Quando Daria Bignardi raccontò: "Ho avuto un tumore. La chemio fa schifo ma serve"

L'ex direttrice di Rai 3, Daria Bignardi, ha confidato di aver scoperto di avere un tumore "facendo una mammografia di controllo appena terminata l'ultima stagione delle Invasioni Barbariche". Anni difficili che ha superato con grande coraggio.

Daria Bignardi ha vissuto un periodo davvero duro, affrontato con la discrezione e la riservatezza che la contraddistinguono; ha infatti avuto il  tumore al seno, di cui ha deciso di parlare per la prima in un’intervista per Vanity Fair”, spiegando di essersi già sottoposta alla chemioterapia, di aver perso i capelli e di aver indossato anche la parrucca.

Il tutto risalirebbe al periodo in cui Daria era direttrice di Rai 3, e di aver scelto, solo in un secondo momento, di mostrarsi in pubblico con i capelli corti e grigi, look per cui è stata anche criticata da qualcuno, ovviamente ignaro del fatto che fosse reduce dalla chemio. La ex conduttrice del Grande Fratello ha confidato di aver scoperto di avere un tumore “facendo una mammografia di controllo appena terminata l’ultima stagione delle Invasioni Barbariche”, segno che la prevenzione ha consentito ai medici (che l’hanno avuta in cura) di intervenire tempestivamente, evitando il peggio. “Sei mesi dopo – continua Daria Bignardi – a una settimana dall’ultima chemioterapia“, è arrivata l’offerta della Rai a cui la conduttrice non ha voluto di certo rinunciare:

Mi è arrivata la proposta di Campo Dall’Orto per dirigere Rai Tre. Gli ho raccontato tutto. Mi ha chiesto soltanto: “Sei guarita?”. Gli ho risposto di sì. “Ti aspetto a Roma”, mi ha detto e io sono partita.

Daria Bignardi, senza peli sulla lingua, racconta quei giorni di dolore, di sofferenza: “La chemioterapia fa schifo ma serve. Curarsi o operarsi non è divertente”. Nessuno, tra l’altro, si era accorto della sua malattia, se non proprio per quei capelli corti, che hanno fatto “insospettire” i più attenti.

Il giorno della nomina (da direttrice, ndr), quando c’è stata la conferenza stampa a Roma, avevo la parrucca. L’ho portata per diversi mesi, era molto carina, capelli identici ai miei, anzi più belli. Poi andando avanti e indietro in continuazione tra Milano e Roma, a gestire ’sta parrucca, a un tratto, non ce l’ho fatta più. Un bel giorno l’ho tolta dalla sera alla mattina e mi sono presentata al lavoro con i capelli corti e grigi che stavano ricrescendo sotto. Ma non ho dato spiegazioni, tranne che ai miei vicedirettori, coi quali eravamo diventati amici.

A chi in questi anni l’ha criticata, la Bignardi ha risposto così:

Non mi hanno ferita, sono vaccinata. Chiunque compare, soprattutto oggi, è oggetto di una tale massa di critiche che non bisogna esserne toccati davvero. In alcuni casi, le assicuro, mi dispiaceva per loro. Mi preoccupavo che rimanessero male se avessero saputo del cancro. Sono materna. E quindi rompiscatole. Parlare pubblicamente della malattia in generale o della mia non mi interessa, ho superato una malattia seria, ma al tempo stesso molto comune. Si ammalano milioni di donne, a cui va tutto il mio affetto.

Proprio nello studio televisivo de Le Invasioni Barbariche, programma condotto egregiamente da Daria Bignardi, era stata ospitata Francesca Del Rosso, nota anche come Wondy e ritenuta emblema della lotta delle donne contro il tumore. Una persona coraggiosa che, poi, è morta a dicembre 2016. Donne che ci mettono la faccia e che raccontano in tv uno spaccato della loro vita privata. Così come è stato fatto da Nadia Toffa, l’inviata e conduttrice de Le Iene, morta dopo un calvario lungo un anno e mezzo nell’agosto del 2019.

Oggi Daria è tornata regolarmente al timone de L’assedio, che è ripreso a ottobre del 2020 dopo lo stop forzato a causa del lockdown, ed è uscita in libreria con Oggi faccio azzurro. Il cancro, per fortuna, è solo un lontano ricordo.

Oggi faccio azzurro

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