Maya Gabeira, la più brava di tutti e tutte sulla cresta dell'onda più alta
Maya Gabeira è senza dubbio la surfista più forte e vincente di sempre. Vanta il record dell'onda più alta cavalcata nel 2020, e una vita assolutamente avventurosa.
Maya Gabeira è senza dubbio la surfista più forte e vincente di sempre. Vanta il record dell'onda più alta cavalcata nel 2020, e una vita assolutamente avventurosa.
Che cosa possiamo fare per far capire a quelle persone (poche, per fortuna) ancora convinte che ci siano sport “da uomini” e sport “da donne” che forse farebbero prendere a prendere in considerazione l’idea di cambiare la loro prospettiva?
Sicuramente raccontare loro la storia di Maya Gabeira, senza alcun dubbio la più grande surfista di sempre; non fra le donne, ma proprio a livello generale, fra tutti e tutte coloro che praticano questa disciplina ad alto tasso di adrenalina e di rischio.
Classe 1987, Maya vanta record impressionanti e una vita che definire avventurosa non rende bene l’idea; nata a Rio de Janeiro da Fernando, fra i membri fondatori del Partito Verde nonché ex membro di un gruppo di guerriglia responsabile del rapimento dell’ambasciatore americano in Brasile, Charles Elbrick, nel 1969, e da Yamê Reis, famosa stilista brasiliana, Gabeira inizia ad appassionarsi al surf da ragazzina, appena quindicenne, e nello stesso momento comincia subito a gareggiare.
Il talento c’è, la passione pure, e i primi traguardi importanti non tardano ad arrivare: Maya vince un campionato mondiale dopo l’altro, inanellando vittorie in luoghi ostici come Mavericks, Waimea, Todos Santos e i “Dungeons” infestati dagli squali, nel Sudafrica. Ben presto il titolo di surfista donna più forte del mondo è suo, ma Maya non si ferma, neppure quando, nel 2013, un incidente sulla sua tavola rischia di farla morire annegata.
Bisogna aspettare settembre del 2020 perché le venga dato l’XXL Biggest Wave Award per aver surfato l’onda più grande dell’anno, merito riconosciuto anche dal Guinness dei Primati, che sancisce che con i suoi 73,5 piedi, ovvero 22,5 metri, quella è l’onda più grande mai cavalcata da una donna, e anche quella più alta domata in generale quell’anno.
Tutto avviene a febbraio, a Nazaré, suggestivo villaggio di pescatori sull’Estremadura portoghese bagnato dall’Atlantico; Maya Gabeira supera il suo precedente record personale, stabilito nel gennaio del 2018, di 20,7 metri, e anche quello maschile stabilito nel 2020 dallo statunitense Kai Lenny (un metro in più), ma la sua premiazione viene accompagnata da immancabili polemiche, perché la categoria femminile viene annunciata con quattro settimane di ritardo rispetto a quella maschile, nonostante le evidenti misure superiori raggiunte dall’atleta brasiliana.
Segno inequivocabile che la strada per togliere un po’ quell’aria di scetticismo dagli appassionati dello sport e smettere di far storcere il naso agli uomini, convinti di avere l’egemonia assoluta nella disciplina, sia ancora piuttosto lunga. Se volete vedere il video dell’onda cavalcata da Maya, lo trovate qui.
La vita di Maya, però, è davvero romanzesca, e vale la pena raccontarla; lo abbiamo fatto in gallery.
Il padre di Maya, Fernando Gabeira, oltre che fondatore del Partito Verde ha fatto parte del movimento socialista rivoluzionario 8 Ottobre, che si è reso artefice, fra le altre cose, del sequestro dell’ambasciatore USA in Brasile, Charles Burke Elbrick.
Arrestato nel 1970, viene ferito nel corso di una sparatoria durante un tentativo di evasione, per finire poi liberato nell’ambito di uno scambio tra 39 detenuti, in carcere per reati politici, e l’ambasciatore tedesco Ehrenfried von Holleben. Viene però costretto all’esilio, e potrà rientrare in Brasile solo pochi anni prima della fine della dittatura nota come regime dei Gorillas. Maya, così come la sorella Tami, è frutto del secondo matrimonio dell’uomo con la stilista Yamê Reis (poi terminato).
Il 28 ottobre 2013 Maya esce a surfare assieme al connazionale Carlos Bunge, esperto surfista classe 1967, con cui ha solcato il mare diverse volte, a Nazaré, in Portogallo, molto famosa per le sue onde incredibili. Un’onda la coglie impreparata, la sbalza dalla tavola e le provoca la frattura della caviglia destra.
Carlos non riesce più a vederla per cinque, lunghi minuti.
Un addetto al salvataggio ha provato due volte ad agganciarla, ma Maya era senza forze, e lui stesso rischiava di essere travolto dalle onde. È stato proprio Carlos, alla fine, a recuperarla, riuscendo a riportarla a riva, dove viene rianimata.
È successo così in fretta – ha ricordato successivamente Maya – È stata sicuramente l’onda più grande che abbia mai visto. Ho avuto questa sensazione di incredibile tristezza, ho pensato solo: ‘Ecco, morirò. Non ci sarà un lieto fine’.
Maya dichiara di averlo sperimentato:
La maggior parte lo ha fatto prima o poi. Ma devi solo andare avanti, rompere quelle barriere e mostrare a tutti che le donne meritano di stare in qualsiasi settore desiderino. Ma le cose stanno migliorando, nella società nel suo insieme. Le persone sono più consapevoli. Voglio dire, ne stiamo parlando, giusto?
Maya non ha vinto solo una volta il XXL Big Wave Awards, avendolo guadagnato in passato altre cinque volte, nel 2007, 2008, 2009, 2010 e 2012.
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