"Tutto quel che faccio è per il me 17enne": il cuore grande di Virgil Abloh

Si è spento a 41 anni Virgil Abloh, direttore creativo per la linea uomo di Louis Vuitton e fondatore di Off-White: "Virgil non era soltanto un designer geniale, ma anche un uomo con un’anima bellissima".

Il mondo della moda è sotto shock per la scomparsa di Virgil Abloh che, dopo aver combattuto in silenzio per due anni, è stato stroncato da un angiosarcoma cardiaco, una rara forma di tumore molto aggressiva.

Ad annunciare la scomparsa dello stilista è stata la famiglia con un post su Instagram nella giornata del 28novembre 2021, spiegando che Virgil Abloh si era sottoposto a gravose terapie fin dal 2019, quando i medici gli avevano diagnosticato il cancro.

Tutto quel che faccio è per la versione di me a 17 anni“, lo ha citato la moglie nel post su Instagram, ribadendo che Virgil credeva nel potere dell’arte, capace di cambiare la vita dei giovani.

Virgil Abloh era un’icona del mondo della moda, il primo grande stilista nero che ha rivoluzionato lo streetwear di lusso. Abloh era nato a Rockford (Illinois) il 30 settembre 1980, da genitori ghanesi. Non aveva formazione stilistica: possedeva una laurea in ingegneria e un master in architettura. Tuttavia, aveva imparato le basi della moda dalla madre, che faceva la sarta.

Il suo talento nel creare stili che parlassero ai giovani tramite la cultura pop lo fece arrivare a collaborare con marchi del calibro di Jimmy Choo, Nike, Moncler e Levi’s. Poi, il coronamento del suo successo nel 2013 con la fondazione a Milano della sua label Off-White, uno dei primi marchi di streetwear di lusso.

Abloh era poi stato scelto nel 2018 come nuovo direttore creativo per la linea uomo di Louis Vuitton, che come brand classico voleva avvicinare la sua linea allo streetwear. Abloh era anche amico di lunga data del rapper Kanye West: infatti, nel 2002, era diventato consulente creativo del think tank Donda di Kanye West e aveva continuato a collaborare con lui per i successivi 14 anni.

Virgil Abloh era anche uno stretto collaboratore di UNICEF, per cui aveva disegnato un braccialetto, inoltre si era unito a Generation Unlimited, un programma mirato all’imprenditoria giovanile in Ghana, il Paese d’origine della sua famiglia.

Siamo tutti sotto shock per questa terribile notizia. Virgil non era soltanto un designer geniale, un visionario, ma anche un uomo con un’anima bellissima e grande saggezza”, ha dichiarato Bernard Arnault, chief executive di LVMH, in una nota condivisa con la stampa.

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