Gemelle separate alla nascita per adozioni illegali, Ano Sartania e Tako Khvitia si ritrovano su TikTok

Per diciannove anni non hanno saputo nulla l’una dell’altra: si sono ritrovate grazie a un video TikTok. Ecco la storia delle due gemelle adottate illegalmente in Georgia.

Ano Sartania e Tako Khvitia, due gemelle adottate illegalmente in Georgia, hanno vissuto diciannove anni senza sapere l’una dell’altra. Le due ragazze, di 19 anni, hanno abitato infatti rispettivamente a Zugdidi, sulle coste del Mar Nero, e a Tbilisi, la capitale del Paese.

Entrambe ballerine, già a 11 anni si erano incontrate durante una gara di danza, nel corso della quale qualcuno aveva notato la loro somiglianza. Poi, nel 2021, un’amica di Sartania le aveva inviato un video TikTok nel quale appariva una ragazza identica a lei.

Sartania aveva quindi cercato la sua sosia tra i follower dell’account che aveva postato il video, senza successo. Infine, aveva postato lo screen su un gruppo Facebook, dove un’amica della gemella lo aveva visto e aveva messo in contatto le due, che si erano poco dopo incontrate nella capitale.

Le due sorelle erano nate il 20 giugno 2022 a Tbilisi, dove il padre, Gocha Gakharia, aveva rinnegato la paternità e la madre, Aza Shoni, era finita in coma dopo il parto. Le gemelle vennero quindi divise e vendute a due diverse famiglie, mentre alla madre fu riferito che le due piccole fossero morte.

Una storia già sentita altre volte: negli ultimi decenni dello scorso secolo, infatti, le adozioni illegali erano una pratica diffusa in Georgia. “Tutti erano coinvolti”, spiega a Repubblica Tamuna Museridze, fondatrice del gruppo Facebook Vedzeb, che aiuta le persone rimaste coinvolte dalle adozioni illegali a ritrovare le proprie famiglie biologiche.

Il primo caso risolto risale al 1981. Ci scrive un ragazzo, Gia, alla ricerca della madre biologica. La madre adottiva gli aveva svelato che l’aveva ottenuto dietro compenso da una ginecologa di un ospedale della capitale. Abbiamo trovato questa donna, l’abbiamo affrontata, le abbiamo detto che sapevamo tutto. Lei ha confessato”, ha raccontato Museridze.

Ma le adozioni non erano soltanto interne al Paese: sono tanti i bambini georgiani finiti in Europa e anche oltreoceano, negli Stati Uniti e in Canada. Secondo Vedzeb, le persone adottate illegalmente tra il 1950 e il 2006 sarebbero oltre 100mila. Nel settembre del 2022, l’organizzazione era stata convocata al ministero degli Interni georgiano. “Mi hanno comunicato di aver avviato un’indagine”, ha dichiarato la fondatrice. “Da allora non ne ho più saputo nulla”.

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