L'ultimo abbraccio alla figlia morta e 5 storie di cuori in attesa di trapianto

L'ultimo abbraccio alla figlia morta e 5 storie di cuori in attesa di trapianto
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Raccontare la morte di un bambino è forse il compito più gravoso e pesante, in quanto vivere la perdita di un figlio è un’esperienza di strazio e dolore senza fine, che non può essere né capita, né immaginata se non la si è mai provata.

Per questo il gesto di Kristi e Justin, due giovani genitori di Nashville, può essere considerato non solo davvero estremamente coraggioso, ma anche ammirevole: la coppia ha accettato di immortalare il momento in cui ha salutato per l’ultima volta la loro piccola Adalynn, volata via a soli due anni perché il suo cuoricino, che aspettava da tempo il trapianto, un bruttissimo giorno ha deciso che non ce la faceva più a vivere nell’attesa, e ha smesso di battere.

Adalynn, come fa sapere la versione online del Mirror, era nata con un difetto cardiaco congenito (Chd), che aveva richiesto l’installazione, da parte dei medici, di un dispositivo di assistenza ventricolare (Lvad). In attesa che un nuovo cuore arrivasse a battere nel petto della piccola, terzogenita della famiglia. Purtroppo, sembra che a uccidere Adalynn sia stato un coagulo di sangue che avrebbe raggiunto il cervello, provocando alla bambina danni cerebrali estremamente gravi, tanto da compromettere il trapianto.

Pur nell’inconsolabile sofferenza della tragedia che li ha travolti, Kristi e Justin hanno accettato che la fotografa Suha Dabit, mamma di una bambina che ha subito un trapianto di cuore, immortalasse il loro ultimo saluto e condividesse le immagini sulla sua pagina Facebook World of broken hearts, che raccoglie tante altre storie di bambini nati con un difetto cardiaco congenito.

Ogni giorno, si legge nell’immagine di copertina della pagina social, 20 persone muoiono nell’attesa di un trapianto, 2000 sono i bambini sotto i 18 anni di età che sono in lista di attesa per riceverlo. World of broken hearts racconta le storie di tanti piccoli “cuori spezzati” che ce l’hanno fatta, con coraggio, tenacia e attaccamento alla vita, ma anche di altri, come Adalynn, che hanno smesso di combattere e se ne sono andati.

Le immagini della piccola abbracciata dai genitori e dai fratellini colpiscono come un pugno allo stomaco, ma Kristi e Justin hanno voluto mostrare il loro dolore proprio per sensibilizzare le persone sul tema delle anomalie cardiache e anche della donazione degli organi. Sono foto di  fronte a cui non si può restare impassibili, ma che forse potranno aiutare tanti altri piccoli come Adalynn, che con fiducia aspettano non un giocattolo nuovo, ma un cuore. Che possa permettere loro di crescere, correre e giocare come tutti i bambini meritano. Di vivere, insomma.