamente incredibili. E questo perché stiamo togliendo di mezzo tutte le cose brutte sul loro cammino e tutto ciò che sapranno fare è usare la loro voce in modo positivo e potente, per guidare un cambiamento con compassione, ed essere dei modelli forti e degli esempi. E questa, per me, è la cosa più grande che è cambiata.

Le fa eco Andra Day, talentuosa attrice che interpreta Billie Holiday nel film dello scorso anno, The United States vs. Billie Holiday, in cui viene narrata senza censure la vita dolorosa e difficile della celebre cantante jazz in un mondo maschilista in cui le donne non trovavano spazio e rispetto, e le loro voci erano costantemente soffocate e inascoltate. Day parla di quanto questi tempi siano maturi per portare in scena e raccontare quelle vite di donne emarginate per far conoscere e non commettere mai più ingiustizie e discriminazioni che sono state la norma in un passato non troppo lontano.

La verità della storia di Billie Holiday non è mai stata raccontata, era sempre stata intenzionalmente tenuta nascosta al pubblico. […] Dobbiamo scoperchiare queste cose, dire la verità su di esse e capire la portata di certi gruppi di persone emarginate, perché la portata del loro dolore è stata minimizzata o del tutto taciuta.

A questi interventi, si aggiunge anche una riflessione dell’attrice Carey Mulligan, protagonista del film Promising Young Woman, riguardante il malinteso che spesso si crea attorno a figure dal genio creativo, a cui spesso viene concesso di assumere comportamenti poco decorosi e rispettosi in nome di quel talento, quasi frutto di un’ispirazione divina, un’abitudine culturale a cui siamo in parte tutti assuefatti ma che è fortemente dannosa perché porta a legittimare condotte tutt’altro che lecite e da giustificare.

C’è un po’ l’idea, anche all’interno della stessa industria cinematografica, che per fare qualcosa di grande la gente abbia il permesso di comportarsi male, l’idea cioè che sia concesso a quello che si definisce un genio creativo di avere livelli di oscurità o sgradevolezza e che possano essere sopportati. E penso che le persone se la cavino con i loro cattivi comportamenti proprio per queste ragioni. Nella mia esperienza, però, alcune delle persone più incredibili con cui ho lavorato sono state anche le più deliziose. Quindi si tratta di una sorta di malinteso comune.

Le conversazioni tra le attrici protagoniste della tavola rotonda hanno dunque toccato più registri e, passando da racconti più leggeri e personali in cui ognuna di esse ha parlato della quotidianità anomala che sta vivendo alle prese con le conseguenze della pandemia, sono arrivate a parlare con naturalezza e sincerità di temi fondamentali che riguardano il mondo dell’empowerment femminile, e che proprio voci autorevoli e coraggiose di donne famose in tutto il mondo possono contribuire a diffondere e rendere più consapevoli e concreti.

Del resto, le celebrità hanno da sempre prestato il loro volto e la loro fama per lanciare messaggi potenti e incoraggianti. In questo senso, non possiamo non ricordare il discorso che Kate Winslet ha fatto in occasione della cerimonia dei Bafta, nel 2016, quando ha ricevuto il premio come “Miglior attrice non protagonista” per il film Steve Jobs.

Queste le parole dell’interprete inglese, che hanno avuto una risonanza mediatica importantissima e ancora oggi sono ricordate come uno dei momenti più iconici e un esempio di incoraggiamento e ispirazione per le giovani donne.

Quando ero più giovane, avevo 14 anni, mi è stato detto da un insegnante di teatro che mi sarebbe andata bene se mi fossi accontentata di recitare il ruolo della ragazza grassa. Beh, guardami adesso!

Dopo questa frase iniziale, Winslet nel discorso delle premiazione, si rivolge alle giovani donne per spronarle a credere in se stesse e ascoltare solo i propri sogni, senza lasciarsi fermare dalla paure e dalle insicurezze.

Quello che mi sento di dire, in questo momento, ad ogni giovane donna che è stata buttata giù da un insegnante, da un amico o anche da un genitore, è che basta non ascoltare niente di tutto ciò, perché è questo che io ho fatto. Non ho ascoltato e sono andata avanti per la mia strada, ho superato tutte le mie paure e insicurezze, e continuo a farlo ogni giorno. Credete in voi stesse. Vorrei dedicare il premio a tutte le giovani donne che dubitano di loro stesse, perché non dovreste farlo, dovreste solo andare avanti.

Ecco nella gallery che segue, altri celebri discorsi di empowerment che l’attrice Kate Winslet da dedicato al suo pubblico durante la sua carriera.
Kate Winslet: "Spazziamo via la me**a di dosso a ragazze che cambieranno il mondo"
Fonte: @kate.winslet.official
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