Un nuovo aggiornamento di Instagram introduce le notifiche degli screenshot all’utente: una nuova funzione che potrebbe venir criticata da alcuni e osannata da altri. Lo screenshot è diventato uno degli strumenti più utilizzati negli smartphone grazie alla rapidità con cui si può archiviare una foto, una notizia e spesso viene usato come un digitale post-it.

Cari utenti di Instagram ora però dovrete stare più attenti a catturare la schermata del vostro cellulare durante una “stories”, infatti dal secondo scatto in poi arriverà una notifica anche allo persona a cui avete fotografato o registrato la stories. La funzione è stata introdotta, al momento solo per il sistema iOs, nell’ultimo aggiornamento dell’app, ma presto verrà diffusa in tutti i sistemi operativi.

Il social vi avviserà al primo screenshot di una stories facendo comparire il messaggio: “Screenshot nelle storie – La prossima volta che acquisirai uno screenshot o registrerai lo schermo, la persona che l’ha pubblicata potrà vederlo”. Calma quindi, un ultimo screenshot è ancora consentito ma dal secondo arriverà la notifica anche all’utente “spiato”. La persona quindi verrà a conoscenza che la state osservando o che state catturando le sue stories.

La notifica non comparirà nella schermata delle notifiche di like, menzioni o commenti. Per sapere se qualcuno ha catturato le vostre stories dovrete aprire l’elenco delle visualizzazioni della storia e accanto al nome di chi ha visualizzato ci sarà una icona speciale, il simbolo di un piccolo asterisco/sole, che identificherà lo screenshot.

Le stories si sa, durano 24 ore, dopodiché si auto-eliminano e non sarà più possibile recuperarle. Così lo screenshot era diventato un modo per salvare qualche ricordo digitale di una serata, un evento o un momento felice. Questo si potrà continuarlo a fare sapendo però che anche il proprietario della foto o del video sarà a conoscenza che voi possedete una copia di quel documento.

L’obiettivo di Instagram, oltre che tutelare la privacy è proprio quello di rendere più efficace il “diritto d’autore”.

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