In India sono oltre tremila i bambini rimasti senza genitori a causa del Covid-19. Secondo i dati raccolti dalle autorità federali di New Delhi dall’inizio della pandemia fino ai primi giorni di giugno sono 3.632 gli orfani e 26.176 i minori che in questo lasso di tempo hanno perso almeno un genitore.

Il rischio che bambini e minori abbandonati a sé stessi subiscano abusi è altissimo. A richiedere una stima delle vittime è stata la Commissione nazionale indiana per la tutela dei diritti dell’infanzia (NCPCR), una branca del Ministero per lo Sviluppo femminile e dei minori.

L’India è stato uno dei Paesi al mondo più colpiti dal Covid, con conseguenze disastrose su una larga fetta della popolazione. Dall’inizio della crisi sanitaria, stando ai dati raccolti dalla Johns Hopkins University, sono stati oltre quattrocentomila i morti registrati a causa della pandemia con più di 30,87 milioni di contagi. E c’è la concreta possibilità che questi dati siano stati sottostimati.

L’attenzione mediatica, almeno al momento, è completamente concentrata sugli orfani. Numeri così elevati hanno scosso fortemente l’opinione pubblica, tanto che ogni Stato della federazione ha annunciato un risarcimento compreso tra le 500 e le 5.000 rupie (una cifra che va da 5-6 auro ai e 56) al mese per ogni minore rimasto senza genitori, promettendo anche aiuti alimentari e un’istruzione gratuita. I sussidi, naturalmente, variano da Stato a Stato, ma i pagamenti si aggirano in media tra le 1.800 e le 2.600 rupie (tra i 20 e i 30 euro) al mese.

Il governo si prenderà cura di questi bambini”, aveva scritto su Twitter il primo ministro indiano, Narendra Modi, annunciando il programma PM-Cares, che tra l’altro prevede anche l’assistenza sanitaria oltre all’istruzione gratuita fino al compimento della maggiore età.

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