Non si arresta la polemica su “Insatiable”, la nuova serie tv di Netflix che è stata accusata di fare “fat shaming”, ovvero bullismo nei confronti delle persone in sovrappeso. Un tema delicato che colpisce soprattutto i giovani e che va affrontato sempre con la massima cautela. La serie, che dovrebbe debuttare il 10 agosto (e adesso il condizionale è d’obbligo), è stata travolta dalle polemiche subito dopo la pubblicazione del trailer. In poche ore è partita una petizione online che ha già raccolto oltre 100mila firme.

L’obiettivo è quello di bloccare la serie tv di Netflix. La petizione è stata lanciata dall’artista e attivista di Londra Florence Given e in pochissimo tempo ha registrato ampi consensi. Secondo loro, infatti, il teen drama suggerirebbe alle giovani donne che, “per essere popolari, avere amici, rendersi desiderabili allo sguardo maschile e in qualche modo per essere una persona degna, si debba essere magre”. La protagonista di “Insatiable”, però, non ci sta e difende la serie spiegando che il loro intento è quello di “far vedere attraverso la satira quanto difficile e spaventoso possa essere muoversi nel mondo dentro a un corpo sia che si venga elogiati sia che si venga criticati per la propria taglia”. L’invito è quello di aspettare di vedere la serie “prima di giudicarla”.

Per Netflix si tratta di una “commedia dark e contorta sula vendetta” che vede Patty passare da vittima di bullismo a reginetta. A non essere d’accordo sul modo di affrontare l’argomento sono anche alcuni medici e esperti che hanno ribadito come possano essere disastrosi gli effetti sui ragazzi più giovani o su chi è affetto da disordini alimentari.

Per chi non lo sapesse, “Insatiable” racconta la vendetta di una giovane ragazza, Patty, per anni vittima di bullismo a causa di qualche chilo di troppo. Inizialmente in forma, a causa di un incidente torna a scuola dimagrita e decisa a vendicarsi di tutti coloro che l’avevano bullizzata e derisa.

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