Milena Vukotic: “Ho scoperto di essere bella, non solo la Pina di Fantozzi”

Milena Vukotic: “Ho scoperto di essere bella, non solo la Pina di Fantozzi”
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Impossibile guardarla e non ripensare ai tantissimi film di Paolo Villaggio, dove con due chignon ai lati della testa o altre improponibili acconciature – ricordate la pettinatura a schiaffo? – interpretava la fedele moglie di Fantozzi. Oggi Milena Vukotic vuole però sciogliersi dal ruolo di “bruttina” a cui il cinema l’aveva relegata nel dare vita a Pina Fantozzi. Da qualche settimana è diventata una delle protagoniste di Ballando con le stelle, il talent show di ballo condotto da Milly Carlucci su Rai1.

E proprio lei, la dimessa Pina sempre con il grembiule addosso, indaffarata in qualche faccenda domestica, si è lanciata sul palco mostrando un volto completamente inedito al pubblico. Milena, che il prossimo 23 aprile 2019 compirà 84 anni, sfoggia un fisico invidiabile, scolpito proprio grazie alla sua passione per la danza. E l’età non sembra farsi minimamente sentire, per lei. Al fianco di Simone Di Pasquale, ballerino professionista, ha saputo rimettere tutti gli altri concorrenti al loro posto.

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In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la Vukotic ha affrontato proprio il tema di quel ribaltamento di prospettiva che ha lasciato di stucco il pubblico. Abituati a vederla goffa e un po’ impacciata, sicuramente non una vamp che spicca per il suo aspetto fisico, siamo rimasti stupiti nello scoprire l’immensa grazia che ha saputo mostrare sul palco, e la sua invidiabile bellezza di donna che porta magnificamente i suoi quasi 84 anni.

“Ho sempre interpretato mogli e fidanzatine disgraziate, zitelle… Personaggi che ho sempre curato con felicità, cercando di renderli veri. Avendo un fisico che non corrisponde a certi schemi di bellezza, forse era inevitabile. Ricordo un mio incontro con Renato Castellani. Mi disse: ‘Ma lei cosa vuole fare? Il cinema? Bisogna essere o belle come Gina Lollobrigida o avere una tipologia marcata come Anna Magnani: lei non ha una cosa e nemmeno l’altra, le consiglio di lasciar perdere’. Anni dopo mi volle per un suo film: non se ne ricordava. Certo, vedersi affidare sempre certi ruoli, un po’ ti segna”.

Milena Vukotic ha poi accennato a un aneddoto particolare:

“Ad esempio, quando Lattuada mi scelse per Venga a prendere il caffè da noi. Io, Angela Goodwin e Francesca Romana Coluzzi dovevamo essere tre emblemi della bruttezza. A una avevano dovuto mettere una cosa in bocca, all’altra deformavano il viso con il trucco… a me, invece, non avevano fatto niente: andavo bene così”.

Oggi, Milena ribalta i ruoli e si mostra per quella che è davvero: una donna affascinante, dal portamento incredibilmente aggraziato e, soprattutto, ben lontana dallo stereotipo della “brutta” dei film anni ’70 e ’80.

“[Sentirmi dire che sono bella] mi fa sorridere. L’età c’è, ma è bello festeggiare l’essere in vita. Riguardo al fisico, penso sia la danza ad avermi aiutata, chissà. Mi tengo stretta queste belle parole”.

E di quei ruoli che ha interpretato non rinnega niente:

“Tornassi indietro, non cambierei nulla. Non ho rimpianti, visto come è andata. Sempre Fellini mi diede un consiglio che per me resta importante: nei limiti della decenza, bisogna fare tutto”.