Una piccola, grande rivoluzione. Certo, non cambierà il mondo, ma di sicuro rappresenta un minuscolo, importantissimo passo verso l’abbattimento dell’ennesima barriera.
L’edizione olandese di Vogue mette in copertina una mamma (bellissima) e il suo bambino. Beh, che c’è di strano?
Assolutamente nulla, se non fosse che è la prima volta in assoluto in cui, sulla cover della prestigiosa rivista di moda, compare una persona affetta dalla sindrome di Down. La modella, attrice ed ex playmate americana Amanda Booth, infatti, ha posato con il figlio Micah, di tre anni, affetto proprio da trisomia 21.
Amanda, del resto, lotta da anni per i diritti delle persone affette non solo dalla sindrome di Down, ma da disabilità in generale, ha anche aperto una pagina web che raccoglie fondi proprio per fornire strumenti educativi e risorse attraverso cui le persone Down possano, finalmente, essere integrate appieno nella società e, per supportare ulteriormente questa battaglia, ha aperto sin dalla nascita del piccolo Micah una pagina Instagram a lui dedicata, che si chiama LifewithMicah, la vita con Micah, attraverso cui intende dimostrare che la vita di una persona che ha la trisomia 21 può comunque essere identica a quella di chiunque altro, e che, proprio per questo, chi ne è affetto deve avere le stesse identiche opportunità degli altri.
Insomma, dopo esserci trovati a raccontare la tristissima storia di una neonata, affetta dalla sindrome di Down, rifiutata da moltissime famiglie adottive, oggi invece possiamo raccontare la vita di una mamma che ama il proprio bambino sopra ogni cosa, e desidera far comprendere al mondo che non c’è poi niente di “strano”, o di diverso, in chi è nato con questa problematica.
Micah, infatti, che la modella ha avuto dall’imprenditore Mike Quinones, proprietario del brand d’abbigliamento OurCaste, è un bellissimo bambino biondo e con grandi occhi azzurri, sempre sorridente, allegro e giocoso, ed effettivamente il successo che raccoglie sui social è pari quasi a quello della stupenda mamma!
È la prima volta che una persona con la sindrome di Down è in copertina su Vogue. Che onore!
Ha scritto Amanda pubblicando proprio su Instagram l’immagine della copertina del magazine fashion. E, in effetti, questa per Vogue rappresenta una piccola, ma importantissima svolta. Per la prima volta viene mostrata la bellezza e la normalità di una persona che ha una patologia, e il risultato è a dir poco meraviglioso.
No, non cambierà il mondo, ma in fondo le rivoluzioni non sono sempre iniziate con dei piccoli passi?
Amanda Booth l'ha postata sull'account Instagram
Con mio grande onore, mio figlio Micah e io siamo sulla copertina dell’edizione olandese di Vogue. Penso che Micah sia la prima persona Down a finire sulla cover del magazine. Non potrei essere più orgogliosa di così.
Una famiglia splendida
Amanda, che ha ha recitato, fra gli altri, in Hot in Cleveland, Animal Kingdom e in Beautiful, ha avuto Micah a 28 anni, come racconta Famiglia Cristiana: era molto giovane e non ha voluto fare gli screening prenatali. Poche ore dopo la nascita di Micah c’era, fortissimo, il sospetto che qualcosa non andava, anche se, a parte gli occhi a mandorla, come quelli del padre, e le orecchie piegate non c’erano altri sintomi che potessero far pensare alla sindrome di Down. Anche il cuore del bambino, diversamente da quanto accade spesso nei casi di trisomia 21, era perfetto. La diagnosi definitiva è arrivata quando il piccolo aveva tre mesi.
Due grandi occhi azzurri
“Tanti pensieri mi hanno attraversato la mente – ha dichiarato Amanda in un’intervista ripresa sempre da Famiglia Cristiana – da grande avrebbe potuto salire nella moto con suo papà. Che difficoltà avrebbe incontrato. Ma mano a mano che i giorni scorrevano, io e mio marito ci pensavamo sempre di meno. Il nostro piccolo uomo è così incredibile che io dimentico la sua sindrome di Down“.
Cosa ne pensi?