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Ascolta il Cuore Trapiantato del Suo Bimbo Morto: La Reazione della Mamma
A cura di Raffaella Mora - 2 Febbraio 2016 alle 19:42

Al di là delle “mere” tecniche scientifiche – per le quali comunque ringraziamo e ringrazieremo sempre la medicina – i trapianti d’organo celano dietro di sé enormi misteri, insondabili da chi non si trovi a vivere in quella situazione.
La situazione della famiglia del donatore, che vive lacerata tra la sofferenza per il proprio caro che non c’è più e l’orgoglio per il fatto che attraverso lui o lei possano vivere altre persone, magari bambini. La situazione della famiglia del ricevente, che non sarà mai abbastanza grata al destino che ha messo sulla loro strada quell’organo, alternando la gioia al senso di colpa perché la loro felicità è legata alla scomparsa di qualcun altro.
La situazione, infine, del ricevente, che sente di vivere grazie a qualcun altro, prova a vivere anche per quel qualcun altro, lo pensa, gli rende tributo. E sembra che tutto diventi ancora più profondo e toccante quando l’organo trapiantato è il cuore: la macchina della vita nonché forziere di emozioni, sensazioni e sentimenti. È il cuore che si agita, si divincola e accelera a dismisura quando siamo felici o abbiamo paura, che ci aiuta a capire quali sentimenti stiamo provando, che pompa il sangue nel nostro corpo in ogni istante.
Jordan Drake oggi ha quattro anni e da quasi tre vive con il cuore di Lukas, morto a sette mesi a causa degli abusi del compagno della baby sitter. La mamma di Lukas, Heather Clark, ha disposto la donazione dei piccoli organi del bimbo; il cuore è stato destinato appunto a Jordan.
Nei giorni scorsi, Heather ha sentito per la prima volta il battito del suo amato Lukas: il suo cuoricino nel frattempo è cresciuto insieme a Jordan. E le emozioni che hanno colto Heather sono state forti, intensissime, strazianti, impossibili da nascondere. E difficilmente immaginabili per chi sta fuori.
Parte della storia con tanto di fotografia è stata raccontata con toni emotivi ed empatici dalla pagina Facebook Donate Life Arizona.
In mezzo al dolore impensabile dovuto alla perdita di suo figlio Lukas, Heather ha preso una decisione che ha salvato tre vite. Jordan ha ricevuto il prezioso cuore di Lukas quando aveva solo 18 mesi. Ieri, Heather ha potuto sentire il battito cardiaco del suo bambino per la prima volta in quasi tre anni.
Heather, Jordan e sua madre, Esther Gonzalez, sono state filmate dalle telecamere di KDVR mentre si commuovevano, tra lacrime di dolore e gratitudine e abbracci reciprocamente a conferma che l’una è in grado di sentire cosa provi l’altra. E se un genitore può forse concepire cosa stiano provando queste mamme, ciascuna a suo modo, solo chi stia attraversando o abbia vissuto un’esperienza del genere può capire fino in fondo cosa significhi. Tanto più se la vicenda coinvolge un cucciolo di sette mesi volato in cielo in circostanze tanto tragiche, che pur hanno restituito vita e salute ad altri angioletti che sono ancora qui con noi. La stessa Esther, coinvolta in tutto e per tutto nella vicenda, ha detto tra lacrime di commozione, empatia e dolore: “Non riesco a credere che stia succedendo davvero”.

Anche la piccola e dolcissima Jordan – non riusciamo a immaginare cosa provi, ma sembra proprio che si renda conto dell’esperienza straordinaria che sta vivendo – ha voluto fare la sua parte. Ha regalato a Heather un orsacchiotto rosso coperto di cuoricini rosa che, una volta premuti, riproducono il suono di un battito cardiaco. Come fosse quello di Lukas. Com’è quello di Jordan. Come quello di ogni bimbo che ha donato il suo cuore, che in questo modo non ha mai smesso di battere.
Questo è il battito cardiaco di Lukas, ha spiegato la piccola, stringendo Heather tra le lacrime.
Heather, dal canto suo, ha appoggiato lo stetoscopio sul petto di Jordan e ha sentito il cuoricino del suo piccolo Lukas, che rivive in ogni battito e in ogni emozione di Jordan. La bambina ha poi voluto ascoltare il cuore di Heather, che per l’occasione ha portato con sé le foto del tenerissimo Lukas.

Fox 10 Phoenix ha spiegato che Jordan è nata con un difetto cardiaco congenito. Per quanto riguarda Lukas, invece, il fascicolo d’indagine per abuso su minore è ancora aperto.
Esther Gonzalez ha concluso il toccante incontro con queste parole:
Siamo una famiglia ora, siamo amiche, le nostre famiglie si sono ricongiunte.
Non abbiamo parole per commentare una storia al contempo tanto emozionante e straziante. Non possiamo che encomiare la forza e il coraggio di Heather e la capacità di comprensione e condivisione di Esther e della piccola Jordan.


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