Si chiama “Luca”, il primo film Disney Pixar ambientato in Italia

Si chiama “Luca”, il primo film Disney Pixar ambientato in Italia
Fonte: Instagram @ pixar.luca
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Luca sarà il nuovo film targato Disney Pixar, in uscita nel 2021. La sua particolarità? È diretto da un italiano (ma questo non è esattamente una novità) e italiana è pure la sua ambientazione. In altre parole Luca sarà il primo film Disney Pixar con scenografie animate tratte da luoghi reali del Belpaese.

Luca, il film Pixar

Il film racconterà la storia del protagonista che si chiama appunto Luca e il suo viaggio tra adolescenza ed età matura insieme a un nuovo migliore amico. L’amico di Luca però nasconde un segreto: è in verità un mostro marino che vive in un’altro mondo appena sotto la superficie dell’acqua. L’amicizia riuscirà a resistere a questo segreto? L’uscita negli Usa è al momento prevista per il 18 giugno 2021. A dirigerlo è Enrico Casarosa, animatore, sceneggiatore e regista di lungo corso per Disney e Pixar.

Luca, i possibili richiami

Secondo RivistaStudio, molti utenti social, dopo l’annuncio del nuovo film d’animazione Disney Pixar, ha ravvisato delle somiglianze tra le prime immagini tratte da Luca e Chiamami col tuo nome, la pellicola a tema Lgbt diretta da Luca Guadagnino che ha vinto il Premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Analizzando le scenografie delle prime immagini di Luca, è difficile però che il film d’animazione sia ambientato a Crema (come Chiamami col tuo nome) e hinterland.

I primi screen mostrano infatti un paesaggio che mescola campagna e mare e case colorate. L’ipotesi è che a fare da ispirazione siano state la costa tirrenica (Positano o magari Procida) oppure la costa ligure (la città abbarbicata sui monti potrebbe essere una delle Cinque Terre). Quest’ultima ipotesi è, a dirla tutta, una realtà, dato che Casarosa è di Genova e ha trascorso in riviera ligure la sua infanzia, come attestato anche da Variety.

Film d’animazione internazionali ambientati in Italia

I precedenti di Luca sono pochi e molto noti. Tra le grandi produzioni internazionali di film d’animazione ambientati in Italia c’è sicuramente Lupin III – La pagina segreta di Marco Polo del 2012. L’avventura di questa pellicola animata parte da Genova. Tra la costa adriatica (in un’isoletta dalmata, quando la Dalmazia era Italia) e Milano è ambientato invece Porco Rosso, uno dei capolavori di Hayao Miyazaki. Il film, realizzato nel 1992 e uscito nelle sale italiane nel 2010, racconta di un maiale aviatore/eroe della Prima Guerra Mondiale e della sua avversione per i fascisti, da cui la celeberrima citazione

Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale.

Diverso è il discorso per Laputa – Castello nel cielo, sempre di Miyazaki, che è chiaramente ispirato a I viaggi di Gulliver, dove c’era appunto un’isola volante, popolata da scienziati pazzi, chiamata Laputa. In Rete si è diffusa a lungo la leggenda metropolitana secondo cui il film ha tratto ispirazione da Civita di Bagnoregio, la cosiddetta «città che muore», nei pressi di Viterbo. Ma appunto si tratta solo di una leggenda metropolitana che per un po’ è apparsa anche su Wikipedia per poi tornare nei dimenticatoio, com’è giusto che sia per le informazioni che, seppur suggestive, non sono verificate.

La questione dell’identificazione

Che Luca sia ambientato in Italia corrisponde a una delle tendenze del pubblico al cinema negli ultimi anni. Stiamo facendo un discorso più generale, che ha a che fare con pellicole non necessariamente d’animazione, ma con attori in carne e ossa. Negli ultimi venti anni sono sempre più le produzioni che vengono girate in luoghi peculiari del Belpaese, che poi diventano delle vere e proprie mete turistiche. Tuttavia uno degli effetti del fenomeno è decisamente più immediato: il pubblico può trovare identificazione nei film a cui assiste, riconoscendone i luoghi. La conseguenza? Sempre più produzioni internazionali, da Hollywood a Bollywood, investono nelle riprese in Italia, dove c’è uno zoccolo duro di spettatori nei cinema, per i propri film. E ora anche il mondo internazionale delle scene animate inizia a provare interesse per lo Stivale.