Pingu torna in tv in una veste tutta nuova: 5 curiosità sul pinguino borbottone
Molti di noi lo hanno amato da bambini, e adesso Pingu, il dolce pinguino in plastilina, sta per tornare in tv con dei nuovi episodi. Segnatevi la data!
Molti di noi lo hanno amato da bambini, e adesso Pingu, il dolce pinguino in plastilina, sta per tornare in tv con dei nuovi episodi. Segnatevi la data!
Fra i tanti cartoni animati che hanno accompagnato l’infanzia di chi è cresciuto negli anni ’90, molti di noi ricorderanno con piacere anche una serie realizzata non con disegni, ma con la tecnica del claymation, ovvero plastilina in stop-motion.
Parliamo di Pingu, il simpaticissimo pinguino che si esprimeva con un linguaggio incomprensibile e trascorreva le sue giornate al Polo Sud fra capricci, scherzi e giochi con la sorellina Pinga e altre marachelle in compagnia dell’amico foca, Robby. Pingu è un vero e proprio mito per tanti bambini, oggi adulti, cresciuti guardando le sue simpaticissime avventure tutte le mattine.
Bene, la grande notizia è che il dolce pinguino ideato da Otmar Gutmann sta per tornare, stavolta non in plastilina, ma in una rinnovatissima e inedita versione 3D che, però, replica alla perfezione la tecnica del claymation. L’appuntamento è fissato a partire dal 31 dicembre su Cartoonito, canale 46 del digitale terrestre, alle 18:00. Siamo sicure che anche le mamme e i papà dei più piccoli non vedono l’ora di ritrovare il fantastico Pingu e la sua meravigliosa famiglia di pinguini.
Che ne pensate invece della nuova versione con grafica 3D? Riuscirà a conquistarvi il cuore oppure resterete fedeli all’originale? Naturalmente non possiamo che aspettare la fine dell’anno per saperlo; nel frattempo, però, forse potremmo svelarvi qualche particolare curiosità sulla serie, nella nostra gallery…
Ricorderà molto l’originale in plastilina, ma la nuova serie di Pingu sarà realizzata con grafica 3D.
Ideato nella Svizzera italiana e scritto dal regista tedesco Otmar Gutmann, Pingu è stato trasmesso per la prima volta in televisione il 7 marzo del 1990.
Pingu non è affatto muto, ma in realtà… borbotta. Il suo linguaggio è definito Gibberish (qualche volta anche Jibberish, ovvero “Borbottio, senza senso”), e in italiano si può trovare una sua corrispondenza nel Grammelot, portato alla ribalta da Dario Fo.
Dalla serie è stato tratto un sequel chiamato Pingu in the City, in cui la famiglia di Pingu si trasferisce dal villaggio alla città dove le persone svolgono lavori diversi. Lo studio Polygon che lo ha ideato ha deciso di usare la tecnica delle immagini generate al computer (CGI) invece di usare il classico stile di claymation.
Ci sono 104 episodi della durata di cinque minuti l’uno, scritti da Jean Pierre Terribile e diretti ed animati da Gutmann al Trickfilmstudio in Svizzera. Altre produzioni in claymation famose? Su tutte Wallace e Gromit, o Galline in fuga.
Uno speciale episodio di venticinque minuti, Pingu – Un matrimonio speciale, è stato prodotto nel 1997 e ha per protagonista una famiglia di pinguini verdi. In Italia questo episodio è stato inserito nel DVD Giochiamo con Pingu.
Tra il 2004 e il 2006 la BBC ha prodotto altri 52 episodi, portando il totale a 157.
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