Harry Brant, socialite, influencer e modello, è stato trovato morto a 24 anni lo scorso 17 gennaio, a causa di un’overdose accidentale di farmaci.

Figlio della super top model degli anni Novanta Stephanie Seymour e dell’industriale, editore e collezionista d’arte Peter M. Brant, Harry lottava contro la dipendenza da anni. Questa è la dichiarazione che la famiglia ha reso al New York times:

Saremo per sempre rattristati dal fatto che la sua vita sia stata stroncata da questo devastante disturbo. Ha ottenuto molto nei suoi 24 anni, ma non avremo mai la possibilità di vedere quanto altro Harry avrebbe potuto fare. Harry non era solo nostro figlio. Era anche un fratello meraviglioso, un nipote affettuoso, uno zio preferito e un amico premuroso. Era un’anima creativa, amorevole e potente che ha portato luce nel cuore di tante persone. Era veramente una bella persona dentro e fuori.

Anima creativa e poliedrica, Harry, cresciuto in un ambiente stimolante e privilegiato, ha mosso sin da giovanissimo i suoi primi passi nel mondo della moda e dell’arte, sviluppando sin da subito una personalità e uno sguardo non convenzionale e all’avanguardia. Ben lontano dall’essere il solito “figlio di”, personalità forte e dal carisma ipnotico, qualità che gli valsero l’appellativo di Piccolo Principe Fauntleroy, Harry ha messo al servizio dell’industria della moda e dell’editoria il suo talento cristallino e un linguaggio alternativo e libero, che sfidava le convezioni.

Editoralista giovanissimo per la rivista del padre Interview, modello dallo stile genderless – ha sfilato per Blamain e posato per Italian Vogue, tra gli altri – nel 2015 fonda con il fratello, Peter Brant II, una linea di make-up unisex in collaborazione con MAC, la MAC Brant Brothers.

Con il suo stile anticonformista e fluido ha oltrepassato i confini degli stereotipi di genere – “Il genere binario è noioso”, diceva – contribuendo a ridefinire il linguaggio dell’estetica moderna in un’ottica di libertà e creatività senza limiti.

Personalità tormentata e fragile, Harry, stando a quando riportano i genitori, avrebbe dovuto entrare in un nuovo centro di riabilitazione per tossicodipendenti, e sperava di tornare a svolgere un ruolo più importante nel lato creativo della rivista Interview.

Ecco nella gallery che segue la storia e la carriera del giovane socialite dal genio creativo che ha sfidato le convenzioni.

È morto a 24 anni Harry Brant, anima creativa e fragile
Fonte: dal web
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