Millie Bobby Brown, lo sfogo in lacrime e la voglia di cambiare le cose
17 anni, bella, ricca e famosa. Ma questo non mette la giovane star di Stranger Things Millie Bobby Brown al riparo da insulti e bullismo, come ha raccontato tra le lacrime.
17 anni, bella, ricca e famosa. Ma questo non mette la giovane star di Stranger Things Millie Bobby Brown al riparo da insulti e bullismo, come ha raccontato tra le lacrime.
Benché qualcuno pensi il contrario, dev’essere tutt’altro che facile avere diciassette anni e dover gestire la fama. Viste da fuori, forse, le baby star hanno tutto ciò che le rende invidiabili agli occhi del mondo: belli, giovani, famosi e ricchissimi. Eppure, i tantissimi casi di celebrity precipitate in un vero e proprio baratro per il successo raggiunto in età precoce, da Drew Barrymore a Corey Feldman, testimoniano che non sia sempre oro quel che luccica, e che la pressione che questi giovanissimi hanno su di sé è tanto intensa che non sempre è facile reggerla.
Millie Bobby Brown non fa eccezione: la star di Stranger Things è sicuramente una giovane donna con le idee chiare, che ha già prodotto un film, Enola Holmes, lanciato una linea di make up e di occhiali, ma allo stesso tempo spesso qualcuno sembra dimenticarsi del fatto che si parli comunque di una ragazza di appena diciassette anni, con delle fragilità e, sotto alcuni aspetti, un’immaturità assolutamente normali.
È stata ipersessualizzata, cosa già odiosa di per sé, e trattata come un oggetto sexy – vedasi le proposte di alcuni giornali per delle copertine più “osé”, o il fatto di essere stata inserita, a soli 14 anni, tra le 13 donne più sexy della tv americana -, come se si volesse privarla della sua adolescenza anzitempo; oltre a ciò, come spesso capita ai vip, viene vista dai fan solo come un “personaggio”, privato in quanto tale di una propria intimità.
Il risultato di questa iperpressione è stato uno sfogo accorato, pubblicato sui social, durante il quale Millie ha spiegato proprio quanto la facesse soffrire il fatto di essere considerata solo come un personaggio pubblico e non più come una persona. La ragazza, in particolare, ha parlato di un episodio che l’ha ferita.
millie bobby brown just posted on her instastory talking about how once again people forget that celebrities ARE human beings. no matter who they are you have to respect them and be kind, making someone uncomfortable it’s not cool. pic.twitter.com/76y1gEafmY
— thay 🦙🌵 (@beingamaguire) November 30, 2020
Il fatto è avvenuto mentre la giovane attrice faceva shopping con la madre in un centro commerciale, e una fan le si è avvicinata chiedendole un video, che lei ha rifiutato.
Perché qualcuno dovrebbe volere un video di me? Neanche di entrambe, soltanto di me! Se non voglio essere ripresa, non devo giustificarmi. È qualcosa che non deve accadere. Stavo pagando e lei mi è passato di fianco, riprendendomi ancora. Le ho detto ‘Sono un essere umano’. Lei ha risposto ‘Vuol dire che non posso fare video di un essere umano?’. No! Se io ti ho chiesto di non farlo!
Le persone che cercano di superare i limiti mi fanno infuriare. Vorrei soltanto che fossero tutti più rispettosi. Sto ancora provando a raccapezzarmi in tutto questo, con la faccenda della fama. È qualcosa di travolgente. Dov’è il mio diritto di dire ‘No!’?. Questo video serve per dirvi che dovete mostrare più rispetto per gli altri. Non importa chi sono e cosa fanno.
Non è la sola cosa che ha fatto soffrire Millie; poco tempo fa ha deciso di cancellare il suo account Tik Tok, affermando, in una successiva storia Instagram, che la sola cosa importante era circondarsi di cose positive.
Millie Bobby Brown deleted her TikTok and posted this. pic.twitter.com/svqV6O4NWZ
— Millie Bobby Brown Updates (@milliesources) November 29, 2020
Ho capito che circondarsi di energie positive è il miglior modo per vivere felici. Basta odio, solo amore. Ricordatevi di essere gentili.
Per qualcuno il riferimento era, piuttosto chiaro, al cyberbullismo di cui è stata vittima dopo che Ava Dilorenzo, amica di un altro dei protagonisti di ST, Noah Schnapp, ha pubblicato un video in cui accusava l’attrice di essere omofoba. Poco importa che quel video sia successivamente stato cancellato e che DiLorenzo si sia scusata, Millie Bobby Brown è stata letteralmente investita da invettive e messaggi d’odio del tutto immotivati. Di bullismo la ragazza aveva parlato anche nel 2020, il giorno del suo sedicesimo compleanno, in un post.
