Sono morte le gemelle Kessler. Insieme, come insieme hanno vissuto. Avevano 89 anni.

Alice ed Ellen Kessler, icone del varietà televisivo italiano, sono morte a 89 anni nella loro casa vicino a Monaco. Dalla fuga dalla DDR al trionfo in Rai, la loro storia resta una delle più luminose della tv del Novecento.

Sono morte nella loro abitazione di Grünwald, vicino a Monaco di Baviera. Avevano 89 anni e, secondo le prime ricostruzioni e ipotesi, avrebbero scelto il suicidio assistito. Alice ed Ellen Kessler, inseparabili da sempre – abitavano in due appartamenti collegati da una parete scorrevole – hanno condiviso anche l’ultimo passo.

Anni fa, Alice Kessler aveva raccontato a Bild:

«Io e Ellen vogliamo che le nostre ceneri vengano mescolate con quelle di nostra madre e possano essere conservate tutte e tre insieme».

Avevano lasciato questa disposizione nei testamenti e desideravano che con loro ci fossero anche le ceneri del cagnolino Yello.

Dalla DDR a Parigi, poi l’Italia: una fuga verso la libertà

La danza è entrata nelle loro vite da bambine. A undici anni erano già al Teatro dell’Opera di Lipsia, nel programma dedicato agli adolescenti.
A diciotto anni la fuga dall’allora DDR, Repubblica Democratica Tedesca, poi il trasferimento a Parigi, dove hanno vissuto dal 1955 al 1960, prima di scegliere definitivamente l’Italia.

Il loro arrivo nel nostro Paese è del gennaio 1961: un momento che cambierà la storia dello spettacolo italiano.

L’ascesa delle gemelle Alice ed Ellen Kessler: il trionfo del varietà firmato Falqui

In Italia, le Kessler trovano subito la loro scena ideale: il varietà televisivo.
Il primo grande successo è Giardino d’inverno, firmato da Antonello Falqui, con Gorni Kramer all’orchestra, le coreografie di Don Lurio, le guest star Henri Salvador e il Quartetto Cetra.

È in questo show che lanciano i brani Pollo e champagne e Concertino. È un trionfo.
La Rai non può perderle e le chiama per Studio Uno, dove cantano la sigla destinata a diventare un classico: Da-da-un-pa.

Le Kessler tra teatro, cinema e una fama che attraversa l’oceano

Dopo il successo televisivo, le gemelle portano il loro talento anche nel teatro, nel cinema e nel varietà teatrale.
Partecipano a film come Il giovedì di Dino Risi e I complessi accanto ad Alberto Sordi.
In teatro affrontano anche repertori più impegnati, recitando Brecht.

Negli Stati Uniti non sfondano davvero, ma la loro popolarità è tale che Life dedica loro una copertina.

Caroselli, sigle e lo scandalo delle gambe delle Kessler

Nella metà degli anni Sessanta sono le vedette assolute della tv.
Partecipano alla Biblioteca di Studio Uno; nella puntata sull’Odissea interpretano splendide sirene.
Nel 1965 tornano a Studio Uno, sempre dirette da Falqui, e cantano un’altra sigla indimenticabile: La notte è piccola.

Arrivano poi La prova del nove, Canzonissima, e numerosi 45 giri di successo.

Il vero scandalo? Alcuni caroselli per una marca di collant: le loro gambe, considerate troppo audaci per l’epoca, vengono “coperte” dalla Rai con pesanti calze scure in nylon.

Gli anni Settanta e il ritorno da attrici

Negli anni Settanta le apparizioni televisive si diradano.
Recitano in commedie musicali di Garinei e Giovannini e tornano in tv da attrici nel telefilm K2 + 1 di Luciano Emmer, accanto a Johnny Dorelli.

Nel 1974 sono ospiti d’onore di Milleluci, condotto da Mina e Raffaella Carrà.
Pochi mesi dopo posano per Playboy: è il numero che registra il picco massimo di vendite fino a quel momento.

Due icone che hanno lasciato un segno

Le gemelle Kessler sono state molto più di un fenomeno televisivo: hanno portato un’idea nuova di spettacolo, più internazionale, più coreografica; hanno incarnato un modello di donna moderna per l’Italia degli anni Sessanta; e hanno legato il loro nome a una stagione della tv irripetibile, quella del grande varietà in bianco e nero.

Con la loro scomparsa, se ne va un pezzo luminoso della storia della televisione italiana, ma resta un’eredità artistica che continua a dialogare con le generazioni successive.

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