Se Barbie è da sempre la bambola più amata dai bambini, con la pandemia di Covid le sue vendite sono addirittura schizzate alle stelle; complice il lockdown e le lunghe ore da passare chiusi in casa, infatti, Mattel ha registrato un’incredibile aumento alla voce “acquisti”, con un incremento delle vendite del 29% solo nel periodo compreso tra la fine dell’estate e ottobre 2020, ovvero la migliore performance da almeno vent’anni.

Ovviamente la ragione di questa improvvisa richiesta di Barbie è da ricercarsi proprio nell’isolamento, cui sono stati giocoforza obbligati anche i bambini, con i genitori che hanno necessariamente dovuto trovare dei modi divertenti e piacevoli per far trascorrere ai figli giornate intere a casa. Anche Hot Wheels – la frangia Mattel dedicata alle automobili giocattolo e alla piste -, per intenderci, ha registrato un aumento del 6%, così come, in generale, giochi, action figures e set di costruzioni hanno incassato un +14% alla voce “vendite”.

Se all’inizio del 2020 i rivenditori erano partiti con il piede sbagliato, trovandosi con un eccesso di giocattoli dopo una stagione delle vacanze natalizie piuttosto deludente, nei mesi successivi hanno pareggiato il disavanzo, anzi hanno persino aggiunto ordini. A contribuire all’impennata delle vendite per Barbie, ovviamente, anche l’uscita del film Barbie Princess, distribuito da Netflix a settembre, che ha ulteriormente aumentato le vendite della famosa bambola creata nel 1959 da Ruth Handler, addirittura del 50%.

Inutile dire che una delle grandi capacità di Barbie è sempre stata quella di sapersi adattare agli stili e ai trend in voga nel momento; non è un caso se, a distanza di 61 anni dalla sua nascita, è ancora la bambola preferita dai bambini di tutto il mondo. Negli anni Mattel ha infatti saputo perfettamente rinnovare il suo stile e il suo look, adattandola e rendendola sempre più vicina alle persone reali, con corpi e tonalità di pelle diverse, fino a realizzare modelli con disabilità, con vitiligine, in nome di una inclusione sempre crescente e che riguardasse proprio tutti.

“Abbiamo una nuova generazione di mamme che non sono attaccate all’immagine stereotipata di Barbie – ha spiegato il consulente Richard Gottlieb – e Mattel ha cambiato l’immagine della bambola, smettendo di raffigurarla come qualcuno di sopra le righe, con una figura e uno stile di vita impossibili”.

Del resto, il motto stesso di Ruth Andler, che ideò la bambola ispirandosi a sua figlia Barbara, è sempre stato:

La mia intera filosofia riguardo a Barbie si basa sul fatto che, attraverso la bambola, le bambine possono essere tutto ciò che desiderano.  Barbie ha sempre rappresentato la possibilità di scegliere per le donne.

E non è quindi un caso se, ogni anno, escano modelli sempre diversi, che si ispirano a varie figure professionali o a personaggi famosi, ad esempio, perché lo scopo di Barbie, in fondo, è sempre stato solo uno: far sognare, anche in tempi duri come questo, tutte le bambine e i bambini.

Sfogliate la gallery per scoprire i nuovi modelli di Barbie.

Perché con la pandemia si vendono molte più Barbie
Fonte: https://barbie.mattel.com/
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