Il nostro mondo – si legge nel post – ha bisogno di gentilezza e supporto affinché noi adolescenti possiamo crescere e avere successo. Gli ultimi anni non sono stati facili, lo ammetto. Ci sono momenti in cui mi sento frustrata per l’imprecisione, i commenti inappropriati, la sessualizzazione e gli insulti inutili che alla fine hanno portato a dolore e insicurezza in me. Ma non sarò mai sconfitta. Continuerò a fare ciò che amo e a diffondere il messaggio per essere parte del cambiamento.
Concentriamoci su ciò che deve cambiare e spero che questo video vi informi sulle cose che accadono dietro le quinte dei titoli e delle luci lampeggianti.
Non preoccupatevi, troverò sempre un modo per sorridere.
Millie Bobby Brown, nonostante la giovane età, ha carattere, ma ciò non significa che tutto le scivoli addosso. Idem dicasi per ogni altra celebrity che diventa bersaglio di haters e leoni da tastiera: essere un personaggio noto, famoso, di successo, e ricco, non significa dover accettare di essere “disumanizzati” ed essere privati di una propria sfera intima. Tantomeno, significa che noi abbiamo il diritto di insultarli gratuitamente, solo perché i social ci danno la possibilità di poter comunicare con loro.
Sfogliate la gallery per scoprire altro su Millie Bobby Brown.
Cerco di amarmi un po’ di più ogni giorno – ha detto a Elle – Prima cominci meglio è.
Se sei timida non diventi sicura di te all’improvviso. Per qualcuno, prendere posizione può voler semplicemente dire avere il coraggio di esprimere la sua opinione o abbracciare le sue stranezze. Ci sono così tante persone incredibili là fuori che si distinguono in un modo o nell’altro.
Nel 2019 ha raccontato:
Non è capitato tutto all’improvviso come potrebbe sembrare. Quella serie [Stranger Things, ndr.] è stata davvero un colpo di fortuna, arrivato dopo due anni di lavoro senza sosta: spot pubblicitari, audizioni su audizioni… Vivevamo a una trentina di minuti da Los Angeles: andare avanti e indietro con l’auto era costoso, per cui mio padre mi aiutava a provare la scena per il provino e, se non ricordavo tutte le battute, non mi ci accompagnava neppure, per evitare di buttare via i soldi. In realtà, ero sempre preparata, ma mi scartavano perché ero inglese. Per questo, a un certo punto, ho deciso che avrei fatto finta di essere americana: appena ottenuto il ruolo, ricominciavo a parlare con il mio accento britannico. Mi guardavano sbalorditi e io: ‘Troppo tardi, il contratto è firmato!’
Nel 2020 ha disegnato, con Vogue Eyewear, una capsule di occhiali da sole e da vista.
Ha inoltre ideato Florence by Mills, una linea cosmetica.
Nel 2018 ha iniziato la sua collaborazione per realizzre una serie di film incentrati su Enola Holmes, giovane detective e sorella minore del celebre Sherlock Holmes, in un’idea basata sui romanzi della scrittrice statunitense Nancy Springer. Ha anche prodotto il primo film, uscito nel 2020, diventando la più giovane produttrice.
A Hollywood – precisa lei – magari ce ne sono di più piccole di me in qualche altra parte del mondo.
Si discute molto sull’ipersessualizzazione cui sarebbe esposta l’attrice. Nel 2018 ha fatto scalpore l’abito indossato per i Golden Globe, perché ritenuto troppo adulto.
Durante un’intervista con Variety Millie ha ammesso di aver ricevuto richieste da numerosi magazine a “scoprirsi un po'”, o per indossare crop top durante uno shooting:
Gli ho sempre detto no, non ancora. Lo farò quando avrò 18 anni.
È entrata anche nella classifica delle 13 donne più sexy della tv americana, a soli 14 anni.
Terzogenita di quattro figli, Millie è nata a Marbella, in Spagna, da genitori britannici che all’epoca gestivano un ristorante. Si è poi trasferita con la famiglia a Bournemouth, nel Regno Unito, quindi a Orlando, negli Stati Uniti, dove ha iniziato a frequentare una scuola di recitazione, venendo notata da un agente. Il suo primo ruolo è quello di Alice (da bambina) in un paio di episodi della serie televisiva C’era una volta nel Paese delle Meraviglie (Once Upon a Time in Wonderland), nel 2013.
È apparsa anche in NCIS – Unità anticrimine, Modern Family (nel ruolo di Lizzie) e Grey’s Anatomy.
È però il personaggio di Undici che la consacra, ruolo per cui viene scelta nel 2015. Millie viene nominata al Premio Emmy e agli Screen Actors Guild Award.
Al cinema, oltre che in Enola Holmes, Millie ha recitato nei due film di Godzilla.
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