Workin' Moms: “Sii una mamma come se non lavorassi, e lavora come se non avessi figli”
La serie tv canadese, giunta alla sua quarta stagione, spinge sul delicato tema del ritorno al lavoro di una donna dopo aver avuto un figlio.
La serie tv canadese, giunta alla sua quarta stagione, spinge sul delicato tema del ritorno al lavoro di una donna dopo aver avuto un figlio.
Nove mesi di gravidanza, lunghe ore di sofferenza per il parto, e poi i primi giorni di maternità passati nel tentativo – a volte frustrante – di capire come funzioni quel fagottino che ora stringiamo tra le braccia. Diventare mamme non è un percorso semplice, ma può diventare una vera e propria corsa a ostacoli quando si tratta di conciliare i bisogni del proprio bebè e la necessità di tornare al lavoro.
In televisione a volte sembra così facile: si vedono donne pronte a riprendere in mano la propria vita, riuscendo a fare contemporaneamente da mamma, moglie e lavoratrice perfetta senza perdere mai un colpo. Un modello femminile che in realtà non rispecchia la maggior parte delle donne che, nei mesi seguenti alla nascita del loro bambino, si sentono spesso disorientate e sotto pressione.
Nel mondo patinato dei film e delle serie tv, quello che passa è un messaggio sbagliato che rischia di gettare nello sconforto molte neomamme. Le protagoniste sono, per la maggior parte delle volte, quasi delle eroine che si destreggiano perfettamente tra l’accudire il proprio bebè e il gestire la carriera lavorativa, senza naturalmente dimenticare una casa in perfette condizioni e una vita di coppia soddisfacente.
La realtà, molto più frequentemente, vede mamme stanchissime per il poco sonno, che talvolta si sentono inadeguate nel loro nuovo ruolo di genitrici, e che si trovano a combattere con il senso di colpa per dover lasciare il loro bambino e tornare al lavoro. O ancora, mamme che sono ben felici di riprendere in mano la propria carriera, dovendo però giostrarsi in imprese quasi impossibili per concedere al loro bebè tutto ciò di cui ha bisogno. Per non parlare poi delle faccende di casa da sbrigare: tutto sempre in ordine e pulizia impeccabile. E, in tutto questo, la vita di coppia spesso ci rimette.
La serie tv canadese Workin’ Moms ha ribaltato la visione della neomamma perfetta, affrontando il lato più oscuro della genitorialità. Quello che vede donne in crisi davanti alla scelta di rimanere a casa con i figli o tornare a lavorare, donne che affrontano i nuovi equilibri di coppia tra alti e bassi. E poi, donne che mostrano il loro lato più fragile e le loro debolezze, ma anche un po’ di – sano – egoismo quando si concedono un momento per loro, chiudendo fuori il mondo.
Insomma, un viaggio nudo e crudo in quella che è la vera maternità, non quella patinata che Hollywood ci ha sempre mostrato. Un viaggio che affronta anche temi delicati come la depressione post-partum, della quale si parla ancora troppo poco. Workin’ Moms è una serie tv che dovremmo proprio vedere tutti, per esplorare gli abissi e non solo le gioie di essere mamma.
Nella nostra gallery abbiamo raccolto qualche curiosità sulla serie tv canadese:
La serie tv Workin’ Moms è prodotta in Canada da un’idea di Catherine Reitman, che interpreta anche una delle protagoniste. La prima stagione è uscita nel 2017, mentre nl 2019 è arrivata in Italia sulla piattaforma Netflix.
Workin’ Moms racconta le (dis)avventure di quattro amiche canadesi alle prese con le difficoltà quotidiane di mamme lavoratrici. Un occhio spietato su quella che è la realtà delle cose, dove una volta tanto a essere mostrata non è una maternità patinata.
Le quattro protagoniste (che in realtà sono cinque, visto che una delle coppie è formata da due lesbiche) sono tutte mamme alle prese con piccole e grandi sfide: come conciliare i serrati ritmi lavorativi con le esigenze di un bebè? Come cercare di far capire al proprio partner quali sono i loro veri sentimenti? E perché a volte prendersi un momento di relax le fa sentire così in colpa?
La serie tv affronta in maniera spietata quelli che sono i problemi che molto spesso le donne si trovano davanti. Come per esempio la questione tiralatte: chiudersi nel bagno dell’ufficio per raccogliere il pasto del tuo bebè non è certo un’attività rilassante (soprattutto se ti sporchi la camicetta e devi tornare in riunione poco dopo).
Cosa succede alla relazione tra mamma e papà con la nascita di un bambino? Le varianti sono infinite, ma non è sempre tutto rose e fiori. Anzi, nei primi mesi ritrovare un po’ di intimità può essere molto difficile – anche perché il bambino si metterà a piangere nei momenti meno opportuni, lo sappiamo tutte.
Catherine Reitman è la sceneggiatrice e una delle protagoniste principali della serie tv. Interpreta Kate, e al suo fianco c’è il marito Nathan, che è il suo compagno di vita anche nella realtà. E siamo sicure che la sua esperienza da moglie e da mamma di due splendidi bambini sia stata di grande spunto per Workin’ Moms.
In un’intervista a Hollywoodlife, Catherine Reitman ha rivelato qualcosa in più sul suo progetto:
“Il giudizio è il punto cruciale di tutta la serie. Tutti veniamo giudicati, ma in particolare le donne e soprattutto le madri”.
Catherine ha confessato che l’idea per la serie tv le è arrivata quando, neomamma del suo primogenito, ha avuto l’ardire di confessare i suoi più oscuri pensieri (frutto di depressione post-partum) alle mamme di un gruppo di cui faceva parte. Per tutta risposta, ne è stata bruscamente allontanata, e ciò l’ha portata a riflettere su quanto stava accadendo.
Le prime tre stagioni di Workin’ Moms sono disponibili su Netflix, mentre il prossimo autunno dovrebbero arrivare i nuovi episodi.
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